Non disperare, lo sistemiamo - Parte ottava

Non disperare, lo sistemiamo – Parte ottava

Normalmente i venditori applicano la loro etichetta sul retro del fumetto, il loro scopo è quello di far si che il loro nome o il prezzo rimangano attaccati saldamente alla copertina e non si pongono certamente il problema della difficoltà che potrà avere il povero acquirente nel toglierla: questa precisazione è solo per spingervi a fare delle osservazioni in merito a questo perenne disagio direttamente ai vostri rivenditori di fiducia!

Rimozione EtichetteSe non vi imbattete in un’etichetta nuova sicuramente potrete scontrarvi in un restauro frettoloso con nastro adesivo (adesivo di carta, scotch trasparente, scotch da carta opaco, scotch colorato) o in una serie di vecchie etichette con collanti così forti e sedimentati da resistere decenni.
Il problema delle etichette o delle macchie di nastro adesivo è davvero ampio e si mescolano varie problematiche: la composizione infinita dei collanti, la datazione (e non è detto che le etichette nuove siano più semplici da eliminare…), il supporto su cui sono applicate (la carta nuda, con la possibilità di sollevare l’etichetta e di togliere il pigmento della copertina o di rovinare il colore perchè si è usato un solvente troppo aggressivo che lo ha sciolto; o la carta plastificata, per la quale se la plastica di copertura è troppo sottile normalmente si scioglie creando così una macchia opaca proprio dove c’era l’etichetta, oppure se la copertura è datata la plastica si solleva creando una bolla che si allargherà sempre più). Infine, se si tratta di nastro adesivo applicato sulle coste o sulle pagine come riparazione per gli strappi bisogna tenere in considerazione tutte le possibilità di stampa.

Tenendo conto di tutto questo, si possono perlomeno stabilire delle linee guida:

  • il primo suggerimento è quello di usare sempre come prima prova un cotton fioc imbevuto di sostanza in un agolino della copertina o del foglio inserendo sotto di esso una carta assorbente, così che si potranno prevenire i possibili danni;
  • i prodotti che si usano in questo caso sono solventi o acidi quindi “veleni aerei”, munitevi di mascherina e cercate di lavorare all’aperto;
  • i solventi oleosi come la trementina o l’acquaragia se permettono a volte di sollevare le etichette hanno sempre come conseguenza il rilascio di un alone di unto che dovrà essere trattato a sua volta;
  • per seccare le colle imbattibili viene consigliato di scaldare la zona adesiva con il ferro da stiro senza vapore e sul programma più basso (seta), attenzione perchè la plastica di foderatura pùo non sopportare nemmeno la temperatura più bassa e vi si accartoccerà sotto gli occhi;
  • se la copertina è nuova e si presuppone resistente, provate con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua calda, dato che a volte ci sono delle etichette intelligenti che sono idrosolubili!
  • l’alcool può essere il primo tentativo perchè è quasi sempre in casa, ma normalmente non funziona mai, mentre se utilizzate lo smacchiatore AVIO o l’ACETONE comuni potreste avere dei buoni risultati con una grande quantità di etichette;
  • se avete tolto la carta dell’etichetta ma vi è rimasta la pellicola collosa potete usare l’ETERE ETILICO, ricordatevi di non passare il batuffolo sporco sulla zona da pulire ma di cambiarlo o girarlo spesso;
  • se in farmacia non vi vendono l’etere (vai a spiegargli che ti serve per il restauro) potete chiedere la BENZINA RETTIFICATA che è trasparente inodore e fenomenale per le colle più ostinate, si asciuga in fretta quindi può non bastare la sola applicazione esterna ma devrete applicarla anche sulla parte opposta (retro);
  • se il nastro adesivo si è scollato ma vi è rimasta una macchia gialla potete usare il CLOROFORMIO facilmente reperibile ma tossico, oppure il TETRAIDROFURANO che ha la stesa capacità di azione e non vi intossicate, ma è difficile da recuperare.

Se poi volete farvi due risate cercate i vari sistemi indicati come “caserecci ” nei vari blog ma vi prego non provateli…

 

Vista la vastità degli argomenti possibili, i casi trattati nella rubrica sono i più comuni e vengono risolti con crescente difficoltà. Avete dei casi particolari che non sono stati ancora trattati ma che vorreste affrontare? Sentitevi liberi di commentare per esporre il vostro caso cosi che possa essere preso in considerazione nelle prossime parti della rubrica!

 

Non disperare, lo sistemiamo: