Questo 2018 è un anno di grande fermento per l’editoria a fumetti italiana. Tra le varie cose abbiamo assistito alla nascita della Oblomov Edizioni, grazie allo sforzo dell’universalmente noto Igort (che ha appena iniziato a dirigere anche la rivista Linus). La neonata casa editrice si presenta già molto solida, forte di un programma definito rivolto principalmente agli amanti del fumetto d’autore in edizioni pregiate.
Proprio la Oblomov aveva recentemente portato in Italia due opere di Charles Burns, un autore fondamentale che ha contribuito a plasmare l’immaginario del fumetto underground d’oltreoceano, ma anche internazionale: El Borbah e Skin Deep. Questo maggio è la volta di Big Baby, che insieme alle due opere appena menzionate costituisce la trilogia della fondazione di questo mostro sacro. Nel corso degli anni ’80 egli aveva avuto occasione di collaborare, fra gli altri, proprio con Igort, in occasione del progetto dei Valvoline Motorcomics a Bologna, grazie al quale fu pubblicato anche su riviste nostrane come Frigidaire.
- Titolo: Big Baby;
- Autore: Charles Burns;
- Editore: Oblomov;
- Formato: 21,5 x 30, cartonato, b/n;
- Pagine: 100;
- Prezzo: 22€.
In Big Baby si ritrovano tutti i temi più cari al suo autore: la fragilità dell’adolescenza, dovuta alla natura di ponte precario fra due mondi di questa fase di passaggio; la critica lucida e asciutta alla società americana; l’analisi della psiche umana e dei suoi meccanismi. Il tutto condito dal caratteristico tratto di Burns, valorizzato da un uso sapiente degli scuri, che si presta così efficacemente all’immaginario creepy e fortemente debitore di un’estetica anni ’50 che lo contraddistingue. Questo è un fumetto che non avrebbe potuto non essere in bianco e nero.
Le prime due tavole del volume ci presentato Tony, il bizzarro protagonista: egli è già grandicello (apprenderemo che frequenta le elementari -probabilmente l’anno finale-) ma la testa completamente glabra e i tratti facciali ricordano l’aspetto di un lattante. Siamo in una tipica casa indipendente in puro stile americano: potremmo trovarci in una qualunque cittadina degli States. La mamma di Tony ha i capelli perfettamente acconciati: lo invita ad uscire fuori a giocare finché suo padre non sarà tornato. Quando questi giunge non presta attenzione al fatto che suo figlio abbia in mano un coltello e abbia appena acceso un piccolo fuoco, ma prova, con evidente disagio, a chiedergli se vuole fare due tiri con una nuova palla che gli sta porgendo. Quando Tony risponde che preferirebbe altri soldatini, immaginiamo che si senta sollevato.
Questo incipit tagliente fa da apripista per tre storie autoconclusive: La Maledizione degli Uomini Talpa, Morbo Adolescienziale e Il Club del Sangue. In ciascuna di esse Tony vive un’avventura diversa. Il limite tra realtà e illusione è labile, soprattutto ne Il Club del Sangue: il fantasma esiste veramente? La costante delle tra vicende è l’attitudine di Tony a lavorare di fantasia: proprio per questo egli è ancora baby nonostante inizi ad essere big, e per questo motivo è spesso schernito dagli altri. Eppure la sua mente è pura e malvolentieri si adatta alle dinamiche di gruppo cui è costretto (sempre nel terzo racconto). Chi di voi ha già letto Black Hole, l’opera più importante di Burns, potrà invece fiutare un’affinità di temi nel leggere il titolo Morbo Adolescenziale: e non sbaglierà. Ne La Maledizione degli Uomini Talpa, invece, il coinvolgimento dei Potzer, vicini di casa di Tony, sarà un occasione per un’analisi efficace delle dinamiche della violenza coniugale e per una critica all’uso indiscriminato delle armi da fuoco.
La cura editoriale ovviamente è impeccabile, anche se questo comporta un costo non indifferente data anche la foliazione; tuttavia Big Baby è sicuramente una delle opere migliori del celebre autore di Washington: non una tappa obbligatoria come Black Hole (rispetto al quale, tuttavia, si presenta più accessibile, ermeneuticamente parlando), ma fortemente consigliata agli amanti del fumetto di ogni genere e imprescindibile per i fan di Charles Burns e del fumetto alternativo.
L’Autore
Charles Burns nasce nel 1955 a Washington: attivo anche come illustratore in vari campi (tra cui quello discografico), diventa famoso grazie alla pubblicazione dei suoi comics su Raw, importantissima rivista di fumetti fondata da Art Spiegelman.
I suoi lavori vengono poi raccolti nella trilogia di El Borbah (1999), Big Baby (2000) e Skin Deep (2001) (forse sarà pubblicato un quarto volume) mentre dal 1993 al 2004 lavora a Black Hole, poi raccolto in volume nel 2005. Dal 2010 lavora alla sua ultima trilogia, composta da X’ed Out (2010), The Hive (2012) e Sugar Skull (2014). In italia, oltre che da Oblomov, i suoi lavori sono stati pubblicati da Coconino e Lizard.
Non vi rimane quindi che passare nel vostro Games Academy o Funside di fiducia per ottenere questo imperdibile volume. Vi aspettiamo!