“Ma soprattutto, mi dispiace per quanto sto per fare.
Peter Parker
Ho fatto una promessa quando sei morto, e ora sto per infrangerla.
Ma non ho scelta, zio Ben.”
Marvel Knights Spider-Man #10
La Recensione di Giorgio.
Spider-Man è il simbolo della scelta, dato che ogni giorno è costretto a prendere delle decisioni, a capire da che parte schierarsi e quale strada percorrere, sia come Uomo Ragno, sia come Peter Parker. Mark Millar (Kick-Ass, Civil War) crea una storia in cui tesse una tela di scelte, la quale si apre con un elemento incredibilmente ordinario per il nostro eroe: una bella scazzottata con Green Goblin. Lo sceneggiatore ci mostra subito come passa “normalmente” le giornate il nostro amichevole Spider-Man di quartiere che, fra un osso rotto e l’altro, riesce ad assicurare il perfido criminale alla giustizia. Ma è subito dopo che il grande talento di Millar entra in gioco e lo fa contrapponendo la situazione più comune con l’evento sconvolgente più scioccante di tutti. Peter riceve una telefonata misteriosa in cui qualcuno afferma di conoscere il suo segreto e quel qualcuno sembra aver rapito Zia May.
Qui parte la ricerca del rapitore da parte del nostro eroe, il quale non si darà pace finché non avrà trovato la sua amata zia, ma contemporaneamente dovrà assicurarsi che il suo segreto non venga rivelato e dovrà far coincidere tutto ciò con impegni amorosi, lavorativi e sociali. Che fatica essere Peter Parker!
Lo sceneggiatore ci mostra tutta questa fatica, più Spider-man avanzerà nelle ricerche, più difficili saranno le scelte che sarà costretto ad affrontare. Il lettore si troverà spiazzato, non saprà come farà il ragno a sbrogliare certe situazioni o se vincerà il prossimo combattimento, dato che i nemici non mancheranno. Vi troverete davanti a numerose sorprese che appariranno davanti ai vostri occhi in maniera continua e con un ritmo eccezionale. Tutto vi risulterà cristallino mentre la narrazione prende vita dentro una gabbia di vignette ordinata e ben strutturata, con dialoghi e descrizioni che procedono ordinatamente, in modo da non farci mai perdere il filo. Quando però si combatte ecco che Spidey esce dalle vignette, le sue ragnatele prendono vita e lo catapultano fuori dagli spazi designati, frapponendo l’ordine all’uscita dagli schemi, creando una narrazione fenomenale.
I disegni di Terry Dodson (Uncanny X-Men), inchiostrati da Rachel Dodson (Uncanny X-Men) e colorati da Ian Hannin (Venom: Origine oscura), forniscono all’opera un tono semi-oscuro, a tratti ansiogeno e misterioso. Colori molto vivaci si contrappongono ad ombreggiature nette, nere come la pece che, messe nei posti giusti, forniscono una spazialità impeccabile agli ambienti e un’espressività fantastica ai volti. Quando un personaggio è furioso vediamo distintamente l’ira sul sul suo volto, quando è spaventato vediamo la paura all’interno dei suoi occhi, per questo sembrerà di stare osservando dei volti vivi piuttosto che dei disegni stampati su carta. L’uso costante di quinte nere riesce a delineare una prospettiva impeccabile, con una sequenza di piani ben riuscita che dà origine ad una tridimensionalità notevole, in grado di catapultarci all’interno della vignetta. I disegni di Frank Cho (Shanna the She-Devil) invece alleggeriscono la tensione, portando una linea di contorno a tratti più leggera e dolce che, unita alla colorazione dai toni vivaci di Laura Martin (Gli Stupefacenti X-Men), crea un ambiente più soave. Le ombre sono leggermente meno marcate, ma nonostante ciò la tecnica resta impeccabile ed espressioni e prospettive risultano comunque incredibilmente funzionali, come se i disegni di Cho fossero stati messi per far tirare un sospiro di sollievo dalla tensione.
