
Qualche giorno fa abbiamo visto come assemblare velocemente un gunpla della linea Entry Grade.
Oggi alziamo il tiro e proviamo a realizzarne uno sempre di livello base, ma utilizzando qualche accorgimento per rendere il nostro modello finito più “realistico“.
Per questo tutorial ho utilizzato una confezione “Building Experience“, ovvero un kit omaggio, paragonabile come qualità, definizione e complessità, ad un modello First Grade, ma con i telai colorati, come negli High Grade e negli High Grade Universal Century.
Oltre al nostro gunpla da assemblare (sempre un RX-78-2 Gundam), questa volta utilizzeremo anche degli attrezzi specifici per il modellismo, i Gundam Marker e alcuni strumenti facilmente reperibili a casa.
Di seguito l’elenco.
- Tronchesino
- Tagliabalsa
- Lima e carta abrasiva
- Una lente di ingrandimento
- Marker: nero ultra fine, nero e grigio real touch, bianco real touch per sfumature, bianco, giallo, canna di fucile e argento per pannellature.
- Cotton fioc (tanti)
- Pinzette
- Stuzzicadenti
Tronchesino Tagliabalsa Gundam Marker Carta Abrasiva
Aperta la scatola, il nostro model kit si presenta con due telai, uno in 4 colori, identificato dalla lettera A, e uno bianco identificato dalla lettera B. Il foglio di istruzioni è persino più snello rispetto a quello dell’Entry Grade.
I due telai Pagina 1 e 2 delle istruzioni Pagina 3 delle istruzioni
Come prima cosa (fig. A) laviamo il telaio con acqua tiepida e un goccio di sapone per le mani, aiutandoci con uno spazzolino da denti. Questa operazione serve per rimuovere eventuali residui oleosi dalla plastica, per facilitare l’uso dei marker.
Identifichiamo i primi pezzi da assemblare (fig. B) e procediamo a rimuoverli dal telaio utilizzando il tronchesino in tutti i punti di contatto (fig. C e D). Successivamente, con la lima e la carta abrasiva, andiamo a rimuovere le sbavature (fig. E ed F). È importante utilizzare la lima e la carta abrasiva in modo leggero, per non danneggiare la plastica.
fig. A fig. B fig. C fig. D fig. E fig. F
Stiamo costruendo la parte principale del torace del mobile suit, composta da tre pezzi: fronte e retro (blu) e interno con le griglie di ventilazione (giallo). Prima di procedere a comporre il pezzo usiamo il nostro primo marker (marrone), per dare un tocco di ombreggiatura. Per una guida all’uso dei marker vi rimando a questo articolo realizzato dai nostri amici di GundamDipendente.
Usiamo il marker a punta fine per tracciare delle linee (fig. G/H), appoggiandoci al solco nella plastica. Dopodichè rimuoviamo l’inchiostro in eccesso usando un cotton fioc (fig. J). Quello che otteniamo alla fine è un pezzo ombreggiato, decisamente più realistico della plastica pulita (fig. K).
fig. G fig. I fig. J fig. K
Procediamo assemblando, limando le sbavature di plastica, tracciando righe coi pennarelli e ripulendo il pezzo dagli eccessi di inchiostro. Se necessario ripassiamo le righe col tagliabalsa prima di usare il marker. È importante ricordarsi di usare i marker “tono su tono”, quindi grigio su bianco, nero sul blu e sul grigio, marrone sul giallo. Alla fine avremo il torace completato.
In questo model kit, molto semplice, gli occhi non sono stampati a rilievo, quindi Bandai ha inserito un foglio di sticker metallizzati per ottenere l’effetto “occhi accesi” (per la guida definitiva agli sticker dei gunpla vi rimandiamo a questo articolo di GundamDipendente). Nel foglio di istruzioni lo sticker da utilizzare è identificato da un numero all’interno di un quadratino (fig. L). Usiamo delle pinzette e uno stuzzicadenti per aiutarci a posizionare correttamente l’adesivo sul pezzo di plastica (fig. M/O).
fig. L fig. M fig. N fig. O
Passiamo ora all’antenna del Gundam, le cosiddette V-Fin (“alette a forma di V”): come spiegato in questo articolo di GundamDipendente, nei modelli più economici le antenne terminano con una parte arrotondata (fig. P), per evitare di pungersi e per rendere il pezzo meno fragile. Quindi dovremo assottigliarle utilizzando il tronchesino, il tagliabalsa e la lima. Appoggiamo il tronchesino alla parte arrotondata e la tagliamo via (fig. Q). Sistemiamo eventuali sbavature con la lima e alla fine otterremo delle antenne appuntite (fig. R).
fig. P fig. Q fig. R fig. S
Procediamo coi pezzi che compongono il nostro Gundam, colorando col marker giallo le parti che nel modello sono in plastica bianca, tracciando righe, applicando adesivi…
Dettaglio aggiunto col marker Tracciamo le righe sulla griglia del piede… …e sulle gambe Altro adesivo
Alla fine avremo un modello assemblato che potremo “invecchiare” semplicemente sporcandolo coi marker e rimuovendo la parte di inchiostro in eccesso coi cottonfiocc o con gli stuzzicadenti. Usando i marker metallici (in questo caso canna di fucile e argento) diamo un tocco finale alle parti meccaniche e “sporchiamo” il rosso e il blu della corazza nei punti più “usurati”.
Il nostro RX-78-2 è finito: per essere il primo che facciamo con queste tecniche, non è venuto affatto male! Lo mettiamo a confronto con quello costruito la volta scorsa, in modo da vedere la differenza.
Impegnandoci e con un po’ di pazienza possiamo ottenere livelli di dettaglio e realismo che in questa fase sono al di là della nostra portata e ci sembrano irraggiungibili… ma col tempo, perché no?
See you in the funny papers,
Oscar