Si tratta di un evento che non è esagerato definire epocale: per la prima volta una serie di sergio bonelli editore è uscita contemporaneamente sia nel circuito delle edicole che in quello delle fumetterie. E oggetto di questa innovazione è un titolo horror di indubbia qualità, sceneggiato da Paola Barbato e disegnato da corrado roi: UT. La serie, disponibile in tutti i Games Academy, è composta da sei volumi in cui i due autori ci racconteranno le vicissitudini del nuovo, folle antieroe che dà il nome all'opera.
I volumi, come detto, saranno disponibili in due diverse edizioni, quella standard, da edicola, e quella variant pensata per le fumetterie, avente diverse pagine extra con interessanti testi d'approfondimento e copertine disegnate da alcuni tra i più importanti professionisti italiani.
Il primo volume, uscito il 30 Marzo, s'intitola UT-Le vie della Fame, e c'introduce in un mondo post-apocalittico caratterizzato da atmosfere cupe e opprimenti, dove l'uomo, per come lo conosciamo noi, non esiste più, ma è evoluto in qualcosa di diverso. Forse sarebbe più giusto dire che è regredito, diventando un essere animalesco, dedito unicamente a soddisfare i propri bisogni primari, in particolare mangiare. Ed è disposto a mangiare qualunque cosa, pur di placare una fame insopprimibile. UT è uno degli individui che si muovono in questo universo grottesco e devastato ed ha un unico compito: stare a guardia di una monumentale tomba. La storia prende il via nel momento in cui da questa tomba riemerge Iranon, personaggio misterioso e senza alcun ricordo del suo passato. Da qui in poi UT sarà chiamato a vegliare su di lui, invece che sulla mastaba ormai vuota, accompagnandolo in un viaggio di crescita, tanto pazzo quanto piacevolmente integrante, colmo di creature bizzarre, che tentano faticosamente di sopravvivere in un mondo deforme. Tutti questi personaggi secondari sono decisamente ben caratterizzati, sia graficamente che caratterialmente: dal criptico Decio, “l'entomologo”, a Yersinia, falsa bambina che vive nelle vie della fame nutrendosi di fiabe, e il perfido Calegari.
Graficamente, Corrado Roi crea una piccola perla: le tinte fosche e l'atmosfera cupa vengono magistralmente suggerite da un tratto sporco ed espressivo, che tuttavia non perde niente del dettaglio tanto caro all'etichetta Bonelli. Il character design, estremamente vario e sempre riconoscibile, predilige volti scavati e fisionomie nervose, pienamente in linea con lo spirito dell'opera.
In ultima analisi questo primo capitolo della serie riesce magistralmente ad introdurci in un mondo estremamente ben costruito, spaventoso e teatrale. Il ritmo, pur non essendo concitato, rimane estremamente godibile, perfetto per la narrazione di questa fiaba macabra, di cui non si può negare l'indubbio potenziale.
Chi vorrà provarla, difficilmente deciderà di non accompagnare UT anche nel proseguo del suo viaggio.