La guerra dei Fratelli
Millenni dopo l’avvento di Yawgmoth, la storia prese una piega improvvisa, che avrebbe portato solo morte e distruzione per Dominaria. Causa di questa svolta furono due fratelli. Urza e suo fratello Mishra nacquero il primo anno del calendario Argiviano. La partecipazione di Urza alle vicende di Argivia era così leggendaria che la sua nascita è diventata il punto di partenza della loro storia.
Ma tutte le leggende devono cominciare da qualche parte ed Urza ha avuto un inizio molto umile. Urza e Mishra sono nati in Argivia nella famiglia di un ricco nobile. Urza era il fratello maggiore, Mishra il minore. I due fratelli passarono i loro primi anni di vita in un ambiente piuttosto calmo. Effettivamente, le uniche vere sfide dei fratelli erano di superarsi l’un l’altro. Entrambi i fratelli erano dei geni, con Urza che mostra un interesse speciale verso l’artigianato e la storia, stupendo costantemente i genitori per il suo ingegno mentre il genio di Mishra era differente, quello di manipolazione e controllo.
Insieme, non v’era un problema che i fratelli non potessero risolvere, tranne quello che gli sarebbe capitato più avanti.L’infanzia calma dei fratelli venne interrotta quando il loro padre fu forzato a risposarsi dopo la morte della moglie. Per dare una buona infanzia per i suoi eredi, il padre di Urza volle risposarsi con un altra nobile ricca,che si rivelò un’arpia riguardo agli affari che la interessavano. Il padre dei fratelli morì per malattia pochi anni dopo,ma temette per la salvezza dei figli quando sua moglie ha assunse la direzione della famiglia. Per questo affidò i bambini alle cure di Tocasia, un archeologa Argiviana che studiava i resti dei Thran nei deserti controllati dai Fallaji che circondavano Argivia.
Lontano dalla loro terra d’origine,Urza e Mishra lavorarono come scolari sul sito,interessandosi ai misteri del passato. Il compito dell’accampamento dove erano stati mandati era di scavare per trovare antichi manufatti Thran da vendere ai nobili di Argivia. L’accampamento fungeva anche da mediatore fra il regno di Argivia e quello dei Fallaj, che erano contrari allo scavo dei manufatti dei Thran,ritenendo questi ultimi divinità.A Urza piaceva ricostruire le meravigliose creature artefatto dei Thran,mentre Mishra amava passare il tempo in compagnia degli scavatori Fallaj, ascoltando i loro racconti. Tocasia li osservava crescere comprendendo che avevano un genio fuori dal comune. Mentre crescevano,entrambi i fratelli cominciarono a trovare un nuovo modo di vivere nell’accampamento. Mishra era sempre molto interessato ai Fallaji, imparava le loro leggende, lingua e coltura.
Urza prese una strada differente. Il suo interesse verso i manufatti di Tocasia cominciò a diventare un’ossessione verso i reperti antichi,cercando di scoprire vari modi in cui avrebbero potuto essere utilizzati e scoprendo nuovi usi per macchine vecchie di eoni. Tali macchine avrebbero rivoluzionato i trasporti ad Argivia per tutta la durata della sua vita.Il giorno del compleanno di Mishra,gli archeologi rinvennero una antica macchina Thran per il volo,un ornitottero. I fratelli ricostruirono questo macchinario,ed Urza fu il primo uomo dai tempi dei Thran a provare l’ebbrezza del volo. Anche Mishra provò l’ornitotttero, e con esso scoprì una serie di antiche incisioni Thran nel deserto. Queste incisioni raffiguravano le antiche razze di Dominaria (elfi,nani,minotauri,gatti guerrieri) ed i miti dei Thran. Ma Urza scoprì anche che nascondevano un disegno geometrico che indicava un luogo di centrale importanza per i Thran. Urza , Mishra e Tocasia andarono in quel luogo,Koilos, a bordo di un ornitottero. Durante il viaggio nel deserto,i tre vennero attaccati da un roc,c he temeva volessero attaccare il suo nido. Scampati anche a questa prova,arrivarono finalmente alle rovine di Halcyon.
