Siamo agli albori dell’umanità, quando i nostri antenati vivevano in capanne di fango ed erano obbligati a cacciare per mantenere le loro tribù, un’era ricca di pericoli e difficoltà. Una fra tutte fu la qualità che distinse l’uomo dagli altri animali e gli permise di proliferare: il coordinamento della propria tribù per svolgere diverse mansioni.
Stone Age è un gestionale di piazzamento lavoratori, dove ognuno di voi sarà un capo Clan che dovrà amministrare i propri uomini per massimizzare la crescita della sua Tribù. Il gioco è per un numero di giocatori compreso tra 2 e 4, con una durata di un’ora circa per partita, indicato anche per giovani età e partite in famiglia.
IL GIOCO
In Stone Age, ogni capo Clan dovrà accumulare risorse o migliorare il tenore di vita della sua Tribù, accumulando materiale, ricercando innovazioni tecnologiche o ampliando la sua popolazione.
I giocatori, a turno, piazzano uno o più lavoratori in varie aree del tabellone di gioco, facendo attenzione al numero di lavoratori ed alle zone dove verranno posizionati, dato che non è possibile aggiungere lavoratori in una zona dove si è già intervenuti nel turno in corso.
Le zone del tabellone sono:
– le aree per la raccolta di materie prime, ovvero cibo, legno, argilla, pietra ed oro, con un massimo di 7 lavoratori tra tutti i partecipanti per ogni zona, eccezion fatta per il cibo.
– l’area si acquisto di una delle carte civilizzazione, dove vengono piazzate 4 carte a turno e di volta in volta riempiti eventuali vuoti creatisi.
– le aree per aggiudicarsi la costruzione di una capanna con relativi costi e punti guadagnati.
– l’area per l’acquisizione degli attrezzi migliorati.
– l’area per l’aumento del prodotto agricolo.
– l’area di riproduzione.
Una volta terminato il piazzamento, partendo dal primo giocatore, ogni partecipante, a turno, toglie i suoi lavoratori da una singola zona, scegliendo a piacere l’ordine di risoluzione.
L’area riproduzione crea un ulteriore membro della tribù.
L’area dell’aumento del prodotto agricolo aumenta di 1 le scorte alimentari della propria tribù.
L’area attrezzi fornisce alla tribù attrezzi migliorati al fine di ottimizzare la raccolta di materie prime.
Nella aree di raccolta delle materia prime intervengono i dadi. Tramite il bellissimo lanciadadi incluso nella confezione, i giocatori dovranno stabilire quanti dadi tirare in base al numero di lavoratori coinvolti nell’area ed otterranno materiale in proporzione al tasso di cambio di quel determinato prodotto: 2 per il cibo, 3 per il legno, 4 per l’argilla, 5 per la pietra e 6 per l’oro. Di conseguenza, più lavoratori inviate in una zona, più sono alte le probabilità di ottenere un alto numero di materiale! Qui inoltre intervengono gli attrezzi migliorati che vi permettono, a seconda del valore dello strumento, di implementare il risultato di un valore pari a quello dell’attrezzo.
Nelle aree di costruzione capanne e acquisizione carte civilizzazione, si pagano, invece, le materie richieste e si ottengono, nel primo caso, semplicemente punti vittoria, nel secondo caso, 2 vantaggi:
– uno immediato(materie extra, attrezzi monouso, miglioramenti agricoli, ecc.)
– ed uno per i bonus finali.
Le carte civilizzazione, sono una delle più belle variabili del gioco, dato che permettono ai giocatori di creare delle strategie diverse ad ogni partita e poter ostacolare le meccaniche di accumulo punti di altri giocatori.
Terminate le azioni di ogni giocatori c’è una fase di sostentamento, dove dovrete mantenere la vostra tribù con un punto cibo per ogni lavoratore. Diventa quindi essenziale riservare una parte dei propri sforzi nella ricerca di cibo o nell’aumento del prodotto agricolo. Se non si è in grado di pagare con il cibo, si hanno due possibilità: pagare ogni punto di cibo mancante con un materiale in proprio possesso, oppure pagare tutto il cibo che si ha a disposizione e perdere 10 punti vittoria.
Il gioco termina nel momento in cui non si possono rimpiazzare le capanne o le carte civilizzazione acquistate nel turno precedente.
CONCLUSIONI
Stone Age presenta dinamiche già consolidate in numerosi altri gestionali e piazzamento lavoratori, ma assume un’ottica intrigante sia per il legame al tiro di dado, diminuendo la pesantezza tipica di giochi eccessivamente competitivi ed affidandosi in piccola parte alla sorte, sia per l’eccezionale metodo di calcolo punti e moltiplicatori tramite le carte che avrete collezionato durante la partita ed i bonus finali dati dalle capanne. Rimane un gioco adatto sia a chi si approccia per la prima volta a giochi di questo genere, sia per chi ne mastica già da tempo ed è in cerca di qualcosa di nuovo. Che aspettate? Lo trovate in tutti i Games Academy!