Con questo post iniziamo una serie di News un po’ più lunghe per trasformare il nostro sito in un vero e proprio blog che, oltre a segnalare eventi, vuole tenervi informati sulle vostre passioni e sulle novità dei settori che ci riguardano.
Partiamo subito con un argomento non molto diffuso a Palermo, ma che nel resto Italia, ma soprattutto in Giappone (dove ad Akiabara ci sono interi negozi di 6/7 piani dedicati) spopola sempre più: si tratta dei GUNPLA!
….Di Che?!…
Il termine Gunpla ci arriva dritto dal Giappone ed è l’unione delle parole Gundam e Plamo (Plastic Model).
Tutto nasce nel lontano 1979, con l’uscita dei primi giocattoli BANDAI legati alla serie animata di robot Gundam, all’inizio giocattoli, poi modellini e col tempo una fusione tra le due cose.
La qualità del prodotto è migliorata così tanto dagli anni ’80 che oggi si è arrivati a dei modelli di semplice assemblaggio e completamente articolati come fossero dei giocattoli: i gunpla!
Aprendo il coperchio della scatola di un Gunpla si scoprono diversi stampi ricchi di pezzi (sprue) che è possibile staccare ed agganciare senza bisogno di colla, basta solo una tronchesi da modellismo. Gli sprue sono di colori diversi, in base alla parte a cui si riferiscono, non è quindi necessario colorare il modello durante o dopo l’assemblaggio (naturalmente chi vuole qualcosa di più rifinito può anche abbellirlo grazie ai pennarelli dedicati). Per le decorazioni base bastano le decalcomanie presenti all’interno della scatola.
A farla da protagonista comunque, fino a montaggio completato, è l’immancabile manuale d’istruzioni, ricco d’immagine e della difficolta pari ad un modello Lego o un mobile Ikea.
L’unico elemento esterno alla confezione necessario per l’assemblaggio sono quindi delle tronchesi da modellismo, indispensabili per staccare i pezzi dagli sprue (magari affiancate da una limetta, per eliminare eventuali errori nel distacco).
Il bello dei Gunpla è che il modello viene plasmato in base all’esperienza di chi lo costruisce. Un modellista alle prime armi può lavorare solo con la scatola di montaggio già con degli ottimi risultati. Ciò non toglie comunque ad un esperto, o a chi vuole cimentarsi in qualcosa di più ardito, di provare soluzioni alternative, decorare il modellino con un aerografo per dargli effetti particolari (bruciature, polvere…), costruire dei diorami…
Ma attenzione, più è grande e dettagliato il modello che avrete scelto e più difficile sarà cimentarsi nel montaggio! Si consiglia quindi di iniziare con modelli semplici per poi aumentare gradualmente la difficoltà.
Per darvi un’idea dei dettagli che può raggiungere un Gunpla basti pensare che in Giappone i progettisti, hanno iniziato a sviluppare modelli in 3D in scala 1/1 attraverso i moderni programmi di computer grafica, definendone tutti i particolari e le articolazioni (incluse quelle delle dita) per poi ridurli in scala e metterli in commercio.
Si va quindi da modelli di difficoltà bassa: gli High Grade (scala 1/144), passando ai Master Grade (1/100) fino ai Perfect Grade (1/60). Simpatica variante sono poi i Super-Deformed, divertente alternativa ai tradizionali Gunpla. Ma il vero fiore all’occhiello infine sono i Real Grade, realizzati per celebrare il 30° anniversario della serie e con il massimo livello di dettaglio.
Se poi si vuole il massimo dettaglio sappiate che non tutti i modelli vengono poi rimpiccioliti. Sembra infatti che qualcuno in Giappone, vicino ad un centro commerciale a Odaiba (Tokyo), ha avuto l’idea di sviluppare un gundam 1/1, altro che rifiniture dei dettagli! Ma questa è tutta un’altra storia…
Se avete sempre voluto costruire un modellino, ma una volta aperta la scatola vi siete persi tra colori, colle, innesti… I Gunpla sono quello che fanno per voi!
Veniteli a conoscere presso Games Academy!
Di seguito alcuni siti per approfondire il vostro interesse sui Gunpla:
– http://www.gundamitalianclub.net/
– http://www.gundamdipendente.com/