Il GA Roma oggi vi propone una simpatica intervista con uno dei giocatori di Warmachine/Hordes più forti (se non il più forte) della capitale: Michele Mirizio in arte Cryxalisk.
Da quando ha cominciato a partecipare ai tornei Michele si è imposto come uno dei giocatori più promettenti della capitale e ha ben rappresentato la comunità romana durante l’ultima finale nazionale, tenutasi lo scorso ottobre, sfiorando il primo posto e vincendo praticamente tutti gli achievement messi in palio dagli organizzatori!
Attualmente è già qualificato per la finale del 2011 e si presenterà come arbitro, dandoci la sua valida competenza, nel prossimo Torunament Qualifier che disputeremo presso di noi il 6 Marzo… e in tutto questo ha torvato anche il tempo per laurearsi!
Ma bando alle ciancie e sotto con le domande!
GA) Ciao Michele! Innanzitutto raccontaci la tua carriera di wargamer. Come hai iniziato e a cosa giocavi prima di approdare a WM?
Michele) Come credo un pò tutti quanti, la mia carriera di Wargamer è iniziata con le varie piattaforme della Games Workshop, alla tenera età di 12 anni. Da allora non ho più abbandonato questa passione, che mi ha accompagnato fino ad oggi, passando da Warhammer Fantasy a Warhammer 40.000, con deviazioni verso sistemi di gioco paralleli come gli storici Necromunda e Mordeheim. Negli anni passati ho avuto modo di provare anche altri Wargames, quali Inifinity ed Helldorado, di cui ho conservato le ottime miniature, ma il colpo di fulmine l’ho avuto con Warmachine.
GA) E come ti sei avvicinato a WM/H? Cosa ti è piaciuto di questo gioco?
Michele) Andando indietro con la memoria, ricordo di essermi imbattuto in questo piccolo gioiello ludico quasi per caso: ero andato a visitare il negozio di un amico qui a Roma, il quale mi illustrò questo gioco arrivato di fresco dall’America (era il 2003 se non vado errato). Rimasi profondamente colpito dall’innovativo sistema dei Focus e gestione dei Warjack, oltre che dalle potenti sinergie tra i vari pezzi che il regolamento permetteva di creare. Ancora leggermente stordito scelsi una delle scatole base per puro gusto estetico, i Cryx, che rimangono tutt’ora il mio cavallo (Non-morto) di battaglia.
GA) Infatti il tuo esercito storico sono i non morti dei Cryx ma ultimamente ti sei dedicato anche ad altre fazioni, come scegli gli eserciti con cui decidi di giocare?
Michele) Dopo i Cryx le mie scelte sono ricadute su Skorne e Retribution of Scyrah, ma le motivazioni che mi hanno portato a collezionare questi due eserciti sono differenti tra loro: per i primi il gusto estetico è stato il traino principale, oltre alla curiosità di testare il mondo di Hordes. Per i secondi la scelta oltre che estetica è stata anche funzionale, dato che fino a quel momento non avevo mai avuto occasione di giocare un esercito “Shooty”, cioè principalemente incline a combattere dalla distanza.
GA) Quindi hai scelto degli eserciti che ti permettano di diversificare un pò l’esperienza di gioco… ma su cosa ti basi quando componi una lista da portare ad un torneo? Estremizzi un aspetto o cerchi di essere più versatile possibile?
Michele) Avendo solitamente la possibilità di portare due liste ai tornei, costruisco le mie in maniera tale da poter ricoprire ognuna più ruoli diversi: se una lista sarà portata ad affrontare più agevolmente eserciti di Warmachine, l’altra sarà pensata per vedersela con Hordes. Se la prima avrà migliori possibilità in scenari di controllo e situazioni di “Attriction” (sostanzialmente guerra di logorio), la seconda sarà una lista legata a pezzi più adatti al “Casterkill”, per concludere in fretta lo scontro. Nel dettaglio, cerco sempre di inserire in lista una risposta per tutto, dato che ad un torneo, tolto il “Meta”, non si ha la certezza di cosa si andrà ad affrontare!
GA) Oltre al tuo innegabile acume tattico a cosa altro pensi siano dovuti i tuoi successi nei tanti tornei a cui hai partecipato?
Michele) Credo che il trucco risieda nella mia attitudine a prendere il gioco sempre molto “seriamente”: ci si deve certamente divertire, essere corretti e sportivi, ma la sana competitività mi da una buona spinta per impegnarmi a vincere le mie partite. Altro aspetto fondamentale è la concentrazione, che unita alla perfetta conoscienza delle regole e dei miei pezzi e di quelli avvversari, permette di sfruttare appieno le proprie sinergie e i punti deboli avversari. E ultimo, ma non meno importante, l’avere delle magliette portafortuna da indossare ad ogni torneo!
