Belbe giurò a Eladamri che ora era una sua alleata contro il regno Phyrexiano e che desiderava molto far fuggire il signore degli elfi da quel mondo. Eladamri era riluttante a fidarsi di un Phyrexiano, in particolare di uno che aveva la forma di sua figlia. Ma mentre le forze di Crovax stavano per sfondare il portone, Eladamri non aveva altra scelta che accettare.
Purtroppo, il portale aperto da Belbe poteva trasportare solo quattrocento libbre,abbastanza per Eladamri e forse per pochi altri. Quando il portale venne attivato, gli uomini di Eladamri videro che le parole di Belbe erano vere. Nel portale si intravedeva un mondo paradisiaco, migliore di qualsiasi sogno avessero mai fatto Eladamri ed i suoi. Un campo verde, delle nubi bianche ed un sconosciuto cielo blu li attendevano dall’altra parte del portale.Riempita di gioia opprimente da questo nuovo mondo sconosciuto, Takara saltò nel portale senza il permesso di Eladamri.
Mentre gli uomini di Crovax si facevano sempre più vicini, Eladamri spinse Sivvi nel portale prima di girarsi verso Belbe. Eladamri ringraziò Belbe nell’unico modo che poteva. Con un colpo improvviso, il Signore delle Foglie avvelenò Belbe, donando a sua figlia Avila la possibilità di riposare in pace che le era stata negata fin da quando era stata assassinata anni prima. Pochi secondi prima che si chiudesse, Eladamri saltò nel portale, lasciando i suoi valorosi guerrieri e muovendo il primo passo in un mondo nuovo. Intanto Ertai era tornato velocemente all’infusore di mana, guarendo dalle ferite in pochi secondi.
Dopo essere stato guarito,aveva seguito la battaglia contro gli elfi ed aveva offerto il suo aiuto a Crovax. Ertai aveva capito fin dall’inizio il piano di Belbe, e non si stupì quando le forze di Crovax entrarono nelle Aule dei Sogni di trovarla a terra morta. In seguito Ertai fu portato a Phyrexia dove il suo corpo venne trasformato in una spaventosa parodia di ciò che era prima. La pelle di Ertai divenne dura come la roccia. Le sue forme vennero distorte tanto da far sì che le tenesse per sempre nascoste alla vista. Le sue braccia, armi potenti per un mago, vennero trasformate, facendo crescere nuove, piccole braccia dai gomiti. Ertai ritornò a Rath, corrotto per sempre, devoto ad un falso dio oscuro, e con una folle vanità originata solo dalla sua mente torturata. Intanto Volrath era stato condotto alle sue camere della tortura,dove giaceva a rimuginare sui suoi fallimenti. Aveva perso Gerrard. Aveva perso il suo trono. Aveva perso il suo dio. Volrath si vide smantellare le parti del corpo impiantate da Phyrexia,rivelando il debole corpo di un uomo di Jamuraa. Ertai gli iniettò un veleno mortale. Non se ne preoccupò. Niente ora importava. Volrath aveva perso tutto. Mentre il suo corpo veniva smatellato pezzo dopo pezzo,Volrath,ora Vuel guardava il cielo blu di Dominaria. Vuel era tornato a casa. Poi morì.