Jungle Brunch è il gioco del mese di Luglio di Games Academy, quale migliore occasione per riproporvi quest’ottima recensione?
Il gioco di cui vi parliamo oggi non è l’ultima novità arrivata sugli scaffali, si tratta tuttavia di un titolo che per la semplicità, il divertimento ed i disegni sta sempre più diventando un classico adatto a giocatori di tutte le età: Jungle Brunch!
Uscito a fine 2011 questo interessante gioco di carte tutto italiano ha subito riscosso un ottimo successo aggiudicandosi, lo stesso anno, il premio Best Graphic Design a Lucca Comics & Games (grazie ai disegni di Mauro Pelosi) e diventando un titolo particolarmente interessante all’interno del catalogo Giochi Uniti.
Ma bando alle ciance e passiamo a descrivere questo divertente gioco realizzato da Luca Bellini e Luca Borsa…
Siamo nella giungla e come ogni mattina gli animali si svegliano con un leggero languorino, gli erbivori (elefanti, bufali e scimmie) sono in cerca di cosa mangiare, i carnivori (tigri ed avvoltoi) cercano chi mangiare.
Il gioco è composto da un mazzo di carte “cibo”, e 5 mazzi di carte “animali” con il retro di colore diverso. All’inizio della partita, in base al numero di giocatori, vengono scoperte sul tavolo una serie di carte “cibo” (tra banane, erba o noccioline) pronte, nella savana, per attirare gli erbivori al pasto. Ogni carta cibo ha un valore nutritivo espresso da un numero, questo indica quanti punti vittoria da l’aggiudicarsi quel cibo (vi sono anche delle carte carestia che danno 0).
Ogni giocatore (il gioco ne prevede da 1 a 5), riceve un proprio mazzo di carte animali contenente 14 erbivori (tra bufali, scimmie ed elefanti), 3 tigri, un serpente, un avvoltoio, un facocero, un pipistrello ed una carta cuccioli.
All’inizio della partita ed all’inizio di ogni turno ogni giocatore pesca dal proprio mazzo fino ad avere 6 carte in mano.
Eccoci già nel vivo del nostro “brunch”, i giocatori dovranno scegliere 2 animali dalla propria mano da mandare a banchettare. Uno sarà posto scoperto sul tavolo, l’altro, invece, coperto ed in agguato pronto a stupire gli altri giocatori (ed è proprio qui che si vengono a creare i bluff più divertenti).
Una volta che tutti i giocatori hanno scelto le proprie carte da mandare al pasto queste vengono scoperte tutte contemporaneamente e si da il via all’abbuffata!
Per prima cosa si vede il numero rappresentato su ogni carta animale erbivoro (la forza), questo indica l’ordine di gioco. Ogni giocatore, in ordine di forza, potrà prendere una carta cibo disponibile sul tabellone tra quelle mangiate dall’animale (es. l’elefante, particolarmente forte, sceglierà tra i primi ma mangia solo le noccioline ed in mancanza di queste, prenderà l’erba, il facocero invece è un animale speciale, in grado di mangiare due carte di qualsiasi cibo ed agisce sempre per ultimo). Ma attenzione, se sono state girate delle tigri, queste agiranno per prime, mettendo i loro denti su un bufalo o su una scimmia giocata dall’avversario.
Ci sono poi una serie di animali speciali, quali il pipistrello, in grado di abbassare di 2 punti la forza di un animale, cambiando così l’ordine del gioco, il serpente, che spaventa gli animali più forti, impedendogli di banchettare e bloccando anche gli elefanti, o l’avvoltoio, pronto ad azzannare un animale che ha mangiato del cibo carestia.
Non tutte le carte speciali vengono però per bloccare il pasto degli erbivori, alcune infatti lo incentivano: i cuccioli ad esempio permettono di far mangiare due volte un erbivoro, inoltre giocare due animali uguali permette di formare un “branco” evitando i rischi dei carnivori ma “mangiando” una sola carta.
Alla fine del turno, ogni giocatore metterà da parte tutte le carte mangiate (sia che siano banane, noccioline, erba o creature di un altro giocatore), la somma dei valori di queste carte costituisce i punti vittoria accumulati. Si dispone quindi il tavolo per un nuovo “banchetto”, scoprendo nuove carte cibo e si pesca fino ad avere sei carte per ricominciare l’abbuffata!
A fine partita, esaurito il cibo, il vincitore viene decretato in base ai punti accumulati da ciascun giocatore.
Ciò che rende veramente interessante Jungle Brunch, oltre agli splendidi, accattivanti e “pucciosi” disegni, sono le dinamiche semplici e facili da tenere a mente che prevedono, dopo già 5 minuti dalla spiegazione, di creare bluff interessanti. Il divertimento principale è infatti intuire le carte poste coperte dagli avversari per stupirli all’ultimo momento scoprendo una tigre, un serpente o un inaspettato “branco” in grado di spiazzarli!
Jungle Brunch si propone come un gioco veloce sia per esperti, ma soprattutto per giocatori nuovi. Lontano da titoli più complessi è l’ideale per chi cerca qualcosa di rapido ma non banale, dimostrandosi interessante anche per i più piccini sia per i disegni che per le meccaniche (consigliato infatti dai 6 anni in su).
Per aver maggiori informazioni sul gioco rivolgetevi al vostro Games Academy di fiducia, scoprirete un ottimo gioco di carte non collezionabile dal prezzo contenuto!
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