Da domani il gioco sarà disponibile nel nostro negozio.
Eccovi qualche informazione in più per scoprirne i contenuti.
I giocatori dovranno vestire i panni di novelli colonizzatori spagnoli del XVI secolo, guidati da Juan de Garay ed impegnati nel tentativo di fondare un insediamento nella zona del Rio de la Plata, dove sorge, per capirci, l’odierna Buenos Aires. L’impresa si preannunzia sin dall’inizio come difficile, in quanto già mezzo secolo prima un tentativo di quel genere era andato fallito, a causa degli attacchi degli indigeni Guarani e degli ostacoli derivanti dal clima e dai luoghi. A livello di dinamiche si tratta di un titolo di gestione risorse molto strutturato, all’interno del quale i giocatori devono sfruttare al meglio la monodopera a loro disposizione (cinque omini da impiegare in ognuno dei venti turni nei quali si articola il gioco), cercando di sviluppare il più possibile le proprie sostanze e possedimenti, trovandosi spesso costretti a stringere alleanze tra loro per resistere ai continui attacchi che vengono rivolti dall’esterno nei confronti dell’insediamento, oggetto delle attenzioni di corsari ed indigeni.
Semplificando molto le dinamiche di gioco si può dire che ad ogni turno (venti) i giocatori si trovano a dover collocare sino ad un massimo di 5 omini (pedine) sul tabellone all’interno delle varie locazioni. In sostanza si deve scegliere tra il cercare di acquisire materie prime (di tre tipi) o denaro, oppure ottenere direttamente punti vittoria, contribuendo alla costruzione degli edifici più importanti della città ed alle sue infrastrutture (strade e mura). In alternativa si potrà iniziare ad espandere i propri possedimenti sulla mappa, prima prenotando gli spazi per la costruzione di capanne e case e poi edificandole: fatto ciò si potrà poi scegliere di costruire anche edifici commerciali o artigianali et similia, grazie ad i quali si potranno elaborare e moltiplicare le proprie risorse. Una volta disponibile il porto si potrà anche scegliere di dedicarsi al commercio con la madre patria ed appena raggiunta una certa notorietà (punti vittoria) si potrà procedere ad ‘acquistare’ gli incarichi pubblici, ottenendo privilegi ed ulteriore prestigio (punti vittoria).
Fin qui siamo ancora nell’ambito di un gestione risorse ‘classico’, per quanto elaborato: alla fine di ogni turno però ha luogo un tiro di dadi, utile per verificare se avrà luogo (con probabilità crescente con il passare dei turni senza attacchi) un attacco dall’esterno, da parte di pirati o indigeni: in questo caso un giocatore, a turno, ricoprirà il ruolo degli aggressori, cercando di distruggere le case ed edifici degli altri giocatori, (per incoraggiarlo ci sono PV per ogni distruzione realizzat) mentre questi ultimi dovranno impegnarsi, agendo se possibile di concerto, per fronteggiare gli invasori, uccidendoli (ottenendo PV per ogni pedina sconfitta e per ogni propria pedina sacrificata allo scopo.
Il gioco procede sino al compimento del 20° turno di gioco, quando saranno attribuiti i bonus finali, derivanti dalle tessere speciali possedute e, soprattutto, dal valore dei possedimenti immobiliari dei giocatori (influenzato dalla presenza, nei vari quartieri, di alcuni tipi di edifici, tipo giardini, monumenti, chiese, caserme, strade, …). Vince chi ha più punti vittoria.
Vi regaliamo anche qualche immagine del tabellone di gioco e dei vari materiali, come potete vedere sono dettagliatissimi.