Autrice: Rumiko Takahashi
Titolo originale: Rumiko Takahashi – Kesshaku-shu – Majo to Dinner
Editore: Edizioni Star Comics
Pagine: 208 – Prezzo €7,00
Sebbene da anni Rumiko Takahashi pubblichi degli editoriali personali su Shōnen Sunday, la rivista che edita la maggior parte delle sue opere, in occidente conosciamo ben poco della sua vita privata, nonostante alcune delle sue opere (penso soprattutto a Inuyasha e a Ranma 1/2) abbiano avuto anche qui un successo fenomenale e siano, a distanza di anni dal termine delle pubblicazioni, ancora molto amate dei lettori dei manga e dagli spettatori delle trasposizioni animate.

Quindi queste raccolte antologiche di racconti, caratterizzate da uno spirito slice of life, sono come una fessura da cui possiamo provare a sbirciare un po’ l’animo della Principessa dei Manga.
E, pur mantenendo struttura di commedia, con gli anni queste raccolte sono diventate via via più disilluse e amarognole, perdendo quel pizzico di romanticismo che invece caratterizzava le opere giovanili.
A Cena con la Strega contiene 6 racconti brevi di genere commedia / slice of life, pubblicati tra il 2012 e il 2017 sulla rivista Big Comic Original dell’editore Shogakukan.
Il filo conduttore della raccolta sono i protagonisti, uomini anziani in pensione o pre pensionamento (in Giappone la maggior parte dei contratti di lavoro scade al compimento dei 60 anni, ma la pensione viene erogata a partire dal 65°, fatto che costringe molti a cercarsi un altro lavoro nel periodo intermedio).
Il ritratto che la Takahashi fa di questi personaggi è impietoso: incapaci di trovare un ruolo per se stessi al termine di una vita passata in ufficio, si perdono in fantasie escapiste dopo essersi invaghiti di giovani donne che incontrano per caso e finiscono per chiudersi in un dialogo interiore fatto di bugie e ansie, sognando tradimenti fantastici che non si concretizzeranno mai.
Quello che l’autrice ha da dire sulle donne non è da meno: si va dall’opportunista spietata, alla traditrice seriale, alla moglie dominatrice e oppressiva… gli unici che si salvano e dimostrano minimo di joie de vivre, sono i bambini e gli animali.
Ma la maestria dell’autrice, grazie anche al suo collaudato stile grafico elegante e semplice, reso morbido dall’uso del pennello, è proprio nella sua capacità di gestire la narrazione con tono leggero e divertito, tratteggiando la banalità della vita quotidiana di questi pesci fuor d’acqua che non sanno più cosa come reinventarsi al di fuori del mondo del lavoro, e preferendo prenderli in giro, piuttosto che criticarli.
Insomma, chiudiamo un occhio perché sono anziani… e in fondo è anziana anche lei (63 anni da poco compiuti).
Edizioni Star Comics presenta la raccolta in un volumetto di medio formato con sovracoperta e alcune tavole a colori, purtroppo senza un contributo editoriale a supporto, contemporaneamente all’uscita del primo volumetto di MAO, la sua nuova serie shōnen fantasy serializzata su Weekly Shōnen Sunday a partire dallo scorso anno, ed è disponibile anche in un pacchetto che contiene entrambi i volumi ed un mini shikishi (un tipo di supporto calligrafico o pittorico, in cartoncino).
See you in the funny papers,
Oscar
