“La storia di Adventureman, il più grande eroe pulp di tutti i tempi, ha smesso di essere raccontata ma nessuno sa come sia effettivamente finita. Anni dopo, il mondo lo ha dimenticato e solo Claire e suo figlio Tommy se lo ricordano ancora. Proprio la loro memoria sarà la scintilla che lo farà tornare…”
Bentornati amici e amiche di Games Academy Funside!
Siete pronti all’avventura? Perché oggi ci lanceremo nelle mirabolanti imprese di Adventureman e della Adventure Inc.!
Scritto da quel mattacchione di Matt Fraction (Ody-C, Satellite Sam) e affiancato ai disegni da Terry e Rachel Dodson, Adventureman: La Fine e Tutto ciò che Succede Dopo è il divertentissimo primo volume di questa nuova serie (ed universo narrativo), edita in Italia da Saldapress.
Ma procediamo con ordine…
Le origini di Adventureman
L’idea di realizzare una serie creator owned a Matt e alla Squadra Dodson venne dopo la conclusione della loro run su Uncanny X-Men (2008). L’idea era di approntare qualcosa che non dovesse sottostare ai martellanti ritmi del fumetto mainstream e alla quale potessero dedicare tempo e cura.
Adventureman, alto, biondo e bianco, è lo stereotipo dell’eroe d’inizio ‘900, all’apice del “sessismo imperial-coloniale” (che nella storia viene, in modo molto ironico, reincarnato nel corpo di una donna). Il team è poi passato a progettare un universo cucito a misura sul personaggio, in modo da avere un palcoscenico riutilizzabile per ogni avventura.
La “rinascita” dell’eroe pulp
Se, come abbiamo premesso, Adventureman avrebbe dovuto riassumere l’icona dell’eroe pulp di inizio Novecento, la sua reincarnazione sarebbe stata, al giorno d’oggi, quella di una donna, Claire Connell.
Madre single, quasi totalmente sorda, ex agente di polizia e attualmente proprietaria della libreria di famiglia, è l’unico personaggio dell’intera serie a non aver mai visto variato il suo nome durante la produzione (e credetemi, è davvero un miracolo nel caso di Matt).
Estremamente determinata ed energica, Claire condivide con Adventureman (e con la sua famiglia, come vedremo in seguito) la passione per l’avventura e il mistero. Ex agente di polizia, si è ritirata per condurre una vita più tranquilla. L’incidente di cui è stata vittima l’ha obbligata ad abbandonare il suo lavoro nella NYPD e a dedicarsi maggiormente al figlio.
Ha trasmesso al figlio Tommy (precedentemente Timmy, poi Denny, poi Donny, poi Ronnie, ecc…) la passione per la lettura e la passione per i racconti di Adventureman, di cui è appassionatissimo (segnatevela questa cosa, centra molto con la trama). Tommy, per Matt, rappresenta quell’elemento di “magia” che necessario in un racconto del genere e che porta avanti la narrazione.
Il cosiddetto “pensiero magico” per Matt si può riassumere come segue: “il fatto di credere che qualcosa possa funzionare comporta che, se funzioni, non sarebbe una cosa cosi strana: quando la magia avviene è tutto normale“.
Generazione Dimenticata
Ritornando al genere pulp, Matt doveva dare una squadra di amici e compagni ad Adventureman, ovviamente ognuno dei quali avrebbe rappresentato un archetipo ben definito (l’attaccabrighe, il pilota, lo scienziato e cosi via).
Sono nati quindi i migliori compagni possibili per Adventureman:
- Lonnie Langlois, il Picchiatore della Bowery
- Phaedra Phantom, la Protettrice Fantasma del Burlesque
- Jim Royale, il Gentleman
- Chagall, Strega Scienziata Super-Farmacologa
- Sally Sweet, Virago dell’Aria
- Akaal, l’Uomo Senza Tempo
Estremamente stereotipati, rappresentano i compagni ideali per il nostro eroe, ma come voluto chiaramente da Matt, spurgati e ripuliti da tutta l’ignoranza razzista, sessista e colonialista che caratterizzava queste figure nelle opere di inizio Novecento.
