“La consapevolezza che un superumano, per sua stessa definizione, non pensa come noi, e certamente, non si comporta come noi” .
L’intero fumetto può essere riassunto in questa frase. Warren Ellis riesce e reinventare il concetto stesso di supereroe, come già aveva fatto nella sua geniale gestione di “Authority”, mettendolo a un diverso livello rispetto all’umano comune, il superumano come un dio tra gli uomini, le cui motivazioni sono impossibili da concepire, e le azioni impossibili da prevedere.
L’umanità che ingenuamente crea i propri Dei; di nuovo citando “tutta la storia delle religioni non è altro che il nostro tentativo continuo di inventare creature fantastiche che salveranno il mondo”
E così noi usiamo la scienza per creare un superuomo nell’ingenua speranza che lui risolva i nostri patetici problemi umani, senza pensare alle conseguenze.
Un fumetto semplicemente geniale, l’arte sequenziale portata a un nuovo livello!