tratto da pagina 4 e 5 di “Dark Sun – Ambientazione”, manuale in italiano per dungeons & dragons 4a Edizione
“Vivo in un mondo di fuoco e sabbia. Il sole cremisi arroventa la vita di ogni essere che striscia sulla terra o vola nel cielo, e le tempeste di sabbia flagellano la vegetazione e la strappano dal suolo inaridito. Questa è una terra di sangue e polvere, dove tribù di elfi selvaggi calano sulle pianure di sale per saccheggiare le carovane solitarie, misteriosi venti dalla voce che canta attirano i viaggiatori a morire soffocati nel Mare di Limo e sovrani egocentrici sacrificano le vite dei loro sudditiper costruirsi palazzi sfarzosi e tombe da incubo. Questa terra spoglia e desolata è Athas, ed è la mia dimora.”
— Il Diario del Viandante
Un sole scarlatto splende su maestose terre desolate e città dallo splendore crudele, dove eroi calzati di sandali combattono antiche stregonerie e terribili mostri. Questo è Athas, il mondo dell'ambientazione di Dark Sun®, un pianeta morente dove regnano la ferocia e la desolazione. La vita è appesa a un filo in questa terra spoglia, e ora nuovi eroi possono scrivere le loro storie nel sangue e nella gloria.
Otto caratteristiche di Athas
Il mondo dell'ambientazione di Dark Sun è diverso da tutti gli altri sotto molti aspetti. Molti degli elementi tipici del gioco di Dungeons & Dragons® sono assenti o sovvertiti. Athas non è un luogo di cavalieri splendenti e di maghi avvolti in ricche tuniche, di fitte foreste e di pantheon divini. Chi si avventura sulle sabbie di Athas entra in un mondo di selvaggio splendore che attinge a tradizioni fantasy e narrative diverse. Il semplice atto di sopravvivere sotto i raggi del suo sole rosso scuro è spesso materia di avventura. I nuovi arrivati ad Athas hanno molte cose da imparare su questo mondo, la sua gente e i suoi mostri, ma le otto caratteristiche seguenti illustrano gli elementi più importanti dell'ambientazione di Dark Sun.
1. Il mondo è un deserto
Athas è un pianeta caldo e arido, ricoperto da sterminati mari di dune, pianure di sale senza vita, distese pietrose, aspri rilevi rocciosi, pianori di arbusti spinosi e altre aree ancora peggiori. Fin dalle prime luci dell'alba, un sole scarlatto splende impietoso in un cielo dalle tonalità olivastre. Le temperature superano spesso e volentieri i 38 gradi a mezzogiorno e possono arrivare a 55 gradi o più nel tardo pomeriggio. I venti sono come le raffiche d'aria di una fornace e non offrono alcun sollievo al caldo opprimente. La polvere e la sabbia sollevate dalla brezza avvolgono tutto in una patina giallastra e arancione.In questo mondo spietato, le città e i villaggi esistono soltanto in alcune oasi o pianure verdeggianti. Alcune zone a volte non vedono la pioggia per diversi anni di seguito, e anche nelle regioni più fertili la pioggia non è altro che una foschia umidiccia che scende per alcune settimane all'anno prima di cedere il passo a lunghi mesi di calore e siccità. Il mondo al di fuori di queste isole di civiltà è una distesa spoglia in cui vagano nomadi, predoni e mostri famelici.Athas non è sempre stato un deserto, e il territorio è disseminato di rovine cadenti e rimasugli di un pianeta che un tempo era ricco di fiumi e di mari. I ponti antichi che attraversano i letti dei fiumi prosciugati e i moli di pietra deserti che si affacciano sulle distese sabbiose raccontano la storia di un mondo che non esiste più.
2. Il mondo è selvaggio
La vita su Athas è breve e brutale. Predoni sanguinari, schiavisti avidi e orde di selvaggi inumani infestano i deserti e le terre desolate. In città le cose migliorano di poco; tutti gli abitanti vivono soffocati dalla morsa di un tiranno immortale. L'infame istituzione dello schiavismo è assai diffusa su Athas, e molti sventurati passano le loro vite in catene, al lavoro sotto la sferza di brutali negrieri. Ogni anno centinaia o forse migliaia di schiavi vengono mandati a morire nei sanguinari spettacoli delle arene. Carità, compassione, altruismo: queste qualità esistono, ma sono germogli rari e preziosi. Soltanto un folle spera di imbattersi in queste ricchezze.
