Ecco a voi il nuovo gioco da tavolo basato sull’ultimissimo romanzo storico di KenFollet, che segue i precedenti Mondosenzafine e I Pilastri della Terra.
Inghilterra, 1558. La venerabile cattedrale di Kingsbridge domina ancora il paesaggio della città. Un’accesa competizione, tuttavia, divide i cattolici dai protestanti. Mezza Europa è in fermento. Tramite un abile sfruttamento degli squilibri nel potere religioso, i giocatori cercano di espandere la loro influenza attraverso diverse azioni, stipulando accordi con personalità importanti. I confronti di potere sono molto frequenti e spesso che simpatizza per la fede religiosa messa in minoranza è costretto all’esilio. La vera battaglia metta di fronte chi crede nella tolleranza e nel compromesso contro i tiranni che vorrebbero imporre le loro idee a tutti gli altri, non importa a quale costo. Sarete in grado di sfruttare i cambiamenti di potere nell’Europa Rinascimentale per vincere la partita?
LE REGOLE
All’inizio del gioco ognuno riceve una carta con la propria condizione di partenza: cattolico o protestane, uno scudo e una merce diversa dagli altri: in tale carta è indicato dove posizionare il disco azione nel percorso azioni.
Viene svelata una carta personaggio per ogni città. Ogni turno è diviso in due parti, che vengono svolte in sequenza: prima tutti la prima parte e poi tutti la seconda.
Nella prima parte del gioco si ottengono i benefici dei personaggi che si sono assoldati, ossia si fa decrescere il valore di tutti i dadi posizionati sulle carte; se si arriva a 0, la carta viene scartata: nel caso del dado nero, il giocatore deve decidere se cambiare religione e poi deve rilanciare il dado nero.
Per tutti i dadi presenti sulle carte personaggio, viene svolta l’azione riportata dalla carta che può essere: produzioni di merci, scudi, tasselli viaggio, punti vittoria o azioni particolari.
Quando ognuno ha terminato la prima parte, si passa al secondo semestre che prevede l’ingaggio di nuovi personaggi; si rilanciano tutti i dadi liberi e, a giro, ognuno può scegliere il personaggio di una città, piazzando su di essa il proprio emporio, nella casella indicata dal valore del dado che deve essere del colore della città.
Inoltre si è obbligati a posizionare il meeple della religione del personaggio con cui si sta stringendo l’accordo. Se nella città gli spazi religione sono pieni, si crea un conflitto, che si risolverà alla fine del turno del giocatore attivo.
Il dado utilizzato viene quindi posizionato sulla carta personaggio e il suo valore rappresenta per quanti turni ancora si potrà usufruire dei servigi del personaggio stesso, compreso il suo utilizzo nel momento dell’ingaggio.
Dal mazzo di carte del personaggio scelto si deve quindi rivelare una nuova carta: se essa è una carta evento va applicata subito. Le carte evento sono innocue per una fazione, ma solitamente abbastanza dannose per l’altra: è possibile difendersi scartando uno scudo.
Terminata questa fase, si passa alla fase azioni. Si deve spostare il proprio disco sulla prima occorrenza del colore del dado che ancora è libero: se ce ne sono più di uno, sarà il giocatore a scegliere; se non ci sono dadi liberi, non si fa l’azione. Viene quindi effettuata l’azione, ricordando che non è possibile vendere le merci su una città se non è presente un proprio emporio su di essa.
Se si innesca un conflitto, nel caso in cui ci sia un pareggio, si eliminano i meeple religione e si prosegue il gioco; se invece c’è un vincitore, chi appartiene alla fazione del vincitore riceve i punti vittoria legati alla sua posizione del suo emporio in città; i perdenti sono obbligati a sgomberare il loro emporio.
I turni si susseguono fino a quando il primo giocatore è arrivato a 50 punti: si termina quindi il turno e si aggiungono i punti ricevendo 2 PV per ogni emporio sul tabellone, 1 PV ogni 2 merci e 1 PV ogni scudo, cui si aggiungono gli eventuali PV celati nei tasselli viaggio.
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