Perché giocare Planechase ti rendarà un giocatore migliore.
Da giocatore fin troppo competitivo quale sono (e una volta ero peggio!), per tanti anni ho evitato i formati casual di Magic: mi sembrava sempre di perdere tempo, quando avrei potuto dedicarlo a migliorarmi per il torneo in arrivo. E’ stato il buon Antonino de Rosa ad aprirmi gli occhi, svariati anni fa, dicendo che giocare tanti formati, anzi altri giochi (!!) aiuta a migliorare a Magic. Per chi non lo conoscesse, Antonino è stato a un soffio dalla Hall of Fame di Magic, game designer del gioco di carte di World of Warcraft, pokerista professionista, campione del gioco di carte VS coi supereroi, trader nelle scommesse sportive su un’isola tropicale… Insomma diciamo che di giochi ne sa qualcosa. 🙂
Parlerò ora punto per punto del perché giocare formati come Planechase vi aiuterà a migliorarvi:
“All work and no play makes Jack a dull boy” *
E’ sempre buffo come siamo irrazionali nei nostri comportamenti, perfino in un gioco: la mancanza più grave che vedo in tanti giocatori spesso non è nel testing o nelle scelte, ma nell’atteggiamento mentale; ci sono quelli troppo sicuri di sé che non riescono a migliorarsi, i finti sicuri che non ammettono mai i propri errori (è sempre la sfiga), quelli che si fanno intimidire… Se avrete troppa voglia di vincere, se passerete troppo tempo “a testare” ma non “a giocare”, se sarete troppo concentrati sul risultato, patirete troppo le sconfitte e la sfortuna. Grazie ai formati più casual potrete divertirvi senza preoccuparvi troppo di come va a finire, un ottimo modo per liberarsi di un po’ di stress senza perdere l’allenamento. In più avrete ricordi positivi del gioco che vi aiuteranno a sopportare i suoi momenti più frustranti.
* Da Shining (1980) – All work and no play makes Jack a dull boy è un proverbio inglese. Letteralmente significa “Lavorare soltanto e non giocare rende Jack un ragazzo annoiato/noioso”. La morale è che senza staccarsi mai dal lavoro, si tende a diventare persone annoiate e noiose.
Io, Robot
Sono due le conseguenze più comuni quando si testa troppo (inteso quasi come un lavoro: mi preparo duramente per fare bene al torneo, anche quando sono un po’ stufo): uno si diventa dei rosikoni, incapaci di accettare la sfiga e di restare concentrati, come detto prima – due, si inizia a giocare col pilota automatico, specialmente in costruito; ci si abitua talmente tanto a vedere situazioni di gioco simili tra loro, che ci sfuggono le volte in cui la giocata “insolita” è quella giusta. Giocando Planechase vi troverete sempre in situazioni nuove, posizioni sul board completamente da rivalutare, carte orribili che di colpo diventano utili… Un buon esercizio mentale che vi terrà svegli.
Chi non beve in compagnia…
Nel secolo scorso, quando ero ancora un ragazzino con ancora tanta strada da fare e il Soltari Champion era la carta più forte di Magic (beh, almeno per me), incontrai questo omone di 2 metri, un signore di 25 anni (a quella età tutti quelli con un lavoro erano già dei distinti signori… *sigh*). Siccome lui era una persona anni luce avanti dal resto del mondo, non si fece problemi a introdurmi nel circolo dei “pro” locali: ok, alcuni erano i pro dell’aperitivo e della partita a coppie, ma a Brescia erano il top del top. Da lì è iniziata la mia lunga carriera, e amicizie che nonostante i kilometri e il tempo durano da 14 anni. Ho avuto tanto, e ho ridato qualcosa: non ci si qualifica mai al Pro Tour da soli. Giocate con tutti senza guardare alla bravura, chiacchierate, divertitevi! Quel ragazzino scarso che ama i Soltari potrebbe un giorno insegnarvi una cosa o due, ispirarvi una bella idea, prestarvi quella carta introvabile, confortarvi dopo una botta di sfiga… Avete mai notato che TUTTI i pro più forti hanno un forte circolo di amici, e sono quasi sempre persone alla mano? Altra cosa, molti pro giocano formati “casual”, magari dopo un torneo di 9 round! Divertirsi, amare sempre quello che si fa, sono la chiave per crescere.
