
Autori: Howard Chaykin, Mike Mignola, Al Williamson, Sherilyn van Valkenburgh
Editore: Editoriale Cosmo
Pagine: 208 – Prezzo: €22,90
Parlare di questo ciclo di storie è una passeggiata nel viale dei ricordi. Quando questi lavori vennero pubblicati per la prima volta in Italia avevo già letto alcune opere di Howard Chaykin (American Flagg, The Shadow, Black Kiss) e conoscevo bene Al Williamson (l’avevo ritrovato come inchiostratore della lunga run di Frank Miller su Daredevil, ma me lo ricordavo per la striscia quotidiana di Star Wars, gli adattamento di L’Impero Colpisce Ancora, Flash Gordon, Blade Runner, Il Ritorno dello Jedi…), ma l’attenzione era tutta per Mike Mignola.
Come inchiostratore aveva già lavorato in Marvel (Alpha Flight, Daredevil, Hulk, Power Man & Iron Fist) ma è stato in DC Comics che è cresciuto come disegnatore e fumettista: prima una fortunatissima miniserie scritta da Jim Starlin (Cosmic Odissey, recentemente riproposta da Panini Comics), poi le copertine di Batman: Una Morte in Famiglia (di prossima riedizione) e infine le tavole di Gotham by Gaslight, in cui inizia a sperimentare quello stile fatto più di scuri che di chiari, che in Fafhrd e il Gray Mouser e in Dracula di Bram Stoker porterà alla maturità e che poi sfrutterà appieno nella lunga saga di Hellboy e B.P.R.D.
Editoriale Cosmo riporta questa splendida miniserie, pubblicata negli Stati Uniti in 4 albi originariamente da Epic ed oggi da Dark Horse, in una edizione in volume che finalmente rende giustizia al valore dell’opera anche nel nostro paese, dopo un primo passaggio anche in edicola nel formato “Bonelli“.
Adattamento della fortunata serie di romanzi e racconti dell’autore americano Fritz Leiber (Nostra Signora delle Tenebre), ideata insieme all’amico Harry Otto Fischer, e ambientata nel mondo fantasy di Nehwon e soprattutto nella oscura e nebbiosa città di Lankhmar, l’intricato labirinto che è al tempo stesso culla fetida e cuore della civiltà del mondo di Leiber, questa miniserie a fumetti ci trasporta in un universo di cappa e spada in cui svettano le figure di Fafhrd, un gigantesco barbaro del nord di Nehwon, e della sua Astagrigia, la spada del padre, e il Gray Mouser, un abile ladro spadaccino un tempo apprendista stregone e le sue Cesello e Zampino, una sciabola e una main gauche.
Il lungo ciclo di storie dei due avventurieri hanno influenzato gran parte della produzione sword & sorcery e del fantasy successivo, come le opere di Michael Moorcock e Terry Pratchett.
Chaykin e Mignola selezionano 7 racconti dal lungo ciclo di storie originale, partendo dallo splendido “Brutto Incontro a Lankhmar“, l’avventura in cui i due cementano la loro amicizia e perdono le loro illusioni giovanili, decidendo alla fine di abbandonare per sempre la città del peccato, per averli resi “civili”… salvo poi tornarci più e più volte, fino al punto in cui Lankhmar sarà per loro l’unico luogo che possono davvero chiamare casa.
Ed è una casa terrificante e affascinante al tempo stesso: stregoni e negromanti custodi di orrori e mostri partoriti da incubi indicibili, brame di potere e intrighi che scatenano le vendette più sanguinarie, donne stupende lussuriose e letali, antichi e nuovi dei, grandi bevute del miglior vino di Magarak e scazzottate come nei peggiori bar di Caracas…
Chaykin prende i testi di Leiber e li adatta in modo efficacissimo, ritmato e frizzante, strizzando complicemente l’occhio al lettore e riuscendo perfettamente a tratteggiare il carattere di Fafhrd, che ambisce ad una elevazione spirituale, ma si ritrova a risolvere a pugni ogni diverbio, e quello del Gray Mouser, cinico e burlone, che quando è distratto svela il suo lato romantico…
Ma il vero carico se lo giocano Mignola e Williamson: aiutati dai colori di Sherilyn van Valkenburgh riescono a restituire al lettore tutto il fascino dei racconti originali, tutte le sfumature di avventura, orrore e lussuria che Leiber ha riversato nell’arco di cinquant’anni nella sua serie.
Il lettore di Hellboy ha già ben presente che tipo di atmosfere è in grado di produrre Mignola e non faticherà ad entrare in questo che, a mio avviso, è stato davvero il suo banco di prova prima di creare il suo universo narrativo.
Sono ben pochi i fumettisti capaci di far andare davvero a braccetto l’azione e l’horror come l’autore californiano, capace di dare sempre una sfumatura di ironia e disillusione alle sue tavole.
È stato per me un tuffo nel passato, ma spero sia il primo passo verso un mondo più vasto anche per chi lo leggerà oggi per la prima volta.
In Fafhrd e il Gray Mouser gli autori hanno evitato di adattare le storie e i romanzi a più ampio respiro, ma li citano spesso nei ricordi e nei dialoghi dei protagonisti, come ad invitare il lettore a recuperare quel ciclo di storie…
Fortunatamente, in contemporanea a questo volume, è uscita una nuovissima edizione della saga per Mondadori, negli Oscar Draghi, corredata proprio dalle illustrazioni di Mignola: “Sword & Sorcery. L’epopea di Fafhrd e del Gray Mouser“.
See you in the funny papers,
Oscar
