Un giovane ed ingenuo neurochirurgo giapponese immigrato in Germania lavora con dedizione al proprio lavoro concedendo tutto se stesso agli abusi dei propri superiori pur di continuare a fare quello che gli riesce meglio, operare al cervello pazienti bisognosi. Sballottato e vessato quasi inerme dagli intrighi politici dell’ospedale un giorno apre gli occhi e in un lampo di orgoglio si affranca dalla sua condizione di “servo” e decide di salvare una vita conttravvendendo agli ordini dei superiori. Da quel momento in poi la sua vita cambia bruscamente e viene risucchiata un vortice di avvenimenti tra cui efferati delitti ed omicidi apparentemente senza senso che lo travolgeranno come una marea.
Naoki Urasawa è un maestro. Già autore di Pluto e di 20th Century Boys, capolavori acclamati e affermati, si conferma un autore estremamente capace di attanagliare il lettore con le sue storie incredibilmente dettagliate, con i suoi personaggi così vividi e così distanti da quel mondo manga che ci ha abituato a figure da cosplay. I protagonisti e i comprimari sono persone vere, che ci arrivano dirette come se le conoscessimo di persona, ricche di sentimenti con la loro personalità unica che vivono in queste storie a cui non si può e da cui non si riesce a staccarsi. Arrivati alla fine del volume si ha quel senso di mancanza per cui vorresti avere ancora 300 pagine da leggere. Infatti quando si inizia a leggere una delle sue storie è come iniziare un viaggio accompagnati per mano da una superba guida che ci porta, attraverso le sue pagine, a conoscere qualcosa di nuovo di lui, dei suoi personaggi, e perchè no, anche un po’ di noi stessi.