Un giorno anche tu sarai Jedi, giovane Padawan…
In una situazione rilassata si è molto più espressivi: una personalità ha tanti lati, che mostriamo in base alle circonstanze e ai sentimenti. Non c’è niente di male a parlare con la vocina con la morosa, e a vergognarci come ladri quando ci sgamano gli amici. Come ci insegnano i film sul poker, per quanto cerchiamo di reprimerci, daremo sempre dei segnali sul nostro stato d’animo. E’ quindi importante imparare a leggere le reazioni dei nostri avversari, così di intuire cosa hanno pescato. Le partite nei formati casual sono l’ideale per esercitarcisi: si ha più tempo per osservare l’avversario, perché si gioca un po’ più lentamente; le persone nascondono meno le proprie reazioni; ci sono molti più topdeck, cambi di fronte, carte strane… perfino un po’ di politica, discussioni, modi per influenzare gli avversari… Pian piano postreste arrivare ai Jedi Mind Trick da raccontare ai nipoti (come al secondo round del report da Brescia)
Un’altro vantaggio di osservare gli altri è che potreste intuire se hanno compreso completamente le interazioni tra le carte o meno: è rischioso, ma in casi disperati potreste scegliere di fare giocate “sbagliate” sperando che al vostro avversario sfugga qualcosa. Faccio un esempio pratico: recentemente ho “finto” di essere indeciso se attaccare con un Strisciante del Sepolcro o tenerlo in parata: il mio avversario, che era molto espressivo, non si è mostrato né stupito né compiaciuto, come se la mia scelta fosse normale. Ho tenuto lo Strisciante del Sepolcro in difesa e ha funzionato, non mi ha attaccato.
Se 2+2 fa 5…
Qua la questione è abbastanza semplice: giocare con gente meno brava non vi aiuterà molto a capire la forza del vostro mazzo, ma vi permetterà di scoprire quali sono gli errori più comuni che si possono sfruttare. Per esempio, mi sono trovato contro un giocatore che non reputavo bravo, che mi stava attaccando con un Capocaccia delle Colline; io ho giocato volentieri un Mago Lanciorapido per fare un’imboscata al suo attaccante e bloccarlo, anche se non avevo niente da giocare con Flashback per il Mago. Contro un giocatore che reputo forte, sarei stato molto più riluttante, perché avrei sentito puzza di sparo instant.
“Open your eyes! David, open your eyes…” **
Per tanti anni ho disprezzato il constructed e preferito di gran lunga il limited: come tanti ero convinto che il draft fosse l’unico formato d’abilità e che il constructed fosse un’accozzaglia di mazzi ripetitivi, un trucco per fare soldi sulla gente. 😉 Passano gli anni, smetto, vado in Germania… Mi ritrovo un po’ isolato dal mondo (beh, da casa mia) e con una connessione a internet. Inizio a giocare su Magic Online: dopo un po’ il limited è di legno, il constructed è avariato, e dio sa come mi ritrovo a giocare Tribal Wars – un formato dove uno deve giocare 20 creature dello stesso tipo (elfi, goblin, angeli, etc.). L’idea era di fare lo squalo e rubare qualche bustina ai giocatori più ingenui… Beh, non solo mi sono preso dei sonori schiaffazzi all’inizio, ma mi si è aperto un mondo: provare nuove carte, cambi da side, scoprire “tech” contro un mazzo, capire come valutare le carte… Tutti concetti che, restando fermo sulle solite cose, non avrei mai compreso. Una carta inferiore è sempre più forte, se non è aspettata e li becca con le braghe calate! Il valore di una carta è grandemente influenzato da cosa andrà a sbattere contro. Le mie più grandi soddisfazioni le ho avute da Torrente delle Anime (vittoria ai nazionali 2008),Guardiana dell’Anima (5o mondiali 2009), Estrema Unzione (2 ptq vinti con Aggro-Loam) e Sguardo di Sottomissione (re del Tribal Wars nel 2006 :P) – carte che erano state scordate o sottovalutate.
** Da Vanilla Sky, film del 1997 / 2001
Parlando ora di carte che dal valore variabile… Qual è la carta più forte tra queste due?
Risposta abbastanza facile… Ma andiamo più nello specifico. Quante risposte “normali” ha, compresi i bloccanti, una lista tipo di…
Wolf Ramp contro Geist di San Traft? 20. E contro Geist Incatenato? Zero.
RG Aggro? Stiamo 15 a 4, contando Ranger Dell’Alba.
UW Delver? Circa 19 a 11, contando Vapori Insidiosi, inoltre il Geist Incatenato tiene a bada Delver flippato…
Certo, se il formato fosse pieno di Mirare alla Gola e Anello dell’Oblio, Geist Incatenato farebbe abbastanza schifo… Ma… Meditate gente…
Per concludere, al momento sto giocando una lista di UR Delver con qualche trappolone per i miei avversari e qualche asso nella manica per il mirror match che mi sta dando molte soddisfazioni. Se abbastanza persone si mostreranno interessate nei commenti, sarei felice di parlarne approfonditamente nel prossimo articolo. Altrimenti potrei parlare dei formati delle ISS di Rimini, o del Cubo, il formato più bello di Magic. Aspetto di leggere e rispondere ai vostri commenti. Al prossimo articolo!