3. Il metallo scarseggia
La maggior parte delle armi e delle armature è fatta di ossa, pietra, legno e altri materiali simili. Le cotte di maglia e le corazze di piastre esistono soltanto nelle tesorerie dei re-stregoni. Le lame d'acciaio sono praticamente inestimabili, e molti eroi non vedono mai una di queste armi nel corso di tutta la loro vita.
4. La magia arcana ha profanato il mondo
L'uso sconsiderato della magia arcana nelle guerre antiche ha ridotto Athas in una terra desolata. Per lanciare un incantesimo arcano è necessario estrapolare potere dal mondo vivente circostante. Le piante avvizziscono e si sbriciolano in cenere, gli animali e le persone sono afflitti da dolori lancinanti e il suolo diventa sterile; nulla crescerà più in quel punto. È possibile lanciare gli incantesimi con cura, evitando danni ingenti al mondo,ma i profanatori sono molto più potenti dei preservatori. Di conseguenza gli stregoni, i maghi e gli altri fruitori di magia arcana sono generalmente ripudiati e perseguitati in tutto Athas, a prescindere dai loro intenti di profanare o di preservare. Soltanto i più potenti incantatori possono manipolare la magia arcana senza temere rappresaglie.
5. I re-stregoni governano le città-stato
Questi profanatori di terrificante potenza hanno il controllo di tutte le città-stato tranne una. I re-stregoni sono potenti incantatori che occupano i loro troni da secoli; nessun essere vivente ricorda un tempo in cui i re-stregoni non regnavano. Alcuni affermano di essere degli dèi, mentre altri proclamano di servire gli dèi. Alcuni sono oppressori brutali, mentre altri esercitano la loro tirannia in modo più sottile. I re-stregoni governano tramite ordini sacerdotali o burocrazie rette da templari avidi e ambiziosi, profanatori minori che fanno da tramite per i poteri dei re. Soltanto nella città-stato di Tyr arde una fiamma di libertà, e le grandi potenze cospirano in continuazione per sopprimerla.
6. Gli dèi rimangono in silenzio
Molto tempo fa, quando il pianeta era verde, la potenza brutale dei primordiali ebbe la meglio sugli dèi. Oggi, Athas è un mondo privo di divinità. Non esistonochierici, paladini o altri profeti degli ordini religiosi. I vecchi santuari e i templi in rovina si ergono a testimonianza di un'epoca in cui le divinità parlavano alla gente di Athas. Ora nessuna voce giunge dal cielo, fatta eccezione per i gemiti del vento desertico. In assenza dell'influenza divina, altre potenze hanno preso il sopravvento sul mondo. I poteri psionici sono ben noti e diffusi su Athas; perfino certi mostri del deserto privi di intelligenza possono vantare letali capacità psioniche. Gli sciamani e i druidi si appellano ai poteri primevi del mondo, che spesso sono plasmati dall'influenza del potere elementale.
7. Mostri feroci vagano per il mondo
Il pianeta desertico è caratterizzato da un'ecologia letale tutta sua. Molte creature che sono una presenza familiare nei mondi più miti si sono estinte da tempo o non sono mai esistite. Su Athas non esistono buoi, maiali o cavalli; la gente alleva invece branchi di erdlu, cavalca kank o crodlu e fa trainare i carri dagli inix e dai mekillot. Le bestie selvagge come i leoni, gli orsi e i lupi sono praticamente inesistenti. Al loro posto si aggirano terrori comegli immondi id, i baazrag e i tembo. Forse l'ambiente inospitale di Athas consente di sopravvivere soltanto alle creature più resistenti e aggressive, o forse il tocco di qualche antica stregoneria ha avvelenato le sorgenti della vita e ha disseminato mostri su mostri in questo mondo morente. In ogni caso, i deserti sono pericolosi, e soltanto uno sciocco o un incosciente li attraversa da solo.
8. Le razze familiari non sono quello che ci si aspetta
Gli stereotipi tipici del fantasy non si applicano agli eroi Athasiani. In molte ambientazioni di Dungeons & Dragons, gli elfi sono saggi e benevoli abitanti delle foreste che proteggono le loro terre dalle intrusioni del male. Su Athas, gli elfi sono una razza nomade di pastori, razziatori,venditori ambulanti e ladri. Gli halfling non sono un pacifico popolo fluviale: sono cacciatori di teste xenofobi e cannibali che inseguono e abbattono ogni intruso che si addentra nelle loro foreste montane. I goliath (o mezzogiganti, come sono comunemente noti) sono mercenari brutali che fungono da guardie scelte e tirapiedi per i restregoni e i templari di molte città-stato.