Urza cominciò a costruire Karn, la prima macchina senziente. Per fare ciò, incorporò il cuore di Xantcha nell’elaboratore centrale di Karn, permettendo a Karndi imparare e pensare, ma anche di adattarsi e non evolversi soltanto. Una volta che Karn fu completo, Urza creò uno speciale glifo per lui e tentò di mandarlo indietro nel tempo con scarsi risultati. Urza apparentemente poteva mandare Karn indietro nel tempo soltanto di alcuni giorni e ogni nuovo successo rovinava l’isola. Dopo ogni esperimento di viaggio nel tempo, energie temporali bombardavano l’Accademia, causando la malattia e perfino la morte dei suoi abitanti. Il primo viaggio di Karn,che veniva chiamato “Sonda 1”,fu proprio per farlo assistere alla sua creazione. Ritornando al presente, il golem immediatamente diventò distratto e depresso, sapendo che di essere effettivamente soltanto un altro artefatto,anziché un essere unico. Barrin temeva che la Sonda stesse diventando instabile e decise di affidarlo alla cura di Jhoira, una dei suoi allievi più promettenti,proveniente da Shiv.Barrin confidò a Urza la sua preoccupazione riguardo alla tristezza del golem d’argento.
Il mago riteneva inoltre che Urza stesse cominciando a fidarsi troppo di molti degli allievi dell’Accademia, specialmente di un promettente giovane di Zhalfir, Teferi. Le marachelle di Teferi erano uno dei maggiori problemi di Barrin, soprattutto ora che avevano il golem gigante, ma indifeso,come preda. Urza riteneva che se Teferi fosse riuscito in qualche modo a danneggiare o disattivare la sonda, avrebbe dimostrato che il golem non era adatto per compiere il suo piano e che quindi avrebbe fallito. Barrin era preoccupato anche dell’apatia di Urza verso la sua più grande creazione, un essere che era in grado di ritenere i planeswalker oggetto di disprezzo come nessun umano avrebbe potuto. Un giorno i timori di Barrin sul benessere della sonda vennero messi da parte dopo una visita ai quartieri di Jhoira. La studente ed il golem stavano infatti iniziando un’amicizia che sarebbe durata per tutte le loro vite. Jhoira aveva persino pensato di dare al golem un nome,Karn,che nell’antica lingua dei Thran significava “mitologico”.
Barrin ed Urza continuarono i loro esperimenti di viaggio nel tempo con successi molti limitati. Karn ora poteva viaggiare indietro nel passato soltanto alcune settimane e le manipolazioni delle correnti del tempo continuavano ad avere effetti disastrosi sugli insegnanti e sugli studenti. Le malattie estreme erano comuni, come lo erano le anomalie spaziali sconosciute. Eppure Urza continuava il suo piano con insistenza, dicendo che il piccolo prezzo pagato nell’Accademia avrebbe fruttato grandi trionfi. Barrin notò uno strano pendente donato a Karn dalla sua nuova amica Jhoira ed invitò Urza a provare ad usare la runa sull’artefatto. Urza si allarmò vedendo che il metallo apparteneva ai Thran, ed era un metallo che non si era mai visto al di fuori della terra d’origine di Jhoira.
Le settimane passarono e Tolaria dovette affrontare il suo primo piccolo disastro. Il giovane e ribelle Teneri era riuscito a sgusciar fuori dall’Accademia nelle ore notturne. Urza giurò a Barrin di stare sentendo l’odore di un Phyrexiano da qualche parte sull’isola ed in quel momento Teferi sembrava il candidato più probabile. Jhoira andò al salvataggio di Teferi, convincendo Barrin ed Urza che Teferi era scappato dall’Accademia soltanto per catturare un uccello raro con cui conquistarsi il suo affetto. Barrin ed Urza erano prudenti, ma concordavano sul fatto che Teferi non fosse una minaccia immediata.
Un esperimento di viaggio nel tempo fu così disastroso da costare la vita alla maggior parte degli allievi e degli insegnanti e da distruggere l’Accademia stessa. Urza stesso non capiva ciò che avesse potuto causare quel disastro, ma più tardi fu Karn a rivelarglielo: in qualche modo, il golem d’argento aveva viaggiato indietro a tempo per impedire un’incursione Phyrexiana nell’Accademia. Anche se nè Urza né Barrin si ricordavano nulla, qualcuno dei due doveva aver spedito il golem indietro nel tempo per rimediare ad una quasi sicura vittoria dei Phyrexiani Poiché l’attacco dei Phyrexiani era stato interrotto ancor prima di iniziare, sia Urza che Barrin non erano venuti a conoscenza di questi eventi. Eppure, non potevano dubitare dei propri occhi.. Urza, Barrin, Karn e una manciata di insegnanti e di allievi erano gli unici superstiti del disastro di Tolaria. Urza promise di ritornare quando sarebbe stato in grado di aiutare gli studenti dispersi.
Barrin, “Malzra” e Karn continuarono a percorre le strade dell’isola a bordo di Nuova Tolaria, un vascello d’alto mare che serviva ad Urza come base per le operazioni. La vita continuò sulla nave come era stata nei giorni migliori di Tolaria, finchè Urza non decise di tornare a Tolaria a cercare di salvare gli abitanti dell’isola dagli orrori che aveva contribuito a creare.Urza, Barrin e Karn tornarono a Tolaria con un piccolo gruppo di allievi ed insegnanti. Gli allievi cominciarono ad esplorare l’isola, ma il recupero di Tolaria sarebbe stata un’operazione lunga ed ardua. Gli innumerevoli flussi temporali dell’isola erano pericolosi, poiché contenevano energie tanto ampie da uccidere gli allievi in un istante. Malgrado gli avvertimenti di Urza, un allievo morì nei primi giorni di esplorazione. Molto presto però trovarono Jhoira, che credevano fosse rimasta uccisa nel disastro.
Johira,vivendo a Tolaria per tutti gli anni precedenti, era diventata una donna più forte e più saggia durante l’assenza di Malzra. Ma i fuochi che avevano forgiato Jhoira come la donna selvaggia che era diventata erano ancora vivi sull’isola. Spiegò che Tolaria era stata risucchiata in un vortice temporale,e ora le differenti parti dell’isola scorrevano a tempi più veloci o più lenti del resto del mondo. Per alcuni abitanti di Tolaria,pochi secondi erano passati dal disastro. Per altri,erano passati migliaia di anni ed erano cominciate e finite imponenti civiltà. Malgrado questi orrori, Tolaria ora ospitava un vero paradiso,un luogo dove il cadere della pioggia ed il battere del sole erano amplificati ed esaltati. Questo posto, che Jhoira aveva chiamato Angelwood, era il più bel luogo che Barrin avesse mai visto. Ma se Angelwood era la somma della luce di Tolaria, la Testa del Gigante, dove i Phyrexiani erano rimasti bloccati per millenni,era la sua antitesi.Jhoira invitò Urza ad aiutare gli allievi intrappolati nei vortici temporali per guadagnare il perdono per ciò che aveva fatto a Tolaria. Urza cominciò la costruzione di un’altra Accademia, questo una volta ancor più grande della prima. Malgrado questi orrori, Tolaria ora ospitava un vero paradiso,un luogo dove il cadere della pioggia ed il battere del sole erano amplificati ed esaltati.