deadpool Uccide l'Universo Marvel era stato il best seller, pubblicato per la prima volta nel 2013 in Italia e ristampato diverse volte, che aveva avviato la nota uccidologia del mercenario chiacchierone, che lo aveva visto coinvolto in scontri sanguinosi quanto esilaranti prima contro tutti i supereroi , poi contro i classici della letteratura ed infine contro le varianti di se stesso. Il primo capitolo della trilogia era stato realizzato da Cullen Bunn (autore di molte miniserie con protagonista Deadpool) e da Dalibor Talajic (Red Wolf): ebbene, dato il successo dell'idea, il duo vi è tornato per svilupparla in un senso diverso.
Titolo: Deadpool Uccide l'Universo Marvel Ancora (Marvel Icon 39);
Autore: Cullen Bunn, Dalibor Talajic;
Editore: panini comics;
Formato: 17 x 26, brossurato, a colori;
Pagine: 112;
Prezzo: 5€
Effettivamente questo Deadpool Uccide l'Universo Marvel Ancora è molto diverso dal titolo originario sotto svariati punti d vista, persino quello grafico (benché il disegnatore sia lo stesso), anche se il connubio tra toni dark e humor rimane la caratteristica di fondo di tutta la storia: le cui premesse sono sicuramente molto diverse dalla prima, in cui Bunn aveva fatto leva sulla predisposizione di Deadpool a sfondare la quarta parete per costruire una trama convincente in cui egli poteva prendere coscienza del meccanismo folle della Continuity, con cui pochi autori in una stanza piegavano tutto l'Universo Marvel ad un ciclo di sofferenza infinita. Era un'idea semplice ma fertile, che consentiva di ironizzare sui meccanismi tipici del fumetto supereroistico statunitense ed allo stesso tempo di presentare un parallelo con le possibili conseguenze di una visione deterministica e nichilista dell'esistenza.
Ora invece Deadpool, più che acquisire coscienza di verità segrete sconvolgenti, si ritrova ad essere pilotato come un burattino da un gruppo composto dai supercriminali più pericolosi del pianeta, guidati dal Teschio Rosso: questi usano il condizionamento mentale per costringere l'impotente mercenario a sbarazzarsi di tutti i loro avversari, storici e potenziali. Il bello di queste miniserie è appunto di essere indipendenti dalla continuity della serie principale e quasi sempre l'una rispetto all'altra, e ciò le rende perfettamente fruibili da chiunque: anche questa storia può essere letta da chi non abbia ancora recuperato Deadpool Uccide l'Universo Marvel, dato che si svolgono in due universi distinti.
Il Deadpool di queste pagine è totalmente folle, in preda ad allucinazioni che distorcono totalmente la realtà e gli fanno credere di vivere simpatiche avventure mentre in realtà sta macellando i suoi amici supereroi: una trovata che avvicina molto il personaggio alla sua caratterizzazione originaria. L'espediente dell'allucinazione era stato usato abbondantemente anche da Kelly, Way, ma anche da Duggan; in ogni caso il contrasto tra le visioni allucinate e la cruda realtà è il vero punto di forza di Deadpool Uccide l'Universo Marvel Ancora, ed in questo sta anche la sua differenza dal punto di vista dell'impatto grafico rispetto all'opera madre. Talajic è abilissimo nell'adeguarsi alle situazioni narrative e può passare con agilità da uno stile all'altro anche all'interno di una singola tavola: da uno stile cartoon ad uno d'epoca, da uno da fumetto europeo ad un altro con influenze nipponiche. I passaggi sono sempre gestiti molto bene, spesso sfruttando il cambio di pagina, ed hanno un effetto veramente allucinante.
Bunn non si mostra assolutamente a disagio o a corto di idee e in questo modo nei continui massacri non c'è mai una ripetizione rispetto a quelli avvenuti nella sua opera meno recente: l'umorismo è sempre fresco e si è indotti a leggere il brossurato in un colpo solo. L'autore si dimostra anche nuovamente molto attento nel cogliere i punti deboli dei vari supereroi e a farli sfruttare abilmente al mercenario chiacchierone: alcune trovate sono particolarmente sensazionali, come servirsi del simbionte Venom per sconfiggere l'Uomo Ragno (e consentirgli, finalmente di mangiarne il cervello), o bruciare Ant-man con una lente d'ingrandimento, o ancora usare la testa di Medusa per pietrificare gli altri dei. Rispetto alla prima opera compaiono poi molti più supereroi minori (oltre che svariati supercriminali) ed è inclusa (sicuramente per direttive superiori) anche Gwenpool, un personaggio che non amo particolarmente (essendo, di fatto, un non-personaggio realizzato ad hoc per una certa fascia di mercato). Un'altra differenza sostanziale riguarda la natura di Deadpool, che se nella storia originaria avevamo detto essere decisamente nichilista, qua appare invece allucinato, folle, ma non “cattivo” per così dire: più in linea con la versione che ne è stata sviluppata sulle pagine del suo spillato a partire dal rilancio della Nuovissima Marvel.
In conclusione, non si può non consigliare questo Deadpool Uccide l'Universo Marvel Ancora, che pur discostandosi notevolmente dal primo capitolo della gloriosa uccidologia, saprà comunque offrire agli appassionati del mercenario chiacchierone tutti gli elementi principali che contraddistinguono le sue storie migliori: una lettura fresca e piacevole tra budella sparpagliate e freddure a ripetizione.
L'Autore
Cullen Bunn è un autore di fumetti statunitense nato nel 1971 a Cape Fear. Dopo aver esordito con alcuni lavori, tra cui la graphic novel Tooth, inizia una prolifica collaborazione con la Marvel, per la quale scriverà diverse serie tra cui Capitan America, Venom, Wolverine, Uncanny X-Men oltre alle succitate miniserie deadpooliane cui ne vanno aggiunte altre come La Notte dei Deadpool Viventi o Back in Black. Collabora anche con dark horse (Harrow County), DC Comics (Sinestro, Lobo) ed altri editori. Ultimamente è al lavoro su Cold Spots per Image e Asgardians of the Galaxy per Marvel: entrambe saranno pubblicate nei prossimi mesi negli States.
Non vi rimane quindi che passare nel vostro Games Academy o Funside di fiducia per ottenere questo imperdibile volume. Vi aspettiamo!