Tutti questi mirabili disegni, uniti alla splendida sceneggiatura, forniscono all’opera un ritmo incalzante che renderà la vostra lettura tanto piacevole da non riuscire staccare gli occhi dalle pagine mentre il nostro Spider-man cerca di riuscire nelle sue imprese. Un fumetto perfetto per gli amanti dell’Uomo Ragno, ma anche per coloro che vogliono provare ad approcciare questo eroe per la prima volta, dato che vi troverete davanti ad una narrazione avvincente, ricca di personaggi ben strutturati e con dei disegni meravigliosi.
Giorgio.

La recensione di Oscar.
Ho letto quest’avventura dell’Uomo Ragno quando è uscita a puntate sul quindicinale dedicato al Tessiragnatele nel 2005 ed è buffo notare come se per Giorgio la storia ha toni oscuri e drammatici, per me, invece si era trattato di uno sprazzo di divertimento in mezzo ad una serie di numeri della rivista dai toni fin troppo drammatici (tipo quella roba dei figli di Gwen Stacy, presente…?).
Si, certo, la molla scatenante di questa avventura (il rapimento di Zia May, il misterioso avversario che pare aver scoperto l’identità segreta del ragnetto…) è sulla carta devastante, ma con la complicità dei disegni rotondeggianti di Dodson e di Cho (ospite per due capitoli), una nutrita serie di citazioni ed easter eggs e, soprattutto con le alcune delle più belle sequenze di lotta mai viste sulle pagine de L’Uomo Ragno, non penso di aver letto molte altre storie più divertenti di questa.
Ma andiamo per ordine… come scrive il Sorridente, Stan “the Man” Lee, nell’introduzione al volume, siamo di fronte ad un vero e proprio lungometraggio del supereroe con superproblemi per eccellenza! Come in un film l’avventura inizia in medias res, anzi… dai titoli di coda: Spider-Man ha appena sconfitto e spedito a Rykers Island il suo più acerrimo avversario, Green Goblin. Da qui la trama si complica: qualcuno ha scoperto la sua identità segreta ed è intenzionato a far passare a Peter Parker la sua ora peggiore, iniziando col rapimento dell’adorata Zia (gli eventi di questa storia si svolgono prima della rivelazione pubblica in Civil War). Da qui parte una girandola di colpi di scena, scontri con i principali avversari storici dell’Arrampicamuri e tantissimi flashback e citazioni alla storia dell’Uomo Ragno: qualcuno ha detto Spider Buggy? O forse avete detto Ponte di Brooklyn? Oppure state pensando a smutandare un certo secchione del Midtown High….
Pete non sarà solo in questa lunga avventura: al suo fianco le splendide Mary Jane Watson e Felicia Hardy, a.k.a. Gatta Nera, che con le matite di Dodson e Cho raggiungono standard di bellezza inauditi.
Una sarabanda di avversari, comparsate e tante tante (tante!) scazzottate, il tutto condito da alcuni dei dialoghi più divertenti di sempre, fino ad un’ultima epica battaglia in cui il nostro amichevole Spider-Man di quartiere affronterà forse il maggior numero di avversari della sua carriera!
‘nuff said, diceva spesso Smiling Stan: chiamate subito il vostro Games Academy Funside di fiducia e ordinate una copia di questo imprescindibile Marvel Must Have!
Oscar.

- Titolo originale: Spider-Man: Down Among Dead Men, Venomous, The Last Stand
- Contiene: Marvel Knights: Spider-Man vol 1 #1/12 (2004)
- Sceneggiatura: Mark Millar
- Matite: Terry Dodson, Frank Cho
- Chine: Rachel Dodson, Frank Cho
- Colori: Ian Hannin, Laura Martin
- Editore: Panini Comics
- Prezzo: 20,00€