Kingsport Festival
«Il sentimento più forte e più antico dell’animo umano è la paura, e la paura più grande è quella dell’ignoto. »
E’ questa, da sempre, la frase che dal mio punto di vista raccogli il senso degli scritto di H.P. Lovecraft.
Quello a cui ci troviamo di fronte con Kingsport Festival, è uno splendido gioco basato su “I Miti di Cthulhu” tratti dagli scritti di Howard Phillips Lovecraft, che per una volta ci permette di interpretare i corrotti adoratori degli immondi Antichi.
Si, avete capito bene, in questo gioco di Andrea Chiarvesio e Gianluca Santopietro , prodotta da Sir Chester Cobblepot e Stratelibri Srl, edito e distribuito da Giochi Uniti, ognuno di noi avrà il compito di far primeggiare il proprio Culto invocando creature cosmiche e divinità blasfeme, ricevendo “doni” , preservando la Sanità Mentale, sconfiggendo gli Investigatori che cercheranno di opporsi e superando eventi imprevisti.
Lo spunto di partenza è proprio il racconto “The Festival” ambientato nella città di Kingsport!
IL CONTENUTO DELLA SCATOLA
Come accaduto con “Lettere da Whitechapel”, Sir Chester Cobblepot si dimostra essere molto attenta alla qualità dei materiali utilizzati, alla grafica ed in generale al layout dell’intero prodotto: In questo caso il lavoro svolto è davvero notevole e permette di immergersi appieno nelle atmosfere oniriche tanto care a Lovecraft.
Vorrei fare una menzione particolare alla scelta delle illustrazioni che forse, come mai negli ultimi anni, riescono a cogliere davvero il senso di “ignoto e celato” che da sempre sono stati l’elemento portante del lavoro dello scrittore di Providence, senza dover ricorrere necessariamente alla raffigurazione di orrori o mostri.
Nella confezione sono presenti svariati cubetti in legno di diversi colori, carte (investigatori, incantesimi, incursioni), schede (le divinità dei Miti e i Luoghi) e tanto altro.
IL GIOCO
Un partita a Kingsport Festival si svolge in un ipotetico anno di gioco, costituito da 12 turni, uno per ogni mese, nei quali i giocatori dovranno invocare e ricevere il favore dei Grandi Antichi ed espandere il proprio Culto.
Un turno di gioco si suddivide in 6 fasi, in ognuna delle quali ogni Cultista (il giocatore) avrà il diritto di agire.
Fase 1 – Gerarchia
Ogni Cultista lancia i propri dadi e determina il proprio valore di gerarchia. Il primo ad agire, sarà colui con il punteggio più basso, e a seguire tutti gli altri. Sul tabellone è riportato l’indicatore della Gerarchia, con i relativi bonus (1^ e 2^ posizione) che possono essere reclamati.
Fase 2 – Invocazione
Seguendo la gerarchia e utilizzando i dadi lanciati nella Fase 1 è possibile invocare le divinità de I Miti di Cthulhu, utilizzando uno o più dadi, in modo che la somma sia esattamente uguale al valore della Divinità (riportato sull’apposita scheda). A turno, sempre seconda la Gerarchia, ogni Cultista può invocare una divinità o passare la mano e terminato il giro, si riparte daccapo finché tutti i dadi non sono stati posizionati oppure tutti hanno passato la mano.
Le schede delle divinità sono 20, contrassegnate da 1 a 19, più la scheda X, rappresentate Nephren-Ka, e ad eccezione di quest’ultima non si può invocare una Divinità già invocata.
Fase 3 – Concessione
In ordine crescente, considerando i valori delle schede delle Divinità (da X a 19), ogni Cultista riceve i doni della Divinità che ha invocato (ovviamente una divinità non invocata non concederà i propri doni). La sequenza con cui si attiva tale procedura è ben precisa: In primo luogo vengono persi i punti di Sanità Mentale, poi si ricevono le ricompense ed infine si recuperano i propri dadi. I doni ottenuti possono essere di diverse forme, come ad esempio una delle tre risorse (Distruzione, Male e Morte) oppure Incantesimi o Abilità Speciali, ognuna delle quali può essere utilizzata in particolari circostanze dando luogo a particolari effetti.