GA) In effetti le tue magliette sono ormai legendarie qui da noi! Parlando di tornei, cosa pensi dello Steam Roller 2011 il sistema torneistico di WM/H? Ti piace o cambieresti qualcosa?
Michele) Trovo che abbia portato una folata di vento fresco nell’ambiente torneistico, con scenari a dir poco geniali, molto divertenti e difficili da affrontare. Non credo cambierei nulla, nonostante alcuni piccoli cambiamenti mi costringeranno a rivedere radicalmente alcune delle mie liste preferite con i Cryx.
GA) Ma quale, tra il sistema di WM e H, è il tuo preferito e perchè?
Michele) La mia passione per questo gioco è nata con il sistema di Warmachine, e tale è rimasto! Trovo che dover pianificare le mosse e le strategie fin dall’inizio del turno (se non durante quello dell’avversario), come assegnare i Focus e gestire le proprie risorse, sia uno degli aspetti più caratteristici di questo gioco. In più, a differenza di Hordes il Warcaster è un pezzo incredibilmente potente, in grado con le sue magie e abilità, di far pendere le sorti dello scontro a proprio favore. (il Warlock è si forte, ma ha accesso a Magie e Abilità di minor rilevanza).
GA) Lo scorso anno è avvenuto il cambio di regolamento da MK1 a MK2, sei soddisfatto dell’evoluzione che il gioco ha avuto o avresti preferito rimanere con il vecchio regolamento? come è cambiato secondo te il gioco?
Michele) Ho apprezzato moltissimo il passaggio da MkI a Mk2, anche se mi ci è voluto del tempo, per assimilare tutti i piccoli cambiamenti tra i due regolamenti, e per mandar giù le varie modifiche fatte ai pezzi a cui ormai mi ero abituato. Trovo che ora il gioco sia molto più fluido, meno macchinoso e più accessibile, nonostante abbia mantenuto una curva di apprendimento piuttosto ripida. I vari modelli e unità sono stati rivisti e corretti, in maniera tale da eliminare degli evidenti squilibri che c’erano in Mk1. Forse non sarà più cosi facile “Casterkillare” di primo turno, ma con un po di impegno e concentrazione si può ancora fare…i miei avversari Romani ne sanno qualcosa!
GA) Oltre ad essere un ottimo giocatore sei anche un bravissimo pittore e modellista, quanto è importante per te l’aspetto più Hobbystico del gioco?
Michele) Se dovessi utilizzare una scala da 1 a 10 direi…11! Dipingere i modelli è quello che trasforma un semplice gioco in una passione. Quasi tutte le liste con cui gioco, tranne le più nuove, sono “Full-painted”, e devo dire che trovarsi davanti un avversario con una lista completamente dipinta, dia un tocco diverso alla partita! Dedico molta attenzione ai miei modelli, pur avendo trovato un buon compromesso tra velocità di esecuzione e cura per i dettagli. Ricordo che per l’ultimo nazionale ho passato una settimana di fuoco per completare la pittura di tutti i modelli inseriti in lista: 27 modelli in 3 giorni! E, a sentire i commenti degli altri partecipanti, non sono nemmeno venuti male!
GA) A quale formato giochi più volentieri (35,50 ecc)? e come pensi si modifichi il gioco cambiando l’ampiezza della partita?
Michele) Senza ombra di dubbio il formato a 50 punti: trovo che sia molto più soddisfacente da un punto di vista compositivo delle liste, oltre a dare maggiori possibilità di interazione tra i propri pezzi, costringendomi a pensare molto di più e molto più in fretta alle varie mosse da fare durante il turno. Una vera sfida!
GA) Per concludere quali consigli puoi dare ai principianti e a quei potenziali giocatori che guardano WM/H con curiosità ma non vi ci sono ancora avvicinati?
Michele) Posso dire loro,che, dopo aver giocato e provato diverse piattaforme di Wargame, ho finalmente trovato in Warmachine/Hordes il gioco che più si avvicina alla perfezione! Per chi già ha avuto la fortuna di provarlo, consiglio di giocare spesso: solo giocando si riesce ad assimilare lo spirito del gioco, le sue regole e le varie combo possibili del proprio esercito…e di quelli avversari! Per chi ancora avesse dei dubbi, dico di provare, perchè non avranno minimamente da pentirsene! Questo è un gioco da veri duri!
E in effetti è proprio così ed è per questo che ci piace da matti!
Un grandissimo GRAZIE a Michele Mirizio che ci ha concesso un pò del suo tempo contribuendo, speriamo, a far conoscere questo fantastico gioco a sempre più giocatori…e, perchè no, carpire qualcuno dei suoi segreti!
Ci si vede sui campi di battaglia e ricordatevi..PLAY LIKE YOU’VE GOT A PAIR!!!