Avete mai immaginato di fare i contadini e gestire una fattoria? No, neanche io… però devo ammettere che se la realtà fosse come questo gioco mi divertirei parecchio! L’autore ripropone delle meccaniche molto simili al suo Among the Stars riuscendo a trasportarle in una nuova ambientazione e rendendole molto più fluide.
- Titolo: Fields of Green;
- Casa produttrice: Ghenos Games;
- Giocatori: 2-4;
- Età: 12+;
- Durata: 45 min;
- Contenuto scatola: 30 tessere equipaggiamento, 61 segnalini moneta, 20 segnalini Punti Vittoria, 4 tessere indicatrici delle pile delle carte,1 tessera primo giocatore, 1 tessera tracciato dell’anno, 1 segnalino indicatore dell’anno, 1 blocchetto segnapunti, 40 segnalini cibo, 30 segnalini acqua, 33 carte campo, 33 carte bestiame, 33 carte costruzione, 33 carte edificio, 20 carte serbatoio d’acqua, 14 carte silo, 8 carte aiuto al giocatore, 2 carte riassuntive e l’immancabile regolamento.
In Fields of Green troverete 4 principali tipologie di carte luogo (campo, bestiame, costruzione,edificio) e 2 carte luogo base (silos e serbatoi d’acqua), 3 risorse (acqua, grano e soldi) e delle
tessere equipaggiamento. Ogni carta ha un abilità specifica che può essere attivata quando la stessa entra in gioco, in fase di raccolto, alla fine della partita.
Il gioco dura 4 round, ognuno suddiviso in fase di mantenimento (contemporanea per tutti), azione (6 azioni contemporanee per ogni giocatore in ciascun round) e raccolto (anche questo in contemporanea). Durante il mantenimento, semplicemente, ognuno riceve 1 grano, 2 acque e 3 soldi.
Nella fase azione si sviluppa il gioco: ogni giocatore pesca sei carte, ne sceglie una e passa le rimanenti al giocatore al suo fianco (verso sinistra nel primo e terzo round e verso destra nel secondo e nel quarto), come nella migliore tradizione di ogni draft! A questo punto ogni giocatore annuncia cosa intende fare con la carta presa: se costruirla (pagandone il costo in soldi e/o acqua) e posizionandola nella sua fattoria adiacente ad un qualunque altro luogo, oppure se scartarla; con la seconda opzione può: ricevere 2 monete (o più, scartando anche del grano), costruire un silo vuoto, costruire un serbatoio d’acqua pieno o ripristinare una carta non attivata in precedenza. Questa scelta si ripete per le successive 5 carte.
Dopodichè inizia la fase di raccolto: ogni giocatore spende acque per attivare i suoi campi (obbligatorio che l’acqua provenga da uno o più serbatoi a non più di 2 spazi di distanza dal campo da attivare), i campi attivati producono grano che deve trovare alloggio nei silos, decide di spendere grano per attivare i suoi luoghi bestiame che producono soldi e/o punti e decide se spendere soldi .per attivare le sue costruzioni (che possono dare differenti bonus). I luoghi non attivati in questa fase vengono girati a faccia in giù e divengono inattivi finchè non si decide di ripristinarli.
Al termine del quarto round si applicano gli effetti di fine turno e si contano i punti (e qui diventano fondamentali gli edifici). A condire il gioco le tessere equipaggiamento che possono essere selezionate costruendo diversi luoghi e giocate per i più disparati bonus.
Chiarissime le carte, con colori diversi a seconda della tipologia e del tipo di azione. Meccaniche fluide, turni veloci, quasi nulla la paralisi da analisi. Importantissimo il posizionamento: la resa di molti luoghi dipende dalle carte ad essi adiacenti e dalla distanza da altre, come pure la possibilità di utilizzare l’acqua dai serbatoi per attivare i campi in fase di raccolto.
Fare il contadino non è mai stato così divertente!
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