Questa settimana parlerò a ruota libera, soprattutto dell’espansione nuova – ma invece di passarle tutte e dirvi cose tipo che Abrupt Decay è forte in Jund, commenterò solo le carte che mi hanno ispirato, per un motivo o un altro.
I costi nascosti delle carte
Non conoscete nessuna carta di Return to Ravnica, vi mostrano una Sunspire Griffin e vi chiedono: “E’ una buona carta per il draft?”. Qual è la vostra risposta?
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La risposta giusta è “Non lo so (ma è probabile)”.
Il punto è che ci sono troppi elementi importanti per valutare i reali “costi” nascosti di una carta. Questi sono, in ordine di importanza:
1) Contro cosa andrà a scontrarsi. In un formato di soli Grizzly Bear è Re, in un formato di sole Vedova di Tenebra è brutta forte. Nel secondo esempio è come se avesse scritto “non può (quasi) mai bloccare”, e questo è il suo costo (detto anche drawback). Estremizzando, provate a immaginare cosa potrebbe fare questa carta se Return to Ravnica fosse come il Cubo di Magic Online… Probabilmente molto poco. Più in dettaglio, conta molto quanto è ostile il formato contro il suo colore, i volanti… Per esempio, Decreto di Tsabo common sarebbe un problema per il mazzo Grifoni. 🙂
2) A cosa rinunciamo per poterlo giocare? Magic è un gioco di scelte dove mille volte ci troviamo a un bivio – possiamo sapere dove stiamo andando, più o meno, difficilmente dove saremmo potuti andare. Nel caso del nostro Sunspire Griffin, il suo costo è che non contribuisce in nessun modo alle meccaniche con cui si troverà – non aiuta certo con Populate; e non va neanche troppo d’accordo con Detain: l’abilità Volare diventa meno rilevante quando il vostro avversario non può comunque bloccare, meglio a questo punto una Avanguardia d’Elite o un’altra carta con Detain.
3) Quanto mana costa veramente?
Per quanto riguarda il suo costo totale di 3 mana: poniamo per esempio che Return to Ravnica (o anche solo il vostro mazzo) sia pieno di costi 3 di qualità e povero di costi 2 e 4; in questo caso il costo di giocare il nostro amico Grifone è peggiorare la curva, o dover rinunciare a una carta di valore simile.
Per quanto riguarda i suoi due mana colorati, il doppio bianco sarebbe un serio problema se Return to Ravnica (o il vostro mazzo) fosse piena di carte gold a triplo costo (tipo Monile di Charm), o se il bianco fosse un coloro poco profondo, dove finireste con poche carte bianche a disposizione: in questo caso un primo pick di Sunspire Griffin potrebbe essere rischioso, specialmente in quei formati veloci che non ti permettono di perdere turni a trovare le terre giuste. Incidentalmente, questo problema era molto evidente in Zendikar, l’unico draft che io ricordi dove era meglio insistere per giocare monocolore invece di bicolor.
Nota a margine: questo si tratta solo di un esempio – Sunspire Griffin non ha tradito le attese, è buona come sembra.
Ritorno a Ravnica – appunti sparsi
Molto forte in Legacy e Modern, niente da dire. Avrà un impatto più grande di una normale rimozione perché il formato è dominato da strategie “alla Delver” – calo una creatura a basso costo efficientissima e poi gioco solo disruption (counter, ma anche scartini, rimozioni…). Questa carta dovrebbe quindi favorire e permettere di emergere a mazzi un po’ più “profondi”, mazzi con costi un po’ più alti e vari. Decisamente un bene per Modern e Legacy, che stavano diventando un po’ piatti. E’ buffo che avrà l’effetto inverso di Sentiero dell’Esilio, una carta che ha mandato in pensione tante creature a costo 3 o più (della serie, se dopo tutta sta fatica la mi bestia deve morire così facilmente, why bother).
In tipo 2, tra costo di mana più alti, niente Spade e niente Indebolimento Magico, la vedo come abbastanza mediocre – ci sarebbe servita molto di più quando Delver era dappertutto. 🙁
Il primo istinto è stata di archiviarla tra le carte da limited. Poi però, fatti due conti, il costo è abbastanza basso per unire un discreto removal con Sete di Sangue; inoltre ammazza Angelo della Restaurazione per bene – infatti al contrario di Dreabore, non è una stregoneria. Anche Hypersonic Dragon potrebbe essere giocato, per fare un altro esempio. Credo che l’unico mazzo interessato a una carta così sia un Rakdos con molti danni diretti e qualche creaturella all’inizio, ma resta comunque un’opzione.
Ora, scoprite l’errore e perché ho sprecato il mio tempo a scrivere queste cose. :,(
In Modern questa carta va in combo con Controfigura + un mostro gigante a scelta. Volendo vedere fa la stessa cosa di Doni Mai Dati e Rituale di Esumazione, un’altra combo che non ha fatto i buchi per terra – però è pur sempre un’opzione, e in un colore che offre Uccelli del paradiso e Muro di radici. Per chi non conoscesse la prima combo, con Doni mai Dati uno può cercare, se vuole, solo 2 carte invece di 4; si cercano Rituali di Esumazione e un Ciccione a scelta, l’avversario è costretto a metterle nel vostro cimitero, et voilà, il turno dopo arriva il panzone.
