• Titolo: “Rosso Profondo vol.1 – L’Uomo Dimenticato”;
• Scritto da: Tim Seeley;
• Disegni di: Corin Howell;
• Editore: Saldapress;
• Prezzo: 19,90€
Bentornati amici di Games Academy, oggi andremo ad parlare di Rosso Profondo, titolo Aftershock edito in Italia da Saldapress e realizzato da Tim Seeley (se non avete ancora letto il suo Revival correte subito in fumetteria a rimediare).
L’idea di base della storia di Profondo Rosso è semplice, ed è lo stesso autore a rivelarcela nell’introduzione: “Sono terrorizzato che qualcosa distrugga la mia situazione economica […] Ho paura della permanete precarietà in cui versa il mio paese e di come, di giorno in giorno, questa sembra aumentare sempre di più. Ho paura che la politica sia oramai troppo corrotta per potersi riprendere. Ho paura dell’odio. Ho molta più paura di tutte queste cose che di mostri, demoni e serial killer”
Tim Seeley ci pone davanti un problema molto attuale e concreto: la paura. Gli Stati Uniti d’America, la più grande nazione del mondo, è percossa da profondi movimenti e cambiamenti. Partendo dalla crisi economica del 2008, Seeley ci catapulta nell’America trumpiana, dove il divario fra le grandi metropoli e le cittadine che formano il cuore del territorio americano si fa sempre più grande. Da un lato abbiamo il progresso, l’integrazione etnica, il politically correct e la globalizzazione galoppante, dall’altro abbiamo la chiusura, la paura verso le minoranze, la perdita di lavoro perché le industrie delocalizzano e le cittadine nate per sostenere quelle industrie, lentamente, sono destinate a morire. Proviamo però a cambiare visione, la metropoli diviene “la cattedrale corrotta” del nuovo mondo dove gli ideali americani, dove l’American Dream, perde il suo contenuto per divenire un vuoto nulla, e allora la cittadina di provincia, con i suoi lavoratori, con il loro sudore, il loro “provincialismo” rappresentano ancora quella classe white anglo-saxon protestant che si ritiene vera discendente dei coloni inglesi e degni eredi del retaggio americano.
Come in ogni cosa però ci sono sempre due facce della stessa medaglia e chi si ritiene parte di quell’America autentica e onesta ha due scelte: ritirarsi, proseguire con la propria vita oppure opporsi alla corruzione imperante e purificare la metropoli da tutto ciò che è ritenuto marcio e corrotto.
Ma quale di queste opzioni è giusta? E soprattutto chi è il nemico da combattere per frenare la discesa nella perdizione? Ovviamente il nemico è colui che, giungendo in America, ha formato una immensa massa di diseredati pronti a qualsiasi lavoro per pochi dollari, quindi gli immigrati clandestini, che tolgono il lavoro agli onesti americani, ma anche le grandi industrie che delocalizzano, chiudendo le fabbriche in America e aprendole in altri posti nel mondo dove il costo del lavoro è minore, ma anche i democratici, che con le loro paranoie ambientali fanno chiudere le miniere di carbone, le raffinerie e fanno morire il tessuto sociale che si sostiene su quelle aziende.

Questa è l’America in cui vive Chip, che si è ritirato da tutti e da tutto, pur di vivere in pace e libertà, guadagnandosi da vivere con il sudore della fronte. Però Chip può essere anche un simbolo per coloro che combattono la corruzione americana, l’onesto lavoratore che si fa con le sue mani, che non chiede aiuto e ce la fa con le sue sole forze e Chip vorrebbe anche esserlo questo simbolo, dato che si sente in dovere di fare qualcosa per salvare l’America, solo che c’è un piccolo problema. Coloro che vogliono fare qualcosa sono… nazisti (o meglio, neo-nazisti)
Chip dovrà quindi prendere una decisione, proseguire con la sua vita, mettersi al servizio di coloro che vorrebbero innalzarlo come esempio dell’America vera od opporglisi, perché all’intolleranza e al fanatismo c’è sempre una alternativa?
Piccolo, ma neanche tanto, dettaglio che fino ad ora ho omesso è che Chip e coloro che vorrebbero arruolarlo sono si americani ma sono vampiri americani!
Seeley, come suo classico, si getta (e ci getta) nell’horror puro perché, cito sempre dall’introduzione, “leggere narrativa horror serve a combattere la paura, perché alleniamo quei muscoli che la tengono a bada”.

Concludo con due parole sulla bravissima disegnatrice Corin Howell (Ghostbusters, Bat-Mite) capace di rendere le forme grottesche e mostruose dei vampiri e al tempo stesso farli apparire figure di una purezza… ariana!

Rosso Profondo è già disponibile all’acquisto nei Games Academy/Funside nella magnifica versione cartonata a cui oramai gli amici di Saldapress ci stanno abituando (o viziando?) e in ultimo, ricordate…
MAKE AMERICA VAMPIRE AGAIN!
Andrea