Oggi vogliamo portarvi a compiere i primi passi nel mondo del modellismo sfruttando la serie Bandai Entry Grade, i modellini che si montano senza attrezzi, che non vanno dipinti e non contengono adesivi, insomma… i gunpla per chi non ha mai fatto un gunpla!

RX-78-2 Gundam / Entry Grade
L’ultimo arrivato degli EG è l’RX-78-2 “Gundam”, ovvero il mecha protagonista della primissima serie, andata in onda in Giappone nel 1979 e in Italia l’anno seguente. Questo modello è in scala 1:144 (1 cm corrisponde a 1,44 mt) e, come si diceva prima, non necessita di attrezzi per l’assemblaggio (come tronchesino, lime, tagliabalsa e altri). Inoltre, come tutti i gunpla Bandai, non è necessario utilizzare la colla per fissare i pezzi in quanto si bloccano a incastro.
La prima cosa da fare è aprire la scatola, estrarre le bustine di plastica che contengono i telai e il foglio di istruzioni per l’assemblaggio. Dopodichè aprite le bustine, disponete i telai sul piano di lavoro e cominciamo ad osservare il foglio delle istruzioni.
Il foglio di istruzioni per il montaggio del modello è in Giapponese, con alcune parti tradotte in Inglese, ma niente paura: grazie ai pittogrammi e alle indicazioni numeriche, assemblare il vostro modellino sarà una passeggiata. All’inizio (fig. A) trovate un breve riassunto delle parti che compongono il modello. Ogni parte corrisponde ad un passaggio della procedura: per portare a termine il nostro Gundam dovremo quindi assemblare Testa, Torace, Braccia, Bacino, Gambe e infine il fucile (beam rifle) e lo scudo con la stella della Federazione Terrestre.
Partiamo dalla testa ed entriamo nel vivo: la lettura è “all’occidentale”, quindi da sinistra a destra e dall’alto verso il basso. Ogni paragrafo è composto dalle immagini dei pezzi che vanno assemblati, in sequenza, facendo attenzione al verso (alcune parti possono sembrare identiche rovesciate, ma gli incastri e i movimenti sono studiati per essere assemblati in modo preciso).
Per identificare i pezzi trovate, vicino al disegno, una coppia di informazioni (fig. B): per il telaio una lettera, o lettera e numero, in nero su sfondo bianco (nell’immagine evidenziato in rosso) e per identificare il pezzo un numero, in bianco su sfondo nero (nell’immagine, evidenziato in verde). Nell’esempio in foto abbiamo evidenziato il pezzo 1 del telaio A1.
Non resta quindi che prendere il telaio corretto (fig. C) e individuare il pezzo che ci serve.
fig. A – Schema riassuntivo fig. C – Telaio
Ora separate il pezzo dal telaio: è sufficiente applicare una forza leggera ed eventualmente una piccola rotazione (fig. D). Recuperate tutti i pezzi descritti nello schema (A1-1, A2-16, B2-3) e uniteli ad incastro (fig. E). In alcuni casi è sufficiente la pressione, in altri dovrete sentire il caratteristico “click”… Al termine otterete il pezzo finito, in questo caso la testa (fig. F).
fig. D fig. E fig. F
Procediamo assemblando il torace del nostro modello (fig. G/I): estraete i pezzi, uniteli e stringeteteli insieme.
fig. G fig. H fig. I
Assemblato il torace possiamo dedicarci agli arti. Qui sorge una “complicazione”… Gli arti (braccia e gambe) vanno assemblati a coppie: i pezzi sul telaio sono speculari, ma le istruzioni di montaggio sono le stesse, quindi sul foglio delle istruzioni troverete due percorsi paralleli (fig. J): li abbiamo evidenziati in giallo (braccio destro) e in rosso (braccio sinistro). Fate attenzione a non confondervi: procedete quindi montando insieme i pezzi B1-8, B1-9, A1-11, A1-12 e B1-4, per montare il braccio destro, e B2-8, B2-9, A2-11, A2-12 e B1-4 per assemblare il braccio sinistro. Se i pezzi sono identici sia per il braccio destro sia per il braccio sinistro, come ad esempio il pezzo B1-4, nel telaio ne troverete due identici, identificati dallo stesso codice.

