Batman e Joker. Ancora loro. Sempre loro.
Come in un infinito circolo di corsi e ricorsi, le due facce della stessa medaglia che è Gotham City, entrambi prodotto di una città afflitta da orrori e depravazioni ma che al tempo stesso si erge nello scenario mondiale per indicare la rotta da seguire per raggiungere un futuro migliore.
Un turbinio di vizi e virtù, di tinte bianche e tinte nere tra le quali si stagliano i grigi, quelli delle persone comuni che cercano di vivere la loro vita senza infamia e senza lode.
Si torna quindi a Batman e Joker, coloro i quali incarnano le due anime della Gotham che ci viene narrata da ormai oltre ottanta anni.
Ed è proprio in questo scenario che si inserisce il volume che ho la fortuna di recensire a questo giro: Batman – l’Oscuro Principe Azzurro, scritto, disegnato e colorato interamente dall’italianissimo (oltre che bravissimo) Enrico Marini.
A questo punto voi vi chiederete (e sarebbe lecito chiederselo) cosa possa avere a che fare Batman, il Cavaliere Oscuro, con il concetto quasi dolcestilnovistico del Principe Azzurro.
Ecco, a questa domanda vi avrei risposto, quasi con leggerezza, “niente”. E invece, ho dovuto rivedere le mie posizioni, andando a smentire il me stesso che si vanta di conoscere tutto (o quasi) dell’Uomo Pipistrello. Questo perchè quando penso a Batman mi capita di tralasciare l’aspetto fondamentale di questo eroe: Bruce Wayne. Il miliardario capo della Wayne Enterprises è il vero protagonista di questa storia. Senza troppi spoiler, Bruce si trova ad affrontare una scottante rivelazione quando una ex-cameriera di nome Mariah e la sua figlioletta si presentano alle porte di Villa Wayne chiedendo di parlare con il grande capo.
Questo, per un uomo che divide la sua vita tra l’essere un tycoon di giorno alla guida di una delle imprese più importanti mai viste sul pianeta e un vigilante (anzi, IL vigilante) di notte – bazzicando nei bassifondi di Gotham per trasmettere un messaggio che possa infondere fiducia alla città e al mondo intero -, è un qualcosa che gli risulta essere nuovo e di non facile gestione. E infatti in un primo momento la reazione di Bruce sembra essere quella di una persona spaventata da ciò che sta succedendo, troppo in fretta. Le reazioni di Mariah e indirettamente di Harley sono più che giustificate davanti alle parole e alle dichiarazioni di Bruce Wayne.
Quella che però potrebbe essere una storia “normale” di figli illegittimi si trasforma nella più classica corsa contro il tempo quando Joker, pressato dalla sua amata Harley Quinn, decide di trarre il massimo vantaggio dalla situazione. La piccola Alina (nome della presunta figlia di Wayne) si troverà infatti ostaggio del Principe Pagliaccio del Crimine, il quale, tra una rapina andata male ed una festa di compleanno organizzata per Harley e finita malissimo, inizierà a mostrare uno strano e morboso attaccamento per la piccola. “Povera bambina”, penserete. Ed è qui che vi sbagliate! Alina vive nel mito di Batman e mostra di non avere alcuna paura di Joker che, anzi, viene preso in giro a più riprese dalla bambina stessa. Bambina che invece sarà il bersaglio preferito della rabbia di Harley, gelosa della nuova “cocca di Mr. J” che potrebbe rubarle del tempo prezioso con il suo amato puddin’. Senza considerare che il finale andrà a dissipare tutte le domande che, naturalmente e senza sosta, andrete a porvi durante la lettura. Un finale che definire assurdo sarebbe riduttivo.
La storia risulta così essere una piacevole scoperta sia per chi è lettore assiduo del Crociato Incappucciato ma anche per chi vuole affacciarsi per la prima volta tra le strade di Gotham. Questo è possibile grazie all’ottimo lavoro svolto dall’autore Enrico Marini, che decide di attingere a piene mani dalla storia editoriale e mediatica di Batman. Ci sono, infatti, tantissimi riferimenti che escono dall’ambito del fumetto: per fare un esempio, la relazione giocosa di amore/follia tra Mr. J ed Harley è un chiarissimo richiamo a “Batman: The Animated Series“, la serie animata che ha spopolato negli USA prima e in Italia poi (tutti ancora urliamo a squarciagola “CI PIACE BATMAN CI PIACE COM’E’!“). Così come il design del Commissario Gordon e di Harvey Bullock sono un chiaro omaggio alla serie live action GOTHAM.
L’autore stesso ha dichiarato che poter realizzare una storia tutta sua su Batman era un sogno che covava da tempo. Dopo aver lavorato per anni nel campo del fumetto d’autore francese e non solo, ha voluto mettersi alla prova (riuscendoci magistralmente) con una storia breve ed autoconclusiva che narrasse, secondo il suo punto di vista, le avventure di Batman.
I disegni, ovviamente, risentono dell’esperienza sconfinata di Marini, presentando paesaggi e soggetti in colori e pose che sono una meraviglia per l’occhio: dalle pose plastiche e sensuali dei corpi (alcune tavole con Harley o Catwoman sono degne di menzione) alla dinamicità degli eventi durante gli inseguimenti e i combattimenti che quasi ci fanno dimenticare che stiamo guardando disegni per farci credere di vedere invece un filmato.
Impossibile non menzionare poi la bellezza estetica di questo volume, nuova uscita della fortunatissima serie DC LIBRARY per Panini Comics: copetina soft-touch, rilegatura in formato cartonato rigido e, a fine volume, uno sketchbook con i bozzetti preparatori del character design.
Non mi resta che augurarvi buona lettura, questo volume non vi deluderà affatto!
Titolo: Batman – L’Oscuro Principe Azzurro – DC LIBRARY
Autore: Enrico Marini
Editore: Panini Comics
Genere: Supereroi, Azione, Avventura, Famiglia
Pagine: 168, cartonato
Prezzo: € 17,00