Le loro controparti malvagie sono guidate dal Barone Bizzarre, un uomo (forse lo è stato in passato…) estremamente malvagio, dedito a vendicarsi dell’umanità intera. Lo accompagnano una squadra di tirapiedi, speculari ai compagni di Adventureman, che per non farsi mancare nulla sono una via di mezzo fra nazisti e pirati.
Vi dirò la verità, sia Adventureman e la sua crew di boy scout, sia il Barone e i suoi fascio-pirati mi hanno fatto ridere un sacco. Danno proprio l’idea di eroi e cattivi da operetta, ottimi per intrattenere un pubblico in cerca di distrazione.
Però è un gioco che funziona. Riprendere il genere pulp e lanciarlo al lettore di oggi, con i suoi pro e contro e facendolo scontrare con il ritmo della storia al presente (quindi quella di Claire) funziona.
Matt, in odore di Adventureman Universe, ha comunque promesso che, nelle future storie della serie, i vari personaggi verranno approfonditi, in modo da dare ad ognuno di loro lo spazio che merita (ti tengo d’occhio Matt!).
Famiglia
Se chiedessimo a Dom Toretto quanto sia importante la famiglia, beh, sapremmo già la risposta alla domanda. Ebbene, anche per Matt la famiglia è un’elemento fondamentale e la famiglia Connell è presentissima. Non solo è numerosa, ma le figlie di Ronald Connell sono tutte adottate, una scelta che rende variegata e bizzarra questa congrega. Che infatti funziona molto bene assieme: ogni sorella aggiunge un aspetto unico e personale e, come si dice i questi casi, la somma delle parti è maggiore del tutto.
E quindi abbiamo Rita, brasiliana ed ex medico militare, Regina, indiana ed avvocato, Ursula, siriana e docente, Evie, caraibica, materna e pasticciera provetta, Serafina, coreana e atleta provetta e Bitsy, la prima figlia ad essere stata adottata dai Connell.
Sebbene sia onnipresente, in questo primo volume di Adventureman, la famiglia di Claire verrà approfondita (e avrà un ruolo più dinamico) nei prossimi episodi.
Si… ma è bello ‘sto Adventureman?
Insomma, abbiamo dedicato parecchio spazio ai personaggi creati da Matt e dalla Squadra Dodson (e fidatevi, serve davvero) ma alla fine, vale la pena di leggere questo fumetto? La risposta è semplicemente SI!
Se vi piacciono l’avventura e l’azione allora dovete leggerlo.
Se vi piacciono lo stile “ruggenti anni venti” e i racconti pulp allora dovete leggerlo.
Se vi piace l’idea di gettarvi in un nuovo eccitante e bizzarro universo narrativo allora dovete leggerlo.
E i disegni… ragazzi ma avete visto i disegni? I colori…? La Squadra Dodson ha superato se stessa realizzando tavole una più magnifiche e magnetiche dell’altra. Non a caso mi è capitato più volte di interrompere la lettura per soffermarmi sullo stile e sulle linee dei disegni, letteralmente un’opera d’arte!
In conclusione
Amici di Games Academy Funside, tiriamo le somme. Spero di avervi incuriosito e aver fatto scattare quella scintilla che vi porterà a leggere Adventureman e ad appassionarvene come è successo con me. Ovviamente potrete trovare Adventureman: La Fine e Tutto ciò che Succede Dopo in tutti i negozi Games Academy e Funside e portarvi a casa, assieme all’albo, anche il fantastico magnete di Claire (disponibile fino ad esaurimento scorte, quindi correte!).
Noi ci vediamo alla prossima recensione (vi do solo un’indizio, si parlerà d’amicizia) e come sempre vi auguro buona lettura! Alla prossima!
Andrea
I pulp magazine (o pulp fiction) erano delle riviste di prezzo economico contenenti racconti che ebbero molto successo nella prima metà del novecento.
Spesso si fa riferimento a loro chiamandole semplicemente “pulp”; da esse infatti nasce il genere letterario pulp.
- Titolo Originale: Adventureman, Volume 1: The End and Everything After
- Autore: Matt Fraction (storia), Terry Dodson (disegni e colore), Rachel Dodson (inchiostratrice)
- Editore: Saldapress
- Genere: Avventura, Azione, Mistery, Supereroi
- Volumi: 1, in corso
- Prezzo: €24,90