Fase 4 – Propagazione
In questa fase ogni Cultista può spostarsi sulla mappa di Kingsport per espandere, propagare per l’appunto, il proprio Culto e la propria influenza. Ogni luogo ha delle sue caratteristiche ben precise:
• Livello – Influenza verso quali luoghi è possibile o no andare, in funzione dei luoghi che già si controlla;
• Costo in Risorse – E’ l’ammontare in risorse che il Cultista deve spendere, e quindi possedere, per propagare e marcare quel luogo;
• Ricompensa in punti Culto – E’ l’ammontare di punti Culto (vittoria) che il Cultista riceve immediatamente. Nel caso in cui venga perso il possesso del luogo, verranno persi immediatamente anche i relativi punti;
• Effetto di Gioco – Ogni luogo genera degli effetti per il Cultista che ne ha il possesso e si attivano in determinate fasi.
La propagazione avviene sempre partendo dalla Dimora (casella centrale), e successivamente da Luoghi che si possiedono, ma secondo alcune specifiche che dipendono dalla caratteristica del Livello. Si può propagare solo in un Luogo per turno.
Fase 5 – Incursione
Solo alcuni dei 12 turni di gioco presentano questa fase che rappresenta l’intervento degli Investigatori, “buoni” e antagonisti degli Cultisti, e degli Eventi che danno luogo a particolari effetti. Lo sconto con gli Investigatori avviene attraverso un confronto del Valore di Forza (i Cultisti possono variare questo parametro attraverso modificatori ottenuti e incantesimi) e l’esito finale determinerà delle ricompense o delle penalità.
Fase 6 – Tempo
Il segnalino Tempo viene fatto avanzare sul Calendario e si passa al turno successivo. Nel caso ci si trovi al turno 12, la partita termina e viene determinato il vincitore che sarà colui con il più alto valore di punti Culto (in caso di parità vengono considerati i punti Santità Mentale e Magia).
Variante di gioco – Lo Scenario
Lo Scenario è un livello di gioco avanzato con il quale si introducono degli elementi aggiuntivi, basati sul “Ciclo di Cthulhu” che permettono di ampliare l’esperienza ludica. Durante la fase di preparazione viene determinato quale Scenario si gioca e vengono delineati gli effetti che esso produce durante tutta partita o in particolari momenti. Alcuni Scenari introducono a sua volta le Carte Festival che presentano degli effetti gioco supplementari al termine della partita.
COSA NE PENSO
In tutta franchezza ero abbastanza scettico sul prodotto ed a suo tempo quando lessi l’annuncio pensai ad una chiara, limpida e lineare operazione commerciale. L’idea di utilizzare le meccanica di base di un notevole gioco ormai classico come Kingsburg su un’ambientazione, di fatto legata a doppio filo al modo dei giochi come il Richiamo di Cthulhu, mi lasciava abbastanza scettico.
Mi sono ricreduto. Quello a cui ci troviamo davanti è invece un prodotto davvero notevole, che di diritto può diventare un must nella collezione di ogni appassionato.
L’ossatura del gioco, sebbene derivi dal succitato Kingsburg (pool di dadi che determina cosa posso prendere/ottenere), risulta nelle sue diverse sfumature fresca e calzante, perfettamente in sintonia con l’obiettivo che ci si era prefissato: realizzare un bel gioco. L’ambientazione, che tanto mi è cara (Il Richiamo di Cthulhu era e rimane il mio gdr preferito) non rappresenta un semplice cappotto che viene posato addosso, ma un vero e proprio valore aggiunto, in pratica imprescindibile dal resto.