Tempesta
Volrath e Greven si scontrano
Varcare i piani per la prima volta fu una strana esperienza per la squadra della Cavalcavento. Il mondo di dominaria andava alla deriva oltre la nave come le onde in mare aperto. Guardando il mondo lo videro dissolversi in un'orribile massa di colori e luci. Tuttavia, il luogo che li accolse quando arrivarono a Rath era ancor più orribile. Il cielo del Rath era di una tonalità violenta di viola e nero, con tuoni di tempesta che emergono costantemente. La terra sotto loro era poco migliore: una turbinosa massa di mutaroccia che Volrath poteva modellare in ogni forma.Poco distante c'era una gigantesca foresta, l'unico sviluppo naturale che Gerrard poteva vedere, Starke informò Gerrard che questo era Cielsudario, uno degli unici posti abbastanza potenti da opporsi al regno di Volrath. Ancora più strano di questi luoghi, tuttavia, era la nave volante Predatrice che si avvicinava alla Cavalcavento.
Grande quasi il doppio della nave di Gerrard, la Predatrice presto fece sembrare piccola la Cavalcavento quanto a stazza e potenza di fuoco. In pochi attimi, la Cavalcavento subì l'assalto dei mogg, grandi creature simili a goblin con corpi grossi e gonfi di muscoli. A condurre la carica era un uomo che Gerrard riconobbe dalla descrizione di Starke: il comandante Greven Il-Vec. Le forze della Cavalcavento erano invece guidate da Tahngarth. Sul ponte della Cavalcavento cominciò un'aspra battaglia. I mogg avevano il compito di rubare le varie parti dell'Eredità ed attaccarono Karn che le custodiva. Ma Karn,che era invulnerabile ai colpi dei mogg,cominciò a dimenarsi e uccise molti mogg. Colpito dal rimorso per aver ucciso di nuovo,non oppose resistenza quando i mogg tentarono di portarlo a bordo della Predatrice. Mentre i mogg saccheggiavano l'Eredità dalla Cavalcavento e danneggiavano il cristallo Thran, Squee riusci a nascondersi e a portare con sé il “giocattolo” che aveva trovato alcuni giorni prima.
Alto oltre sette piedi, Greven uccideva membri della Cavalcavento e persino i propri mogg per cercare di raggiungere Gerrard. Quando infine i due cominciarono a combattere, nessuno riuscì a prendere il sopravvento. Sia Gerrard che Greven avevano pari poteri in battaglia, ma la stazza e la resistenza di Greven presto sopraffecero il Capashen. Gerrard si tagliò il labbro in battaglia, ma sicuramente Greven non si sarebbe fermato al primo sangue.Appena prima che infliggesse il colpo definitivo a Gerrard, la piattaforma della Cavalcavento si agitò violentemente. La Predatrice aveva sparato un colpo, diretto proprio al suo comandante Greven. Questo colpo aveva fatto rollare la Cavalcavento nell'aria. Molti dei membri dell'equipaggio caddero fuoribordo. Gerrard era fra loro. Hanna provò ad afferrare Gerrard mentre cadeva, ma fu tutto inutile.
A colpire la Cavalcavento era stato Vhati, secondo in comando della Predatrice, stanco dei continui maltrattamenti di Greven e desideroso di prenderne il posto, Vhati aveva sparato coi cannoni della nave direttamente a Greven. Soddisfatto del suo bottino e desideroso di prendersi la sua vendetta verso Vhati, Greven ed i suoi mogg tornarono alla Predatrice e si diressero verso la Fortezza da cui Volrath governava su Rath. Appena Greven fu tornato a bordo, Vhati tentò inutilmente di giustificarsi, ma fu scagliato fuoribordo dal suo comandante a condividere la sorte di Gerrard.Tahngarth, furioso, era riuscito a salire a bordo della Predatrice aggrappandosi a uno dei cavi pendenti ed aveva trovato Karn nella stiva. Tahngarth cercò di convincerlo a combattere per fuggire dalla Predatrice, ma Karn era ancora tormentato dalla sua coscienza e non ne volle sapere. Intanto Gerrard stava precipitando a terra,e sembrava che per lui non ci fosse più speranza. Tuttavia, appena prima di schiantarsi contro i rami degli alberi di cielsudario, Gerrard venne afferrato da un essere familiare: l'angelo Selenia. Inizialmente, Gerrard credeva di essere stato salvato, ma vedendo gli occhi di Selenia capì che anche lei era al servizio di Volrath. Gerrard si liberò dalla stretta di Selenia e riprese la sua caduta verso Cielsudario.