Nel 1996 Richard Garfield, famoso al mondo come ideatore di Magic The Gathering, creò un gioco di carte collezionabili di fantascienza: Netrunner, dichiarando più volte che quello fu il suo titolo migliore, ma nonostante il gioco diventò un cult negli Stati Uniti, sparì poi gradualmente dal mercato.
Sedici anni dopo, nel 2012, la Fantasy Flight Games ha ripreso quel gioco reinventandolo in un Card Game non collezionabile da ambientare nel proprio mondo fantascientifico: Android, nasce così Android: Netrunner.
Grazie a Giochi Uniti finalmente anche in Italia potremmo prendere i panni di una megacorporazione da difendere o di un hacker pronto ad usare i propri programmi per violare i server sparsi per il web!
Ma chi meglio del creatore del gioco lo può descrivere? Ecco quindi un’intervista con cui Richard Garfield descrive la riedizione della sua creazione migliore:
Come ti sei sentito vedendo Netrunner re-immaginato?
Sono felice di vedere il design di Netrunner nuovamente in vita. Ci sono alcune meccaniche del gioco di cui sono molto soddisfatto, è stato triste che non avesse avuto una miglior diffusione. Il lavoro fatto dalla Fantasy Flight Games è molto rispettoso dell’originale, apportando alcune innovazioni nel design che possono dare molto al gioco. E’ qualcosa che gli ho visto fare più volte…
Di quale aspetto di Netrunner eri più fiero e come pensi che Android: Netrunner gestiscaquesto aspetto?
Direi che la parte più bella di Netrunner era lo spazio per la sfida di cervelli tra i due giocatori. Qualche volta, nei giochi di carte, sembra che le carte stiano giocando te. Quelle che peschi ogni turno definiscono il gioco.
In Netrunner invece sei tu che giochi le carte. Hai molteplici possibilità per scegliere come usarle.
Per descrivervi meglio la sensazione provate a rispondere a questa domanda: “Quanto mi influenzerebbe il conoscere le carte dell’avversario?”. In un gioco come Magic: The gathering (ed anche in molti giochi europei), molti giocatori, molteplici situazioni, risponderebbero: “non molto”. Devi essere molto bravo, o trovarti in situazioni particolari, per bluffare in Magic. In Netrunner, anche il giocatore più randomico, inizierà molto probabilmente a bluffare e desiderare di vedere le carte dell’avversario.
Questa parte in Android: Netrunner sembra essere completamente intatta!
Un’altra caratteristica dell’originale che amavo molto è il senso dell’humor, qualcosa che con piacere si ritrova anche nella nuova versione.
Quali sono state le sfide nel realizzare l’originale Netrunner?
La sfida più grande per Netrunner fu la forte richiesta di un design asimmetrico o con un’interazione indiretta. Sembrava scontato che i giocatori dovessero essere hacker ma se lo fossero stato avrebbero dovuto competere direttamente con le organizzazioni che cercavano di violare. Queste organizzazioni potevano essere giocate o dal sistema di gioco (creando un’interazione indiretta tra i giocatori) o da un altro giocatore (trasformando il gioco in maniera asimmetrica). Ho provato molti design in cui tutti i giocatori erano in competizione per svolgere una missione contro un gioco. Questo funzionava bene, ma mancava l’emozione che da la competizione diretta (n.d.r.: Netrunner infatti ha un sistema asimmetrico ben bilanciato, un giocatore hacker contro una corporazione).
Un’altra sfida fu anche il fatto che quando Netrunner fu realizzato i giochi di carte collezionabili erano molto giovani ed era difficile identificarne punti di forza e di debolezza. Oggi un gioco di carte collezionabili ha molti esempi di design di successo e di fallimento, con componentistiche brillanti dalla quale si può trarre. A quei tempi stavamo ancora volando nella nebbia fitta.
Che ne pensi delle nuove carte identità dei Runner e delle corporazioni?
Sono divertenti. Danno dei punti di partenza per la strategia ed il deck-build, e danno atmosfera all’ambientazione.
Se l’intervista vi ha incuriosito venite a scoprire Android: Netrunner! Presso la catena Games Academy. Grazie a Giochi Uniti il gioco sarà disponibile in dimostrazione gratuita per i mesi di dicembre e gennaio!
(intervista integrale disponibile sul sito della Fantasy Flight Games)