
•Titolo: “Little Bird”
•Scritto da: Darcy Van Poelgeest
•Disegni di: Ian Bertram
•Editore: Panini Comics
•Prezzo: 26€
“Little Bird è nata durante la guerra, ed è la sola cosa che sa di sé. Quando il suo villaggio viene distrutto e sua madre viene rapita dagli agenti di un distopico Impero Americano, Little Bird lotta per far tornare la Resistenza a quello che era un tempo e per sconfiggere il nemico. Per salvare la sua terra, per salvare il suo popolo, per scoprire la sua vera identità, in un mondo in fiamme”
Bentornati Amici di Games Academy, oggi leggerete la recensione di Little Bird, opera fantascientifica di Darcy Van Poelgeest (sceneggiatore e regista cinematografico) e di Ian Bertram (Batman Eternal, Wolverine and the X-Men), vincitore del premio Eisner 2020 come miglior miniserie.
In questa ambientazione distopica le Nazioni Unite d’America, un nuovo stato retto da un governo teocratico e guidato dal Vescovo, sta eliminando le ultime sacche di resistenza nelle Montagne Rocciose Canadesi.
Come dice lo stesso Vescovo, con l’eliminazione della Resistenza, il nuovo Impero aprirà un’epoca “in cui non dovremo più piegarci al capriccio della scienza, né prendere ordini dalle élite finanziarie. In cui non dovremo più pregare all’altare di Wall Street o delle assurdità darwiniane”. Tutto questo ovviamente se la Resistenza verrà effettivamente eliminata, perché (c’è sempre un perché) una ragazzina, figlia del Capo della Resistenza, è viva ed è l’ultima speranza per il mondo: Little Bird.

Una ragazzina che non ha idea delle sue origini, che ha conosciuto e conosce solo la guerra e che è determinata a portare avanti questo conflitto fino alla distruzione del nemico o propria; infatti la storia si sviluppa su due livelli ben precisi ma al tempo stesso indivisibili l’uno dall’altro: la guerra di resistenza e la vendetta.
E il legame che unisce questi due livelli è rappresentato dal sangue, sangue che “galleggia nelle tavole spirituali e grottesche […] richiamando quella sensazione onirica in cui sembra sospesa tutta la storia. Il sangue come appartenenza, come frutto della violenza, che si alterna a momenti di riflessione profonda. La lotta per l’autoconservazione contro il potere che crede di avere diritto su ogni cosa e ogni persona. Su ogni cultura diversa”.

La sapienza con cui Van Poelgeest fonde questi temi, ci da le informazioni, ci consente di conoscere gli stretti legami che uniscono i maggiori attori di questa vicenda, partendo ovviamente da Little Bird, ci precipitano man mano in una avventura dalla quale è difficile, se non impossibile staccarsi perché più leggiamo e più vogliamo conoscere e sapere, ma sapere cosa? La conclusione del conflitto? Se Little Bird porterà a termine la sua vendetta? O se il Vescovo otterrà ciò che cerca? Tutto e nulla allo stesso tempo, proprio perché, come dicevo, i diversi temi trattati nel racconto si uniscono e si fondono impedendo di distinguere chiaramente quando i protagonisti agiscono per un motivo, personalistico/egoistico o semplicemente per annientare l’avversario.
I disegni di Ian Bertram, assieme ai colori di Matt Hollingsworth, ci catapultano in questo futuro distopico nel quale si muovono esseri umani, mutanti e costrutti di carne. La realtà e il mondo dei sogni si alternano e si fondono e, come preannunciato prima, il sangue unisce e al tempo stesso separa questi momenti (possiamo comunque garantirvi che di sangue ne scorrerà tanto e spesso).

Little Bird si mostra fin da subito per quello che è: un’opera di riflessione sui nostri tempi e sui nostri modi di pensare e di agire. Su come un pensiero intollerante possa avere la forza di imporsi sulla comprensione e sulla condivisione e di come, se uno spirito ha davvero la forza di opporsi a tutto questo, allora anche una bambina può avere la forza di cambiare le cose.
Little Bird di Darcy Van Poelgeest e Ian Bertram vi aspetta in tutti i Games Academy Funside e vi consiglio caldamente di fiondarvi ad acquistare la vostra copia!
Buona lettura
Andrea