Siamo nel duemilaventordici, i Maya ci hanno azzeccato, o gli abbonamenti per lo stadio sono aumentati troppo di prezzo, fatto sta che la catastrofe è avvenuta. Ed ora tra le rovine delle grandi città, una volta monumento all’ingegno umano, si aggirano topi e scarafaggi. E umani. Si, i sopravvissuti, quelli che ce l’hanno fatta grazie ad una grande quantità di fortuna. Ma ci sono anche gli zombi. E scopriamo quindi che forse avercela fatta non è poi un così gran colpo di fortuna. E’ un mondo difficile. E’ il mondo di Zombicide.
Zombicide è un gioco cooperativo (1-6 giocatori) sviluppato della Guillotine Games, ambientato in un classico futuro catastrofico, di durata variabile (da 20 minuti della mappa base fino a 3 ore per gli scenari più difficili). Ciascun giocatore controlla da 1 a 4 Sopravvissuti (4 nel gioco in solitario) che si improvvisano cacciatori di zombi per aumentare le loro possibilità di vedere un altro giorno in questo difficile, difficile mondo morente. O non morto, come volete. La caratteristica interessante di Zombicide è che non ci si può limitare a massacrare gli zombi, perchè più zombi si eliminano più il gioco diventa difficile. Quindi occorre trovare un equilibrio tra eliminazione e sopravvivenza, che sembra essere la vera sfida di Zombicide.
Un mondo ostile che a tutti quanti paura fa…
La dotazione sembra piuttosto ricca, ed include ben 71 miniature (in scala 32mm) che rappresentano i 6 “eroi” ed i vari tipi di zombi. Naturalmente ci sono tante carte, segnalini, ed una mappa modulare. L’artwork del gioco sembra stare in equilibrio tra il fumetto ed il survival horror tanto caro ai videogiocatori. Le carte sono illustrate ma sembrano piuttosto essenziali, laddove mappa e miniature sono davvero di ottima qualità. Le miniature degli zombi in particolare non sono tutte uguali ma variano anche nell’ambito di uno stesso tipo di zombi (p.es. ci sono maschi e femmine, e miniature con pose e vestiti diversi). Inoltre sull’apposito sito web sarà possibile in futuro scaricare non solo il regolamento, ma molti bonus, come personaggi ed oggetti aggiuntivi e nuovi scenari. Il sito inoltre ospita una bella galleria dell’artwork del gioco, che è davvero ben fatto – ma l’avevamo già detto.
Il gioco funziona a scenari. In ciascuno scenario c’è uno scopo da raggiungere, che va dal trovare cibo o equipaggiamento, a reclutare seguaci, fino al massacro totale di zombi. Non poteva mancare uno scenario di corsa in auto per la città distrutta. Il tutorial per imparare le meccaniche dura circa 20 minuti ed introduce i giocatori ai 10 scenari di difficoltà crescente. Inoltre i componenti modulari permettono la creazione di scenari personalizzati in pochissimo tempo. E naturalmente nel gioco non si tratta solo di distruggere zombi, ma occorre una strategia che varia a seconda dei personaggi e dello scenario.
Nel gioco ci sono sei personaggi, detti Sopravvissuti (sarà perchè sono sopravvissuti al disastro che ha coinvolto il posto senza diventare zombi?). Ciascuno di essi parte con un’abilità speciale e man mano che elimina zombi (e quindi aumenta il livello di pericolo) acquisisce ulteriori abilità; le abilità sono costruite in stile “albero”, cioè ad ogni livello si può scegliere una strada diversa e quindi personalizzare completamente il personaggio secondo il proprio stile di gioco.
Quando li vedi, spara. Poi, per essere sicuro, spara.
Livello di pericolo.
Sulle schede dei personaggi c’è un indicatore che ha un duplice scopo. Innanzi tutto misura la quantità di zombi eliminati, e con quella la progressione dell’esperienza del nostro personaggio. Ma con l’aumentare dell’esperienza aumentano anche gli zombi che compaiono. Ci sono quattro livelli di pericolo, indicati da “male”, “peggio”, “uh-oh”, ed “aaaaah”, in base ai quali i Sopravvissuti dovranno affrontare un numero sempre crescente di zombi.
Azioni.
Ogni Sopravvissuto ha di base tre azioni per turno, che può usare per fare cose diverse, per esempio muoversi, aprire le porte, combattere gli zombi, cercare oggetti, fare rumore, entrare o uscire da un veicolo. Col progredire del livello di pericolo i personaggi acquisiscono ulteriori azioni specifiche.
Le azioni non sono determinate dal tiro dei dadi, con l’eccezione delle armi dei Sopravvissuti, che hanno un valore di Dadi ed un valore di Precisione. Si tirano tanti dadi quanto è il valore di Dadi, e per ogni numero che eguaglia o supera il valore di precisione dell’arma si realizza un colpo a segno. Il massimo di dadi da tirare è 6 (che è anche il numero di dadi inclusi nel gioco), quando si usa una SMG per mano, in puro stile action/horror movie.
Equipaggiamento.
I Sopravvissuti possono ovviamente usare tutto quello che trovano, cibo, armi, armature o persino automobili. Naturalmente scavare tra le macerie non è l’idea più sicura del secolo, e talvolta rovistare tra i resti della civiltà può attivare la comparsa di zombi. Tuttavia è un mondo difficile, lo sappiamo tutti, e quindi se un sopravvissuto si trova nella stessa area di uno o più zombi all’inizio del proprio turno, perde una ferita ED un oggetto per ogni zombi nella sua zona. E con due ferite si va nel regno dei più.
In ogni turno di gioco c’è prima un turno dei giocatori e poi un turno degli zombi, ed il primo giocatore cambia di turno in turno.