Ciao a tutti,
E’ da tanto che non scrivo, per lo più perché non avevo niente da dire (capita, non giocando). Ma M15 mi è sembrata una espansione divertente e un po’ fuori dagli schemi, quindi perché non rischiare qualche breve commento e previsione?
Prima impressione: il set sembra molto equilibrato, con moltissime carte non eccelse ma giocabili, vista la media del power level; e soprattutto con pochi “sbalzi” nella forza delle carte, almeno tra le common: non c’è un Doom Blade, carta da costruito che può da solo sbalzare una race, ma tante carte umili e dal costo onesto come Flesh to Dust. Per questo motivi carte insapori e mediocri come Goblin Roughrider, invece di essere dei semplici riempibuchi, sono più che giocabili, anche perché difficilmente il vostro avversario avrà tante carte “dominanti”, almeno tra common e uncommon. Perfino le rare della release sono più gestibili del solito. Concludendo: nel paese dei ciechi, l’orbo è Re. 🙂
A causa del motivo di cui sopra, dare un senso preciso al vostro mazzo sarà una strategia molto potente – in un formato lentino e dove le liste dei mazzi sembrano la ricetta per il salame, giocare Welkin Tern e farlo seguire da tanta pressione sarà molto efficace. Ma anche giocare Sign in Blood e condirla con mille risposte e un ciccione risolutore vi farà fare tanta strada..
Vediamo ora i colori e le rare di release; questa è anche la mia personale classifica dei colori, del tutto a sentimento e soggettiva.
5°POSTO: IL BLU
Forse mi sfugge qualcosa. Un Clone che costa di più, è mooolto più limitato, e forse fa trucchi carini se avete 100 mana e l’altro non vi sta ammazzando nel frattempo? Boh.
Il blu di M15 fa un po’ di tutto: countera, pesca, rimbalza, vola, frena, macina… Insomma, una bella porcheria. 🙂 Latte, vino, Coca-Cola, Red-Bull, sono tutte ottime bevande, ma non ci farei insieme un cocktail. Detto questo, il blu di M15 può anche essere un coltellino svizzero quando vi serve una spada, ma se siete McGiver… Se invece siete gente normale, giocate blu se avete abbastanza carte e senso in uno dei suoi temi, ma non cercate di fargli fare tutto. Il blu è fragile e va maneggiato con cura, ma può dare grandi soddisfazioni.
Da tenere a mente: chi non gioca intorno a Peel from Reality ama vivere pericolosamente, o forse solo prendere schiaffazzi. E Divination è meglio del solito!
4°POSTO: IL NERO
Rara forte, anche se ci dovrebbero essere abbastanza removal da renderla gestibile; vale la regola che, quando una carta offre scelte multiple all’avversario, è molto più brutta di quello che sembra (Browbeat anyone?). Mi accontento dei 5 punti di forza evasivi. 🙂
Il nero offre la solita anima “costo poco e meno ma te faccio male” (Ulcerate, Shadowcloak Vampire, Necrogen Scudder…) e “sono macchinosa ma alla lunga do vantaggio” (Unmake the Graves, Mind Rot, Gravedigger…). Come al solito, i due temi stanno insieme un po’ come i cavoli a merenda, e funzionano meglio con carte di altri colori. Il nero di questo set non è brutto, e i removal sono sempre importanti in un sealed lento; solo, non mi ispira così tanto da puntarci la busta extra.
Da tenere d’occhio: Non sottovalutate Caustic Tar: in Odissey era molto meglio di quello che sembrava.
3°POSTO: IL BIANCO
Wow, bella! In constructed la vedo bene da side, per tirare la craniata finale a mazzi aggro rossi. In sealed ha il non insignificante difetto di fare ben poco in più situazioni e tipologie: non è esattamente una carta da aggro, e se la qualità del vostro mazzo non è alta non sarete poi tanto interessati ad una carta che vi allunga la partita; ma può ribaltare una partita da sola, basta assisterla con i giusti removal per controllare il campo o creature evasive per vincere le gare di danni.
Il bianco è aggressivo e molto sinergico, con i suoi simpatici token che chiamano altri token e spell. Più degli altri colori, ha carte che cambiano valore in base al contesto: Selfless Cathar può sembrare abbastanza inoffensivo, ma con Raise the Alarm e Triplicate Spirit offre una delle partenze più a strappo del set. Qua e là ha delle ottime carte difensive, poche e un po’ a casaccio, ma molto utili se finite a giocare a braccetto con gli altri colori: si sa che il blu per carburare ha bisogno di tempo, ed è per questo che il bianco è il suo migliore amico, un classico senza tempo.
Da tenere a mente: Wall of Essence seguito da Necrogen Scudder è una partenza ad alto tasso di fastidio per il vostro avversario, e poco battibile se non hanno rimozioni o se non vi si spegne il mazzo.
2°POSTO: IL ROSSO
Un drago è forte per principio, questo poi sembra il cugino di Godzilla; peccato per i fiumi di inchiostro dopo “Volare”, flavour-osi 😉 ma di rado incisivi – un drago all’ottavo turno dovrebbe occuparsi di altro che friggere orsetti*… La legge di Nickalba colpisce ancora (“il testo oltre la terza riga è superfluo :D”).
(*nello slang di Magic, un “orsetto” è una creatura 2/2, da Grizzly Bear)
Il rosso mi piace un tot, e lo metto al secondo posto per questa pre-release. Primo, rispetto ai soliti set base ha meno carte orrende del solito. Secondo, è abbastanza costante e sinergico nella sua decennale tradizione, menare e dare fuoco alla gente. In più, riesce comunque ad avere un po’ di spazio per controllare il board o creare vantaggio carte (o entrambe le cose, se vi chiamate Cone of Flame). Inoltre tra drop bassi e doppi costi richiede non poche montagne, un motivo in più per puntarci sopra la busta extra di prerelease.
La storia insegna: non sottovalutate Frenzied Goblin – ha vinto un Pro Tour! Un gregario umile ma eccellente apripista, che mise in inbarazzo i pomposi Elefantoni avversari (Loxodon Hierarch, per l’esattezza).
1°POSTO: IL VERDE
Non so, non mi esalta. In un certo senso mi smentisco – avendo detto che la maggior parte dei mazzi non saranno dei fulmini, l’abilità di questo Radicchione dovrebbe incidere molto. Forse sono solo viziato dalla memoria – dove sei, Gigapede?!
La mia prima scelta per la prerelease è il verde. Certo, ha dei bei manzi (che sono più forti quando gli altri non corrono), qualche bel trick… Ma è anche lento e molte delle sue carte con convoke necessitano dei token del bianco per essere forti. Per me la sua vera forza sono i mana fixer, incluso l’insospettabile Satiro Apripista, ottimo nel colore con più convoke di tutti. Infatti se, come credo, la maggior parte dei vostri avversari giocherà dei mazzi solidi ma agili come un trattore, poter giocare tutte le carte più forti dei vostri colori è sempre un buon piano. Non avete le bombe, i removal o i mana fixer? Potete sempre puntare su bianco-verde convoke, e ammazzarli prima che arrivino le bombe.
E se vi sentite molto Jackass…
In bocca all’Alien,
Will