Prendete un bel pentolone, di quelli da mensa dei poveri, capiente e pieno di bozzi. Recuperate un DVD del Grande Lebowski, qualche pagina di un copione Pulp di Tarantino, una buona manciata di idee deviate in stile Ennis, l’odore stantio dei sigari, della birra di sottomarca ed una bella trave d’acciaio. Mescolate il tutto sotto una bella scarica di napalm e gustate senza aspettare per nessuna ragione che il tutto raffreddi.
Questo è Dan, the Unharmable.
Scritto da un brillantissimo David Lapham, promette di essere una nuova serie per tutti i gusti forti: sesso, droga, violenza e rock’n’roll, in una storia dove il protagonista è la copia spiccicata del Drugo (Dude per gli amanti della versione anglofona come me), ma completamente invulnerabile. Come fa ad esserlo? Ma davvero volete saperlo? O come me non vi fate nessun tipo di domanda e vi godete il salto da un palazzo abbrancato alla vittima designata per compiere un omicidio su commissione?
Non aspettatevi grandi storie sulle origini di quest’uomo incredibile, niente moine da infanzia distrutta o famiglia massacrata. A Dan, semplicemente, “sfuggono un po’ i dettagli di qualsiasi cosa successa prima del 2000… o forse era il 2005.. “. Smemorato, distratto, continuamente con gli auricolari nelle orecchie, Dan è fondamentalmente un indolente lupo solitario con una spiccata avversione per i corrotti, i prepotenti e gli arroganti.
Dan è indistruttibile, intoccabile, invulnerabile. Non gli si può fare assolutamente niente. Nonostante questo enorme potere, è un uomo di una semplicità disarmante, vive beato in condizioni di miseria estreme, quello che chiede sono i soldi per comprarsi birra e sigarette, spassarsela con qualche intrigante signorina o un nuovo lettore cd per ascoltare i suoi adorati Melvins (“E’ puro genio.. è religione.. è.. il Nirvana” – cit. Dan).
Le tavole di Rafael Ortiz rendono in maniera eccezionale l’ambientazione e la combinazione del ritmo Pulp, Noir ed azione dura che governano questo fumetto. Ogni personaggio è caratterizzato a fondo da tratti marcati, è un’umanità spezzata, costantemente alle prese con il marcio e la corruzione: malavitosi, poliziotti sul loro libro paga, prostitute e killer prezzolati. Provare empatia per chiunque sarà quantomeno complesso nelle storie di Dan. Ma non è l’empatia per qualcuno che siamo venuti a cercare su questo albo. Noi siamo arrivati tra queste pagine con l’intento di fare il tifo per l’uomo indistruttibile. Come se ne avesse bisogno.
Ci limiteremo a stenderci felicemente in poltrona, sfogliando pigramente le pagine di questo lavoro eccezionale, con una birra fresca in una mano, sotto le pale di un ventilatore. E chi ci ammazza più?