Ciao Ragazzi.
Di seguito eccovi il WIP/TUTORIAL commentato passo passo (questa è la prima parte) del display di presentazione della mia squadra del 40K che doveva essere presentata al Golden Demon 2010, ma che per mancanza di tempo ho traslato al Golden Demon 2011.
La gallery completa la potete vedere qui:
Gallery Completa GD-2010 – ILNANONEFASTO.IT
Si tratterà di una squadra di miniature Vintage convertite di space marine del Caos del capitolo dei “Guerrieri di Ferro”… di fatto l'unico lavoro “personale” che sono riuscito a fare quest'anno tra una commissione pittorica e l'altra.
Trovate le immagini a dimensione maggiore nella gallery!
Bando alle ciance, eccovi le varie fasi:
1) – La base di partenza è il vessillo distrutto dell'aquila imperiale preso dal KIT “Fasti dell'Imperium” della GW.
Il primo passo consiste nella scelta della posizione delle miniature; posizione che una volta scelta viene segnata per il successivo taglio per ricavare le basette estraibili delle singole miniature che dovranno dare una soluzione di continuità con la texturizzazione del display stesso.
2) – Eseguiti i fori con un cutter a caldo, si salvano i “gettoni” ricavati, e si procede a spessorare le altezze sotto l'aquila imperiale calcolando anche lo spessore dela basetta da 25 mm. regolamentare da gioco su cui andrà poggiato il gettone stesso quindi la miniatura.
Infatti come da regolamento, la squadra deve essere “asportabile” e giocabile, altrimenti diventerebbe di fatto un diorama.
3) – Fissata l'aquila imperiale, e scelti i volumi degli ingombri, sono passato ad un pesante dettaglio del basamento onde dargli un aspetto molto più reale, meno “plasticoso”, aggiungendo partcolari come lo scheletro delle armature del cemento armato sgretolato, con pesi di cemento ancora attaccati (fatti con sughero).
Lo scheletro di ferro è stato ricavato da fio metallico che precedentemente ho texturizzato con una pinza onde dare il caratteristico disegno delle bacchette di ferro usate in edilizia.
Ho aggiunto poi pezzi di pietra e pietrisco in varie dimensioni, posizionato in modo coerente a come dovrebbero essere posizionate delle macerie, dando di fatto una “fisica” della rottura al tutto.
Mi sono aiutato utilizzando un pietrisco particolare delle mie zone (da cui ironia della sorte si ricava il cemento), che oltre ad avere un aspetto accattivante e realistico, si sgretola anche a mani nude, creando crepe e spaccature realistiche.
4) – Di seguito una serie di immagini con il dettaglio delle aggiunte fatte.
Spero che per ora il tutto vi sia gradito.
Il resto del Work in Progress riguarderà la parte di pittura!
Vi ringrazio per gli eventuali commenti.