La grande mente di Urza non poteva comprendere quel che vedeva. L’intero piano era un amalgama di carne e di macchine, organico ed artificiale. Lanciando il suo sguardo fisso verso l’alto, Urza non potette vedere il cielo, tanto era riempito da fuliggine. I dragoni meccanici si bagnavano in laghi d’olio più sotto. Gremlins starnazzavano fra di loro. Distanti vi erano moltissime antiche città, protette da milioni di difese. Infine Urza arrivò a realizzare la sua follia. Era venuto per distruggere Phyrexia, ma per farlo si sarebbe dovuto trovare da solo contro un intero mondo di mostri.
Urza raggruppò i suoi dragoni meccanici migliorati e ritornò a Phyrexia. I Phyrexiani sprecarono poco tempo in attacco. Essi vennero uccisi a centinaia, ma le forze di Urza diventavano sempre più deboli. Era riuscito ad aprirsi una strada oltre la prima sfera, ma trovò pericoli ancora maggiori nella seconda. Più Urza scendeva,più i pericoli aumentavano. Nulla in Phyrexia era uguale ai dragoni meccanici di Urza, ma c’erano milioni di difese che non si preoccupavano di lui. Urza era appena riuscito a penetrare nella Quinta Sfera quando il suo dragone meccanico stava per essere distrutto, e senza di lui non sarebbe più andato avanti.
Una voce entrò nella mente di Urza. Urza era comparato ad un essere tanto lontano da un umano quanto un umano lo era da un insetto. Questa voce apparteneva a qualcuno che era sopra ad un planeswalker quanto un planeswalker era sopra ad una larva. Urza immediatamente si rese conto che non avrebbe potuto vincere, come non poteva fare nulla contro l’essere che stava ad attenderlo nella Nona Sfera e che poteva distruggerlo con un pensiero. Urza imparò il suo nome, e con quel nome Urza cominciò a scivolare nella follia. Quel nome era Yawgmoth. Urza poteva fare poco per difendersi dai Phyrexiani. Ci rinunciò.
I Phyrexiani avevano vinto. Yawgmoth Aveva vinto.
Mentre Urza combatteva, Xantcha stava cercando il suo cuore che le era stato tolto quando era uscita dal Tempio della Carne dove era stata creata assieme a molti altri agenti dormienti. Disse di essere stata mandata dai sacerdoti di Gix ed i Phyrexiani la portarono nel luogo dove erano tenuti i cuori. Si diceva che se qualcuno avesse fatto qualcosa di sbagliato in Phyrexia, Yawghmoth avrebbe schiacciato il suo cuore e questi sarebbe morto. Fra tutte le bugie di Phyrexia,Xantcha era sicura che questa non lo fosse. Osservando intorno, notò che molti cuori si stavano oscurando: Urza si stava davvero dando da fare!
Prendendo il suo cuore con gli artigli, Xantcha scese dalla torre. Vide Urza in difficoltà,e corse verso di lui. La successiva voce che Urza sentì era quella di Xantcha, gridando per liberarlo da quell’oscuro piano. In qualche modo, Xantcha era entrata in Phyrexia ed era venuta a salvare Urza. Forzandolo a ritornare alla realtà, Urza e Xantcha lasciarono il piano per i quattromila anni successivi.
Distratto dal suo fallimento e soffrendo molto fisicamente per il suo incontro con Yawgmoth, Urza vagò fra i piani con Xantcha per molti anni. La coppia tentò di ritornare a Dominaria, ma trovò il piano chiuso contro di loro. Era come se il piano non desiderasse il ritorno di Urza. Infine, Xantcha si stancò del loro stile di vita errante e volle un mondo per sé stessa. Urza e Xantcha trovarono quel mondo in Moag, una terra abitata da civiltà semplici e dal terreno ricco. Xantcha passò i suoi giorni a coltivare, sviluppando uno stile di vita pacifico dopo il suo incontro con Phyrexia. Urza si convinse di dover allestire un esercito di milioni di persone per battere i Phyrexiani. Ebbe poco successo nel cercare di radunare la gente di Moag, ma Xantcha non voleva sentir parlare di lasciare il loro calmo stile di vita.
Un giorno, Xantcha scoprì che i Phyrexiani stavano cominciando ad invadere Moag e convinse Urza ad intervenire. Il planeswalker attaccò e distrusse dozzine di Phyrexiani,ma seppe che i mostri non l’avrebbero lasciato solo finchè non avesse lasciato il piano. Con il cuore pesante, Urza si rese conto che nessuna terra sarebbe stata sicura finché avesse abitato là. Urza e Xantcha lasciarono Moag ed ancora una volta vagarono fra i piani. Dopo un po’ di tempo, vennero attaccati dai Phyrexiani, ogni squadrone più pericoloso degli altri. In seguito a questo attacco, Urza venne quasi distrutto dopo un altro periodo di delirio. Xantcha lo costrinse a ritornare alla realtà ed i due amici indeboliti viaggiarono via da quel piano.
La cosa seguente che Urza seppe era di trovarsi in un posto calmo di pace e di ordine. Lady Serra lo aveva accolto a braccia aperte e gli spiegò che aveva usato i suoi poteri di planeswalker per creare quel piano e tutti i suoi abitanti. Il posto era fatto di mana bianco quasi puro, dedicato alla guarigione ed alla purezza. Geograficamente, era composto da vari atolli fluttuanti su cui si trovavano pianure e fortezze. Come un nativo di Argivia, una zona ricca di mana bianco, Urza venne accolto favorevolmente in questo regno degli angeli e della luce. Xantcha, tuttavia,non ebbe una sorte così felice. La morte non era una risposta nel regno di Serra, ma Xantcha doveva per sempre rimanere esiliata in una delle isole fluttuanti periferiche sotto la guardia di un servitore di serra a causa della sua natura di mana nero.
Urza passò dieci anni guarendo dalle sue ferite, ma ancora la sua mente era fratturata come non mai. Finalmente, Xantcha riuscì ad arrivare al Santuario di Serra e sollecitò Urza a lasciare quel piano e ad accrescere il suo esercito. Tuttavia, Urza non aveva più il desiderio di difendere la sua patria dai Phyrexiani. Invece, desiderava soltanto vivere qui con Serra ed i suoi angeli nel più pacifico dei piani. Xantcha,disperata, si strappò il cuore. Controllandolo, Urza scoprì che non era cuore organico, ma una pietra artificiale. Questo dispositivo aveva permesso che Yawgmoth esercitasse il suo controllo sopra Xantcha dovunque in Phyrexia. Promise di schiacciare il proprio cuore, ponendo fine alla sua vita eterna, se Urza non avesse lasciato quel piano.La coppia ebbe poco tempo per riflettere sulla strana richiesta di Xantcha, poiché i Phyrexiani avevano scelto quel momento per attaccare. Avevano seguito la scia di Urza fino al Regno di Serra, dove le loro magie di mana nero stavano avendo un effetto devastante sul territorio. Gli angeli tentarono di difendersi fino allo stremo, ma vennero sopraffatti. Allora Serra chiese a Urza di aiutarlo a combatterli, ma egli rifiutò tranquillamente, e lasciò il piano assieme a Xantcha.
Serra fuggì quando vide la devastazione. Il suo regno era in rovine, con troppa malvagità in esso per poterlo mai riportare al suo precedente splendore. Da qualche parte nel Regno,l’Arcangelo Radiant aveva perso la sua Signora Selenia, probabilmente morta in battaglia. Tuttavia,sarebbe finalmente potuta diventare libera…