Autori: Vari
Editore: Editoriale Cosmo
Pagine: 144 – Prezzo: €5,90

Dopo una lunga serie di numeri dedicati ai grandi maestri del fumetto, Editoriale Cosmo inaugura un nuovo ciclo dedicato ai Protagonisti del Fumetto e inizia con il Braccio di Ferro “italiano” pubblicato nella seconda metà del secolo scorso dal mitologico editore Renato Bianconi, che diede un tetto a vere e proprie icone del fumetto italiano come Geppo, Trottolino, Provolino, Nonna Abelarda… (e per chi come me aveva fame di manga prima ancora di scoprire che i fumetti in Giappone si chiamano in questo modo, editore anche del leggendario Big Robot di Alberico Motta).
Ma dicevamo di Braccio di Ferro, un altro personaggio caro al vostro affezionatissimo, dei suoi barattoli di spinaci, delle sue improbabilissime frequentazioni, come la secca Olivia (che nelle prime storie made in Bianconi si chiama Oliva), il gigante Grissino, il macchiavellico professor Detubis e il sempre affamatissimo Poldo Wellington Sbaffini e, soprattutto, dei suoi pittoreschi avversari: i Mings, Timoteo, la Strega Bacheca…

In questo primo volumetto, curato dall’espertissimo Luca Boschi, vengono raccolte alcune storie pubblicate su varie testate tra il 1959 e il 1997, realizzate da veri artigiani del fumetto italiano: Tiberio Colantuoni, Pierluigi Sangalli, il già citato Alberico Motta, Massimo Liorni, Michele Gazzarri, che a ritmi forsennati, da studio giapponese, sfornavano centinaia di pagine ogni mese per le pubblicazioni dell’editore milanese, unico rivale degno della Disney Italiana fino alla chiusura della casa editrice, all’alba del nuovo millennio.

Ad accompagnare queste storie semplici ma divertenti, pensate per il pubblico dei giovani lettori dell’epoca, alcuni redazionali, scritti sempre dall’ottimo Boschi, evidenziano le differenze con le strisce e con gli albi americani e con le mille interpretazioni di Popeye nei fumetti, al cinema, in tv.

Perchè leggerlo? Sicuramente per passare una mezz’oretta in allegria, con queste storie buffe e piene di soluzioni tra il geniale e il demenziale. Per fare un tuffo nel passato, anche solo a livello linguistico e scoprire o riscoprire modi di dire ed espressioni oggi desuete. Perchè siete dei completisti e volete accostare questa miniserie di 4 numeri in formato bonelliano (che potrebbe avere un seguito, in futuro) all’integrale pubblicata recentemente in allegato alla Gazzetta dello Sport (imprescindibile se siete degli appassionati di Braccio di Ferro).
Buona lettura e… mangiate sempre i vostri spinaci!
I’m strong to the finich
‘cause I eat me spinach
I’m Popeye the Sailor Man…
See you in the funny papers,
Oscar