Esplorando le rovine,trovarono una stanza centrale situata molto in profondità. In questa stanza trovarono un’antica powerstone. Non si sa con certezza quale dei fratelli toccò per primo la powerstone,fattostà che entrambi se ne ritrovarono metà in mano e caddero incoscienti. Così facendo scatenarono su Dominarla il più tremendo flagello della storia. Tutto questo questo fece svegliare le creature artefatto che custodivano le powerstone, i su-chi. Tocasia svegliò i fratelli, ed Urza provò a combattere i Su-chi con la sua powerstone, ma riuscì solo a rafforzarli. Allora i tre scapparono fino ad arrivare all’aperto,dove Mishra usò la sua powerstone per indebolire i su-chi. Poi Urza riuscì con ingegno a far sì che il Su-chi ed il roc, ancora appostato ad aspettarli, si distruggessero a vicenda. Una volta salvi,Tocasia era sollevata per essere scampata alla morte,mentre i fratelli continuavano a litigare,incolpandosi l’un l’atro per quello che è accaduto. Urza inoltre voleva la metà di powerstone del fratello,per poter riparare l’antico reperto,ma questi rifiutò. Nacque così una lite che Tocasia ebbe difficoltà a calmare.
Ma nacque così anche un odio di cui l’intera Dominarla avrebbe sentito gli effetti. Urza,Mishra e Tocasia tornarono all’accampamento in silenzio, Urza si chiuse nella sua tenda per settimane,ed anche Mishra diventò più distaccato,passando la maggior parte del suo tempo con gli scavatori Fallaj. I fratelli non ebbero più a che fare l’uno con l’altro. Urza cominciò a chiamare la sua metà di powerstone mightstone,in quanto potenziava gli artefatti. Quella di Mishra invece la chiamava sprezzosamente weakstone,perché li indeboliva.Una notte Mishra andò nella camera di Urza per rubargli la mightstone. Ma Urza lo colse in flagrante, ed i due cominciarono a litigare di nuovo. Poi cominciarono a combattere, usando le loro powerstone come armi. Arrivò Tocasia a cercare di calmarli, ma i due continuarono a combattere e provocarono un’esplosione,che distrusse la baracca in cui stavano. Mishra ed Urza ne uscirono vivi, ma Tocasia non fu altrettanto fortunata.
Mishra fuggì nella notte e vagò per il deserto finchè non venne trovato dalla tribù guerriera dei Suwwardi che lo prese come schiavo. Così il destino di Mishra parve segnato. Mishra avrebbe lavorato fra il caldo delle sabbie come rakiq, uno schiavo umile, per il resto della sua misera vita. Invece questa sua condizione fu solo un temporaneo gradino nella sua ascesa al potere. Mishra venne scoperto da Hajar, un vecchio amico conosciuto all’accampamento di Tocasia. Hajar si rattristò per il suo amico ed cercò di persaudere il qadir del Suwwardi a promuoverlo da una così umile condizione. Dopo che il qadir vide Mishra come un uomo erudito, il giovane venne assunto come insegnante privato per lo svogliato figlio del qadir. Dopo un’agitazione iniziale, Mishra stabilì un rapporto quasi amichevole con il figlio del qadir. Tuttavia, Mishra era ancora insoddisfatto della sua nuova vita. Mishra raccontò al figlio del qadir i racconti meravigliosi dalle leggende Argiviane ed anche alcuni racconti che non erano così antichi. Mishra confidò al giovane del valore della Weakstone, la powerstone divisa in due che aveva tenuto anche quando era asservito ai Suwwardi. Intanto la spedizione Argiviana era terminata, per un motivo o un altro. Argivia dichiarò che, senza la mediazione di Tocasia, i Fallaji avrebbero presto allestito una spedizione contro le loro terre. I Fallaji erano diventati sempre più aggressivo, quasi al punto che ogni incursione nelle loro terre era vista come ostile. Soltanto Urza ed il più vecchio Fallaji, Ahmahl, avevano realmente capito cosa era accaduto. Gli studenti avevano paura di Urza,e senza l’aiuto di Tocasia egli li avrebbe portati alla rovina.