Settembre 1986: DC Comics lancia sul mercato una miniserie che sarà destinata a segnare per sempre la storia del fumetto. Si tratta di dodici albi scritti da Alan Moore e disegnati da Dave Gibbons: parliamo ovviamente di Watchmen. Arriva sugli scaffali americani (e di lì a poco del resto del mondo) e si impone come una delle opere più riuscite di sempre nella storia della Nona Arte.
In pochissimo tempo tutti iniziano a familiarizzare coi personaggi e con i temi trattati dall’opera, dando vita ad un successo che non conosce fine e che va avanti ormai da trentacinque anni. Un successo che ha portato ad una serie di prodotti collegati alla serie principale, tra cui un film nel 2009, diverse miniserie a fumetti (Before Watchmen, Doomsday Clock), una serie tv nel 2019, videogiochi e tanto altro ancora.
Dicevamo dei personaggi, appunto: il Dottor Manhattan e Ozymandias sono, senza dubbio, i personaggi preponderanti nelle storie narrate da Moore ma è innegabile che il personaggio che più ha segnato il successo dell’opera nel corso degli anni è Rorschach. Ce l’avete presente? Impermeabile beige, fedora, voce incazzata…dai, è quello che ha su una maschera in tessuto sulla quale sono presenti disegni neri che cambiano continuamente forma. Ecco, proprio lui.
Il successo di questo personaggio, oltre che al suo design innegabilmente caratteristico, risiede anche nel suo carattere: schivo, di poche parole, diretto e tremendamente violento. Sì, perchè nonostante lui faccia parte di un gruppo di vigilanti votati al bene, Rorschach non si è mai contraddistinto per la diplomazia e per l’approccio morbido.
Ecco, è proprio Rorschach ad aver colpito la mente talentuosa e visionaria di Tom King. L’autore, già noto ai più per il suo ciclo di storie su Batman (e non solo), come da lui stesso dichiarato, ha deciso di rinchiudersi nel suo palazzo mentale per quattro mesi per buttare giù, tutta d’un fiato, la sceneggiatura dell’opera di cui oggi vi presento la recensione: Roarschach.
Ovviamente non ci troviamo negli anni ’80, ma la storia è ambientata ai giorni nostri. Walter Kovacs, il Rorschach che faceva parte del gruppo dei Watchmen, è ormai in pensione da oltre trent’anni. Il mondo è andato oltre gli eventi narrati in Watchmen e ha estremizzato la propria sfiducia nei confronti dei supereroi. E va bene così, dal momento che tutto sembra scorrere per il verso giusto, senza complotti alieni e colpi di stato dietro l’angolo (sì, voglio consigliarvi tanto di leggere -o rileggere- Watchmen). Stranamente, però, Rorschach è ancora vivo nell’immaginario collettivo come una sorta di simbolo, di ideale, di rappresentazione dello sforzo estremo nella ricerca della verità per il trionfo della giustizia.
Tuttavia, questa situazione pare cambiare rapidamente fin dall’inizio dell’albo, quando Rorschach riappare in pubblico nelle vesti di…un assassino? “Impossibile” penserete voi. Ed è stata esattamente la mia reazione. Come può un uomo che ha tanto combattuto per salvare la libertà e per far trionfare la verità, macchiarsi di un crimine così atroce? Perchè colui che è diventato simbolo della lotta umana deve poi diventare necessariamente il cattivo della situazione a causa del male che ha dovuto sopportare? Questo è sicuramente il tenore delle domande che vi troverete a farvi durante la lettura del primo numero.
Vedremo l’inizio dell’indagine della polizia e dell’immancabile FBI per capire cosa stia realmente succedendo. Sì, perchè il Detective (che, per ora, pare non aver un nome ma essere conosciuto solo così) si mette subito sulle tracce della pista giusta per risalire ai motivi che abbiano spinto Rorschach a tentare di uccidere un candidato alla Presidenza degli Stati Uniti d’America.
Devo necessariamente fermarmi perché sono ad un passo dallo spoiler. Quello che posso aggiungere riguarda l’enorme lavoro di studio da parte dell’autore dietro all’opera: i tantissimi riferimenti al testo di Moore si mescolano ai richiami all’opera di un altro monumento della storia dei comics, Steve Ditko, autore di Question, il supereroe a cui si ispira lo stesso Rorschach di Moore.
E non finisce qui. Come dichiarato da King in una recente intervista:
Come la serie TV e come l’opera originale, questa sarà una storia fortemente politica. E fortemente arrabbiata. Parlerà della nostra contemporaneità, che spero sarà cambiata almeno un po’ per quando la prima metà della miniserie sarà uscita. Ma il tema sarà questa specie di paranoia americana moderna, di un mondo in cui circa il trenta percento della nostra popolazione crede nella teoria Qanon, di un mondo in cui dobbiamo tenere queste conversazioni mentre sono chiuso nella mia fo**uta casa perché fuori c’è una pandemia e ci sono 160’000 Americani morti. Cosa evitabile, se si guardano le statistiche di altri paesi. E cosa che ci sta facendo impazzire culturalmente. Siamo tutti sempre arrabbiati, sempre così arrabbiati. E dobbiamo pur fare qualcosa con questa rabbia, per non impazzire tutti quanti. Io ci ho fatto questa storia, che parla di un tentato omicidio, di persone così incazzate che hanno deciso di tentare di uccidere qualcuno. E parla di come sono arrivate a quel punto. L’intero mistero della trama riguarda ciò che le ha motivate ad agire. Il titolo è Rorschach non tanto in riferimento al protagonista, ma perché quel che vedrete nei personaggi parla molto più di voi che di loro. Questa almeno è l’idea.“
Tom King
Questo ci fa capire come l’opera sia figlia anche del tempo in cui viviamo, dandole quella connotazione storico-politica che tanta fortuna aveva portato anche al Watchmen di Moore e Gibbons.
Cos’altro aggiungere? Si prospettano all’orizzonte dodici pazzeschi numeri di intrighi politici e militari, abilmente narrati da Tom King e altrettanto abilmente illustrati da Jorge Fornés (disegni) e Dave Stewart (colori). Dodici albi che ci faranno tornare nel fantastico mondo di Watchmen che da 35 anni continua a far appassionare milioni di lettori e che, grazie anche a questa miniserie aumenterà ancora di più l’impatto culturale sul mondo del fumetto. Da segnalare inoltre la presenza di due fantastiche cover variant A e B (quest’ultima già disponibile, per la cover A bisogna aspettare il 6/5, data d’uscita tra l’altro del secondo capitolo)!
Buona lettura a tutti!
- Titolo: Rorschach #1
- Autore: Tom King, Jorge Fornés, Dave Stewart
- Editore: Panini Comics
- Genere: supereroi, poliziesco, politica
- Pagine: 24, spillato a colori
- Prezzo: €3,00 (€5,00 cover variant)