Una volta assemblate le braccia, è ora di unirle al torace (fig. K/M) e di applicare le piastre di protezione delle spalle (che inoltre nascondono il giunto).
fig. K fig. L fig. M
Tocca adesso al bacino, ai piedi e alle gambe (fig. N/P).
fig. N fig. O fig. P
Quando avrete tolto tutti i pezzi da un telaio, riponetelo nella scatola (fig. Q/R): non vi sarà più d’intralcio.
Se in futuro intendete dedicarvi approfonditamente a questo hobby, non buttate i telai: alcune tecniche avanzate per l’assemblaggio e la colorazione dei model kit prevedono il riutilizzo della plastica, previa fusione.
fig. Q fig. R
Ora assembliamo le gambe al bacino (fig. S/U): questi giunti, unendosi, fanno il caratteristico “click!”.
fig. S fig. T fig. U
Il modello è quasi completo. Mancano solo alcuni passi: uniamo il torace al bacino (fig. V).
Adesso sembra davvero il Gundam (fig. W)… non resta che montare il beam rifle e lo scudo (fig. X)
fig. V fig. W fig. X
Ormai il nostro RX-78-2 è completo. Sebbene si tratti di un modellino economico possiamo apprezzarne la qualità dei dettagli e, soprattutto, la posabilità: da questo punto di vista Bandai non ha davvero rivali! I gunpla, infatti, sono sicuramente tra i modellini più dinamici e plastici che potrete trovare in commercio.
30 minuti di lavoro (prendendosela con tutta la calma del mondo).
Avete fatto il vostro primo passo in un mondo più vasto: se vi siete divertiti (e non abbiamo dubbi in merito) riponete il vostro gunpla e cominciate a scegliere quale sarà il vostro prossimo acquisto!
Solo un paio di consigli finali, prima di iniziare a sfogliare il catalogo…
- Se avete intenzione di decorare il vostro modellino usando dei pennarelli (o tecniche di colorazione più avanzate), quando estraete i telai dai sacchetti di plastica, sciacquateli in acqua tipedia, magari aiutandovi con uno spazzolino e un goccio di sapone per le mani. Questa operazione serve a rimuovere eventuali tracce di lubrificante dalla plastica, semplificando la colorazione.
- I modelli della serie Entry Grade non necessitano di attrezzi (ad esempio il tronchesino che di solito si usa per tagliare le giunture tra il pezzo del modello e il telaio). Tuttavia potrebbero rimanere alcune sbavature nei punti di giuntura. Potete “grattarli via” usando una lima per modellismo. Sono lime specifiche per la plastica, con una granatura (grit) leggera che non lascia segni sul modello.
- Sebbene i telai di tutti i modelli Bandai siano già colorati, un tocco di realismo non guasta mai… Il modo più semplice per “finire” un modellino è quello di tracciare le linee di contrasto (nero, grigio, ecc.) nelle scanalature, usando i Gundam Marker: sono pennarelli specifici per la plastica utilizzata da Bandai e sono disponibili con punte di varie misure (fine e ultra fine per tracciare le linee, media per “riempire” e grande per le pannellature, ovvero per colorare parti più ampie). I marker possono essere semplici (una punta) o “real touch” (due punte a pennello, una fine per i dettagli e una media, per le sfumature).
E ora non resta che giocare col nostro Gundam!

Glossario

Gamma: è la “famiglia” a cui appartiene il modello. La gamma riassume delle caratteristiche di costruzione, di definizione, di posabilità e di scala. Esistono diverse gamme. Indichiamo le più diffuse in coda.
Granatura o Grit: indicano la granatura delle lime e della carta abrasiva. Più è alto il grit, più è fine la capacità abrasiva: per il modellismo di solito si usano lime e carta con grit 400/600 e 800/1200.
Gundam Marker: sono i pennarelli di Bandai specifici per il modellismo. Esistono GM di vario tipo e di varie colorazioni. Per i modelli più diffusi, come ad esempio l’RX-78-2 di Amuro Rey o lo Zaku II di Char Aznable, bandai mette a disposizione dei set di marker comprensivi di tutti i colori necessari a decorare tutto il modello.
Gunpla: GUNdam PLAstic model. Tutti i modellini prodotti da Bandai sono chiamati Gunpla, anche se, originariamente, erano indicati in questo modo solo i modellini della serie Gundam. Tutti i model kit Bandai non necessitano di colla per l’assemblaggio, in quanto sono provvisti di unione a incastro.
Lima: assieme alla carta abrasiva è lo strumento utilizzato per “pulire” il modello dalle sbavature di stampa e del telaio. La capacità abrasiva di una lima o della carta è indicata da un numero, detto granatura o Grit.

