“Ruben è un supereroe assolutamente non convenzionale, dato che i suoi poteri derivano dal consumo di alcol e droghe illegali. Ma un giorno, di fronte a una minaccia in grado di porre fine al mondo, Ruben beve così tanto da svenire. Quando si riprende, scopre di aver salvato il mondo, ma non ha assolutamente idea di come abbia fatto, né ricorda il perché”
Bentrovati amici e amiche di Games Academy Funside, siete pronti ad avventurarvi nel lato più violento e incontrollato dei supereroi? Perché oggi parleremo di Buzzkill!
Edito in Italia da Saldapress, Buzzkill vede alla sceneggiatura Donny Cates (God Country, Crossover, Cosmic Ghost Rider, Silver Surfer Black, Relay, The Ghost Fleet) affiancato da Geoff Shaw (God Country, The Paybacks, Crossover) ai disegni, con cui può vantare una lunga collaborazione in molte altre opere.
Insomma due figure di tutto rispetto, che con Buzzkill alzano l’asticella delle aspettative, ponendosi un’obbiettivo piuttosto ambizioso: dare una nuova lettura della figura del supereroe e, al tempo stesso, parlare del tema della dipendenza.
Ruben (il nome fittizio che si sceglie il nostro protagonista) ha un grosso problema di dipendenza. Da qualcosa in particolare? No, da tutto! È un alcolizzato e un tossicodipendente. Qualsiasi sostanza (legale o illegale) lo faccia andare su di giri, lui l’ha provata e ne ha abusato. Perché? Semplicemente per ricercare lo sballo o distaccarsi dallo schifo nel mondo? Niente affatto! Lo fa perché è grazie a queste sostanze che lui ottiene i poteri in grado di renderlo un supereroe, dall’accrescere le sue capacità di percezione grazie ad un semplice caffè, fino ad arrivare ad ubriacarsi e drogarsi per poter volare e ottenere la superforza.
Ed è proprio dopo aver salvato il mondo (e aver raso al suolo buona parte di San Antonio…) che Ruben si rende conto “di avere un problema” e di non poter continuare cosi. Infatti si è talmente ubriacato e strafatto da dimenticarsi tutto ciò che ha combinato mentre si batteva per salvare la Terra.
Soluzione? Andare in un gruppo di ascolto e superare (cercare di superare) le proprie dipendenze e risolvere (cercare di risolvere) i propri problemi, cosa ovviamente più semplice a dirsi che a farsi già per una persona comune, figurarsi per un supereroe.
Però Ruben sa che è la cosa da farsi. Ed è la cosa più giusta; potrebbe sistemare tutti i suoi problemi, con i suoi amici, con i suoi “colleghi” e anche con la donna che ama, Nikki che ha perso proprio a causa della sua instabilità e dei suoi poteri, e che vorrebbe riconquistare.
Ovviamente Cates e Shaw non si limitano a presentarci un ex-supereroe pentito e delle sue sedute con il gruppo di recupero ma analizzano a fondo i suoi problemi, le sue ansie e le sue paure. Perché essere un supereroe, che come ben sappiamo comporta i vantaggi ma anche una bella dose di oneri, può rovinare la vita delle persone a cui si vuole bene e perché, proprio per questo, sarebbe forse meglio lasciare il posto ad altri, piuttosto che dirigersi verso l’autodistruzione (rinunciando però ad agire per il bene di molti pur avendone la possibilità).
È infatti questo il grande punto al centro di Buzzkill: come si può rinunciare ad essere un supereroe quando, con i propri poteri, si è in grado di salvare delle vite umane o addirittura il mondo stesso? Come si può permettere che altri lottino, sanguinino e magari perdano la vita per fare le stesse cose che potresti fare tu in prima persona? Dopotutto Ruben è diviso in una doppia personalità: l’essere umano, con le sue paure e le sue emozioni, che vorrebbe condurre una vita normale e avere dei saldi legami emotivi e il supereroe, che a causa (o per grazia) dei suoi poteri ha la responsabilità di agire quando serve il suo intervento.
Quale sarà la scelta giusta per Ruben? Abbandonare il ruolo di supereroe e cercare di sistemare la sua vita privata o accettare il suo destino e sacrificarsi per gli altri a suo discapito? La scelta più giusta, come in ogni storia con supereroi e supercriminali che si rispetti, sarà presa dopo un percorso che lo vedrà fronteggiare in un epico finale di botte, sangue, violenza e alcol, le sue maggiori paure e insicurezze, tutte rappresentate dalla sua nemesi (e vi posso dire che il finale è una bomba, in pieno stile Donny Cates)!
La storia di Cates trova la sua espressione ultima nei disegni di Geoff Shaw che, come abbiamo detto all’inizio, ha una lunga e prolifica collaborazione con altre opere di Cates e si rinnova anche in Buzzkill, rendendolo una gioia per gli occhi con il suo stile asciutto ed estremamente dinamico (come si addice ad un fumetto di supereroi).
La coppia Cates-Shaw colpisce ancora e con successo, per cui amici e amiche di Games Academy Funside vi invito a correre nella vostra fumetteria di fiducia e recuperare Buzzkill!
Buona lettura,
Andrea
“All’inizio tu ti bevi un
bicchiere, poi il bicchiere
si beve un bicchiere, poi
il bicchiere si beve te.”
F. SCOTT FITZGERALD
- Autori: Donny Cates, Geoff Shaw
- Genere: Azione, Drammatico, Supereroi, Pubblico Adulto
- Editore: Saldapress
- Pagine: 108, cartonato a colori – Prezzo: €19,90