Considerando che i removal in Standard si sono indeboliti parecchio, sbaglierò, ma Niv-Mizzet è molto vicino all’essere forte come un Titano (il 5 punto di costituzione la protegge da Mizzium Mortar, non ci sono più Terrore e simili…). Non diventerà odioso come i Titani perché se ne vedranno pochi in giro, sia per il costo sia perché è una leggenda, quindi ben venga. Se mi sbaglierò e non si userà, do già la colpa a Selesnya Charm. 🙂
Questa carta è un pochino meglio dei mille Ophidian che sono stati fatti negli anni; il problema di tutte queste carte è che sì, fanno pescare, ma non impattando il board una rischia di perdere anche dopo essere riuscito, con tanta fatica, a farli passare. Citando un classico del 2005, il problema del mazzo di Coimbra era che, anche quando girava, rischiava di perdere comunque da una partenza a strappo qualsiasi, o da una bomba a partita avanzata – mentre questo capitano è buono anche in difesa, e almeno ammazza un po’ più in fretta. Notare che va mooolto d’accordo con Crociate varie: normalmente Crociata di terzo turno è una tristezza perché di solito fa poco o nulla, ma con il Capitano può essere quella spintarella che lo fa passare… e da lì è tutta discesa. Peccato che Onore dei Puri non sia più legale in tipo 2… ma chissà cosa stamperanno.
Per chi non se ne è accorto, questo Charm è perfetto per il Modern, perlomeno da side. Le prime due modalità si spiegano abbastanza da sole, la terza può fare almeno 7 o 8 danni contro i combo che cercano di vincere di token infiniti… Nessuna modalità è eccezionale, ma il punto è che in Modern ci sono troppe strategie diverse, e questa tappa molti buchi in un colpo solo… Proprio come cerca di fare Jund, e infatti ne segue la filosofia a pennello.
Probabilmente sono pazzo, ma voglio provarla in Modern… In un mazzo dedicato con acceleratori come Terreno Fertile è quasi un Moat; contro mazzi combo Aureola Runica può dare una mano, e ci sono altre opzioni. In generale non vengono giocate molte soluzioni contro incantesimi, e tra gli incantesimi ci sono risposte contro tutto (Occhi del Bisonte, Mai Più, Luna Insanguinata, Sigillo dei Primordi, Viaggio Verso il Nulla... conditi magari da Tutore Idillaco…). Come finisher un bel Sigillo del Trono Vuoto. Stay Tuned. 😉
Se fosse uscita uno o due anni fa non avrei avuto particolare entusiasmo per questa carta… Ma non avere Indebolimento Magico in giro fa tutta la differenza. A parte questo, sì, guadagnare qualche vita fa la differenza tra una carta mediocre e una carta forte, perché è esattamente quello che serve a un mazzo che la può sfruttare.
Questo angelo è insensato. 😉 Superlativi a parte, non penso che sia stata apprezzata il giusto.
Immaginiamo lo scenario peggiore: morite prima di arrivare a 7 mana… Ok scherzavo.
Un altro scenario non proprio rose e fiori: arrivate a 7 mana e lo giocate, esiliando le 3 creature del vostro avversario. A fine turno ve lo ammazzano (che poi con cosa, Ultimate Price?) e rigiocano due delle tre creature esiliate prima. Solo che nel vostro turno ne avete un’altra, di Angelona: esiliate di nuovo le 2 creature avversarie e il primo Angelo morto nel cimitero. Vi ammazzano anche il secondo Angelo? Il primo tornerà a trovarli il turno dopo. Insomma, solo disastri. 😉
Mi piace un sacco perché va d’accordo con tante cose – qualche volta sarà meglio di Tidings! Si incastra bene con lo scenario di prima (scartate subito il primo Angelo per entrare prima in minicombo-lock), con carte con flashback come Rituali di Esumazione, e con quei sassi deiMiracoli che, come si sa, fanno spesso la muffa in mano. Niente di esagerato, comunque. Che siano finalmente riusciti a fare un pescante bilanciato?
Copiare è bene, studiare è meglio
Prima di tutto, grazie al buon Davide Scollato, responsabile del gioco per il Games Academy di Brescia, che mi ha fatto notare per primo questa cosa. Come alcuni di voi sapranno, in Modern girano parecchi Crumiri della Cucina. Ma poco male, c’è la soluzione! Ecco quindi nientepopodimenoche nel top 8 del GP Columbus la fortissima:
La carta si rivela più che buona, e Online si gioca parecchio, specialmente in Monorosso Spari. Se solo avessero studiato i classici, però, giocherebbero qualcos’altro…
Questo è solo uno dei tanti esempi per cui copiare le liste aiuta fino a un certo punto; la verità è che un torneo solo è poca cosa per sapere se una lista è ottimale o meno, e a parte questo la popolarità dei mazzi cambia troppo rapidamente per credere che le scelte fatte nel montarlo siano ancora tutte valide. Ma se leggete i miei articoli, questo dovreste saperlo già. 😉
Come al solito, fatemi sapere nei commenti di che cosa vi piacerebbe che parlassi nel prossimo articolo. A giudicare dal feedback per l’articolo precedente, pare che presto parlerò di Goblin… o meglio lo Standard? Fatemi sapere! Potete mandarmi anche una lista da commentare e sviluppare a will_cava chiocciola yahoo.it .
Alla prossima,
Will