Noi Otaku occidentali abbiamo sviluppato un linguaggio ibrido giappo-Inglese per usare dei termini adatti a catalogare i vari manga.
I fumetti indirizzati ad un pubblico maschile di dividono in shonen, manga per ragazzi e in Seinen, manga per adulti.
Stessa cosa succede per il pubblico femminile, ovvero Shojo, manga per ragazze e josei, manga per donne
Altri tipi di catalogazione riguarda l’intreccio, story manga alla Naruto, trama portante di sottofondo che avanza nel corso dei vari capitoli, e gag manga in stile Keroro, fumetti comici a carattere episodico, con avventure di pochi capitoli.
Continuiamo con i mecha, manga dedicati ai mitici “robottoni” alla gundam.
Se la storia è poi incentrata sui piccoli aspetti della quotidianità ,tipo Yotsuba, allora verrà definito slice of life.
In tema commedia sentimentale ci sono gli harem come Love Hina, opere in cui un personaggio maschile si trova per qualche motivo circondato da parecchie ragazze che si innamorano di lui. L’equivalente femminile è il reverse harem.
Vengono invece definiti gender bender i fumetti alla Ranma 1/2.
Quando un manga ha qualche componente erotica(ma non è il tema principale della storia) è definito echi, se invece è a carattere principalmente erotico allora è un hentai.
Chiudiamo la rubrica con le storie sentimentali tra donne allora parliamo di yuri oppure di shojo ai , oppure storie sentimentali tra uomini shonen ai.
Ovviamente questi vocaboli sono solo una piccola lista usata dagli Otaku analizzando quelli più importanti e usati speriamo di dare supporto ai quei ragazzi che stanno iniziando ad entrare nel favoloso mondo dei manga !
Buona lettura a tutti!