…serpeggiando…
si intrecciava come lettere,
lettere che diventavano storie,
finché all’improvviso si fermò.
– prosciugato –
una voce soffocata.“Habibi” ~ Craig Thompson

Titolo: “Habibi“;
Autore: Craig Thompson;
Editore: Rizzoli Lizard;
Prezzo al Pubblico: €35.00
Trama: Lei è Dodola, venduta come moglie ad uno scriba e poi resa schiava. Bambina, poi donna, poi madre, prigioniera in un mondo di uomini. Lui è Zam, orfano che trova la salvezza tra le braccia di quella ragazza che lo crescerà proteggendolo dal mondo che li circonda e viaggiando insieme, in un mondo fatto di storie e mitologia islamica. A fare da sfondo un panorama fatto di deserto, harem e agglomerati urbani che traboccano di vita e di miseria. Una storia che parla di due anime schiave, legate da un amore talmente profondo che va oltre ogni vincolo e prigione.
Ciao a tutti ragazzi! Oggi vorrei chiacchierare con voi della mia Graphic Novel preferita: Habibi, di Craig Thompson.

Qualche anno fa, confrontandomi con i miei colleghi degli altri Games Academy, iniziammo a disquisire sulle Graphic Novels di Craig Thompson. Insieme a Blankets, Habibi era il fumetto del mese in quel periodo e, nonostante lo avessi davanti gli occhi tutti i giorni, è stato dopo quella discussione che ho deciso di leggerlo.
E’ stato amore a primo sguardo.
Non nego che la commozione che ho provato e che provo tutt’ora ogni volta che lo rileggo, mi ha rubato più di qualche lacrima.
I temi di riflessione di questa Novel immensa sono tantissimi ma quello che più mi ha colpito è, sicuramente e per ovvi motivi, lo status delle figure femminili in questo libro.
Per una donna che legge questa storia è impossibile non provare empatia per Dodola, una ragazza che usa il suo corpo come merce di scambio per sopravvivere e per far sopravvivere Zam, un bambino che ha salvato da morte certa quand’è riuscita, a sua volta, a scappare dalla schiavitù.
Craig Thompson con Habibi esplora la cultura islamica (così come con Blankets ha fatto per quella cristiana) e lo fa con perizia di dettagli e di storie che, messe in comparazione con le leggende bibliche, ci mostra come le religioni abbiano solo poche sfaccettature diverse tra loro ma tutto poi è dato dalla nostra personale e culturale interpretazione.

Le sue inchiostrazioni, tratto distintivo di quest’autore dall’animo sensibile tanto da descrivere un tema così delicato, come la mercificazione del corpo femminile, senza risultare banale o maschilista, rendono la lettura di questa storia scorrevole, il tutto arricchito con gli elementi grafici della scrittura araba che arricchiscono e impreziosiscono la Graphic Novel, rendendola un piccolo gioiello grafico.
Habibi… mio amato…
Proprio questo è il punto: l’amore.
L’amore che va oltre ogni violenza e ogni barriera…
L’amore che va oltre il tempo e la schiavitù…
L’amore che è il potere che muove le nostre azioni, così come quelle di Dodola e Zam.
Una Graphic Novel da leggere, soprattutto col cuore perché è lì che andrà a colpire, dritta nel segno.
Alla prossima recensione!
Aurora