Scala: indica la proporzione rispetto al modello “reale”. L’RX-78-2 è alto 18,5 metri, quindi un modello in scala 1:144 (1 cm del modello equivale a 144 cm reali) sarà alto 12,84 cm, un modello in scala 1:100 sarà alto 18,5 cm e un modello in scala 1:60 sarà alto 30,8 cm. Queste sono le tre scale più usate nei gunpla Bandai.
Serie: di solito è indicata sulla confezione dei modellini Bandai con il logo originale. Indica la serie anime o manga da cui è stato tratto il modello (es. Gundam Origin, Gundam 0083, ecc.). Tuttavia esistono numerosi modelli gunpla originali, mai utilizzati negli anime o nei manga.
Tagliabalsa: è uno coltello per modellismo simile ad un bisturi che permette di ritagliare parti di plastica in eccesso o tracciare solchi sul modello, ad esempio per evidenziare danni o per ripassare le giunture/piastre del modello stesso.
Telaio: è la stampa di plastica che contiene le parti del modello. A volte viene indicato incorrettamente come “sprue” (lett. “colata” in Inglese). Il telaio ha un suo codice identificativo (es. A1) e i pezzi contenuti nel telaio hanno ognuno un numero di riferimento (es. 1). Quindi A1 – 1 vuol dire “il pezzo numero 1 del telaio A1”.
Tronchesino: è un attrezzo che consente di rimuovere il pezzo dal telaio senza rovinarlo. I tronchesini Bandai hanno un taglio specifico per i punti di giunzione dei gunpla.
tronchesino lime tagliabalsa
Le principali gamme Gunpla.

Entry Grade: scala variabile. Non necessitano di tronchesino per la rimozione dei pezzi dai telai.
First Grade: scala 1:144. I telai utilizzano plastiche di un solo colore. Meno posabili degli HG.
High Grade (HG) / High Grade Universal Century (HGUC): scala 1:144. La definizione è superiore rispetto a quella degli Entry Grade.
Master Grade (MG): scala 1:100. I modelli hanno una elevata posabilità garantita dalla meccanica interna particolarmente curata (detta “frame“).
Mega Size: scala 1:48.
Perfect Grade (PG): scala 1:60. Tecnicamente è la gamma più sviluppata e i modelli hanno un livello di definizione altissimo.
Real Grade (RG): scala 1:144. La stessa scala degli High Grade, ma con la definizione e la posabilità e il frame dei Master Grade.
Esistono poi dei modelli fuori scala, come la fortunatissima serie dei Super Deformed (SD), che riproducono mecha e personaggi con proporzioni deformate e kawaii! I Super Deformed sono qualitativamente simili agli High Grade o agli Entry Grade, ma esistono kit SD anche particolarmente complessi e dettagliati.

Una serie particolarmente interessante per i neofiti (ma anche per i master builder che adorano le personalizzazioni) è quella dei 30 Minutes Missions: sono gunpla di gamma HG slegati dalle licenze Gundam o di altre serie, con tre caratteristiche principali:
1. costano poco perché non si portano dietro il costo della licenza
2. sono velocissimi da montare (l’idea è che il modellista li completi in 30 minuti: il neofita riuscirà ad assemblarli in mezz’ora, l’esperto nello stesso tempo riuscirà anche a dipingerli e a rifinirli)
3. le parti dei vari modelli sono intercambiabili, in modo da rendere la personalizzazione estrema
Infine riteniamo degni di nota i modelli della serie “Ver. Ka” (Version Katoki). Si tratta di una serie di modelli (nelle varie gamme) progettati o supervisionati da Hajime Katoki, un famosissimo gundam builder. Il brand è sinonimo di qualità e di tecnologia costruttiva elevatissima. Di solito comprendono dettagli estremamente realistici e molti adesivi che consentono la personalizzazione del modello e gli conferiscono un look “militare”.
See you in the funny papers,
Oscar
Grazie Oscar! Un articolo finalmente chiaro ed esaustivo per chi proviene dal mondo Lego e ha scoperto da poco questo mondo strabiliante!
Ma…un gumpla, dal più semplice al più complesso, è anche smontabile e smontabile più volte?
Grazie ancora. Alessandro
Ciao Alessandro e grazie per i complimenti. Si: se non incolli le parti puoi smontarlo e rimontarlo, ma non hai più le indicazioni riportate sul telaio, quindi conviene fotografare tutti i passaggi, almeno all’inizio.