“No, non sono religioso. Ma il mio sguardo verso le cose del mondo non è naturale, non è laico. Vedo sempre tutto come se fosse un po’ miracoloso. In un certo senso ho una visione religiosa del mondo, anche se non confessionale. Una visione magmatica, informe.”
Il collettivo Action30, è un gruppo di artisti poliedrici che cerca di mettere sotto la lente d’ingrandimento le nuove forme di razzismo e fascismo. Lo fa invitando all’azione, rimettendo in discussione i format abituali per stimolarci ad una nuova posizione critica.
Sperimentando una fusione tra diverse forme d’arte e mezzi di comunicazione per spingere ad andare oltre l’abitudine e colpirti, stimolarti a farti sempre più domande, a fare qualcosa, ad indagare andando oltre quello che già conosci e già sai.
Pasolini 1964 – Oltre Matera e il Mediterraneo rispetta a pieno questa mission e con grande originalità ci spinge ad approfondire temi differenti e guardare con gli occhi di ieri e di oggi come stiamo vivendo il rapporto con la cultura dell’altro.
Quello che si viene a creare è un’opera sperimentale dove le tavole di Giuseppe Palumbo si incontrano con i testi di Maurizio Camerini e Alessandro Manna.
Un “saggio grafico” che miscela le eleganti tavole disegnate da Palumbo ad un collage dadaista che ci cattura in un dialogo originale tra testi ed immagini (con contributi di Silvio Cadelo, Maria Fonzino, Valentina Mir e dell’Archivio Notarangelo di Matera e la grafica di Beppe Chia).
I capitoli che compongo quest’opera collettiva sono pennellate che dipingono il viaggio interiore del poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, giornalista e filosofo Pier Paolo Pasolini, nell’anno 1964.
Anno in cui realizzò Il Vangelo secondo Matteo e scrisse Profezia.
Un anno di crisi il 1964, in cui in cui l’artista interroga il suo tempo in una lotta gravida di domande: cos’è la Verità? Cos’è la Cultura? Chi è l’Altro? Come trasformare la propria vita?
Attraverso le tre brevi storie a fumetto: “ P.P.P. Sino alla fine del mondo”, “Una profezia” e “Un Vangelo apocrifo” viene mostrata con originalità ed emozione la dimensione poetica e la visione del Pasolini di quel periodo.
Un’opera che diventa uno specchio nel quale spiare i tormenti dell’artista e le sue tribolazioni sui confini tra verità e finzione, l’interrogarsi sulle sfumature che le contraddistinguono e sui punti d’ombra nei quali esse si intersecano.
La costante ricerca dell’artista di efficaci e funzionali chiavi di lettura della realtà per riuscire a veicolarle in una rappresentazione artistica, l’intestina lotta per fare luce su quanto del mondo della realtà debba e possa essere materialmente riprodotto in un’opera artistica.
“È che sono sempre stato ossessionato da un problema: quello della rappresentazione della realtà. Questo tormento mi è cresciuto dentro come una pianta difforme e mi ha fatto diventare quel che sono: uno scrittore e un regista. Un poeta.”
Una poesia visiva, che trasmette con la sua melodia la ricerca del regista, il processo creativo, che ogni volta è un viaggio – spesso travagliato – nelle profondità di se stessi; ci mostra le sue motivazioni, la sua poetica e la sua visione.
Una cornice sulle fasi creative e di gestazione dell’opera di Pasolini, un’efficace rappresentazione dell’essenza di quello che l’autore cercava per la sua sensazionale opera.
“Io invece volevo fare un film fedele alla parola di Cristo e ai suoi luoghi, seguire punto per punto il racconto di Matteo. Come una specie di trascrizione visualizzata, senza una vera e propria sceneggiatura. Nulla che mi appartenesse per davvero.”
Tutto l’apparato visivo del volume – questo magistrale collage di immagini, tavole, fumetti, luoghi, testi ed emozioni – espande l’esperienza estetica di chi vi si immerge: ti coinvolge, ti solletica, ti cattura, ti fa sentire e vivere tutte le sensazioni del Pasolini del 1964.
Le tavole ad acquerello di Palumbo sono sublimi, un omaggio maestoso e potente in grado di trasmettere tutte le emozioni del testo ed amplificarle, coinvolgendoci e buttandoci all’interno del volume, catturati dalle sue pagine.
Guidandoci in questa performance grafica, in questo collage di pura libertà espressiva, che riesce a fissare sulla carta qualcosa d’impalpabile e sfuggevole: la realtà e la sua essenza.
Un manifesto della poetica dell’autore e un testo di denuncia sociale che vuole portare luce sul alcuni comportamenti umani.
E se la sua crisi fosse anche la nostra crisi? Se la sua profezia fosse anche la nostra profezia?
Con gli autori ci guidano a ripercorrere i passi di Pasolini e nelle stradine della Matera di oggi ci invitano a guardare con Alì dagli occhi azzurri verso il Mediterraneo, il confine tra due mondi: l’Europa e l’Africa, andando oltre Matera e oltre il Mediterraneo.
Giovedì 11 Febbraio alle 18.00 abbiamo fatto una chiacchierata in diretta con Giuseppe Palumbo: durante la live l’autore ha sketchato alcune copie del volume! Per la prenotazione della copia sketchata avete tempo fino a Domenica 21 Febbraio: contattate subito il vostro Games Academy o Funside di fiducia.
Autori: Maurizio Camerini, Alessandro Manna, Giuseppe Palumbo
Editore: autoprodotto
Pagine: 64 – Prezzo: €15,00